Il contadino spera che la neve ammazza tutte le larve della mosca sotto terra come ha fatto una volta tant'anni fa e che il freddo non danneggi le piante. E crede pure che la neve sia una specie di concime.
Concimare significa vivificare il terreno. La concimazione qui
viene fatta con letame di pecora stagionato di un anno. Bisogna
interrarlo per evitare che il sole se lo mangia. Il
contadino gli governa a turni, un anno questi, l'altro anno
quest'altri. Ma almeno ogni tre anni gli va dato qualcosa.
C'è tempo fino aprile/maggio. Con questa quantità
che si vede qui sono apposto - il letame è mai abbastanza. Le cifre che sparano i tecnici agrari sul fabbisogni
di azoto degli ulivi sono troppo alte. Qui con il letame di trentacinque
pecore si concima la vigna (0.7 ha), 450 ulivi e l'orto da 18
anni.
L'ulivo ha più bisogno di una buona lavorazione del
terreno che di tanto concime. D'inverno una un po' più
profonda (coltro, stirpatore, ma mai la fresa), intorna a Pasqua
un altra leggera (frangizolle o fresa, ma meglio la prima) e una
o due verso l'estate. Per rinforzare gli uliveti curarli in
giorni di calore, con la luna in Ariete, Leone o
Sagittario (qui più dettagli).