Una pagina per i ragazzi. Quelli che quando arrivano sul podere s'interessano per le macchine, sopra ogni cosa, e se vogliono diventare contadino è per mandare il trattore.
Lo diceva già Cato: Quid est agrum bene colere? bene arare. Quid secundum? arare. Quid tertium? stercorare (cioè: "muovere la terra, muovere la terra e poi concimare", e aveva ragione, soprattutto a dire stercorare che il solo vero concime è il letame. Quando non si muove diventa grezza e produce poco, a parte il bosco che è tutt'un altra cosa. Entra l'aria è anche le forze cosmiche. La vanga ha la punta d'oro, la zappa d'argento e il coltro di ferro solo (un eccezione fa forse il coltro di Schauberger). Qui il coltro si usa quasi solo per riseminare il prato e per l'orto, di pirmavera, perché il contadino non ha dei campi grandi abbastanza per farci granturco o grano.
Per lavorare la vigna e l'oliveto ci vuole in pratica tutti tre: la fresa, un frangizolle e lo stirpatore, qui accanto. Lavora bene quando non c'è tanta erba, senno s'impasta. Un bel lavoro fa di febbraio, quando è asciutto e brina la mattina. Ma anche (ri-)passando intorno Pasqua non è una brutta idea.
Ma lui al contadino piace più di tutti, di come lascia la terra: il frangizolle. In tutte le stagioni, anche con l'erba alta (si dovrebbe sempre passare la terra d'inverno, almeno una volta; non esiste altro lavoraccio che di dover sotterare un prato nel sodo alto mezzo metro di giugno.)
E' veloce, il trattore cammina in terza, meglio ancora quando s'attacca a traino. Rispetto alla fresa si consuma pochissima nafeta.
La fresa fa pari e basta. Questa qui è del tipo scalzante, cioè possiede un tastatore che aziona un pistone idraulico che la sposta per entrare e sortire tra le vite. Di solito il contadino la usa solo per sminuzzare la terra coltrata nell'orto e come ultima lavorazione d'estate nella vigna e tra gli ulivi, dopo interventi con frangizolle o stirpatore. "Chiude" la terra, impedisce la evaporazione e la tiene fresca.
Il brutto delle macchine nell'agricoltura è che stanno sempre fermi, quasi, e per quel che costa(va)no erano tra le causa dell'abbandono delle terre anni '60. Questo poderino qui va avanti a macchine usate vecchie, e il contadino è sempre contento quando finisce una campagna senza che si rompono. Per falciare il fieno usa questa BCS, che funziona a petrolio (oggi si deve mettere la miscela di cerosene al 2%, perché il petrolio non lo fanno più).
E' un capolavoro di meccanica. Quattro marce, retromarcia, con due mosso si leva il seggiolino per falciare terreni in pendenza. Leggera e robustissima. Finché si trovano i ricambi. Sotto il ranghinatore.
Indispensabile anche la forca per il letame; anche questa si usa poche volte all'anno, ma risparmia la tendinite nelle braccia. Il letame pesa.Sotto il coltro scalzante prestato dal vicino. Passraci ogni due-tre anni d'inverno o di primavera fa un bel lavoro, nella vigna.
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