Passato la fioritura si vede come l'uva ha allegato, strusciando i grappoli. Da ora in poi viene meno il rischio di un attacco di malattia (peronospera), che all'inizio sulle foglie produce queste macchie, ma quando attacca il gambo del grappolo lo secca. In questo caso lo chiamano il morbo, ma sempre di peronospera si tratta. Ora il contadino teme più l'oidio, ovvero la malattia dello zolfo, che arriva più sull'asciutto, quando tira la tramontana. La peronospero riduce la quantità, ma l'oidio la rovina anche la qualità.
I primi segni della peronospera sul grappolo. Quelli secceranno del tutto.
Ci sono sempre delle vite che non ce la fanno. Conviene tagliarli alla base spernado che ributtano.
Il lavoro principale nella vigna che si ripete finchè non smette di crescere: allaciare i tralci nuovi sui fili e canne, avvolgendoli e cercando di tenere l'uva ariara. Si lega con l'avena o con la ginestra quando non si può avvolgere intorno ai fili. Qui siamo anche interattivi: Muovi il mouse sulle immagine per capire...
San Giovese, Trebbiano (bianca) e uva da tavola appena allegati.
Appaiono sempre questi simpatici sigari. Non creano alcun danno, questi piccoli coleotteri
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