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Vogliaditerra Articoli

Cerchio del grano in Marocchi

Il cerchio di quest’anno fatto di Grasso, Attivissimo e amici non è un granchà© -i triangoli e cerchietti sopratutto: niente da andarci molto fiero. Quelli degli altri anni sempre a Poirino sono venuti decisamente meglio.

Il contadino è dell’opinione che i creatori veri (e no, niente extraterrestri, ufo e roba del genere) si stanno ritirando da qualche anno, anche per colpa di queste persone che rispondono al fenomeno in questo modo. Occasione persa.

EDIT: anche sul cropcircleconnector mettono molto in dubbio -vista la perfezione molto maggiore dei cerchi 2011 e 2013 – che anche questi erano opera di Grasso & Co.

In response to the comments made by Pà¡vkovà¡ Z. elsewhere on this page, it should be stressed that there is no physical evidence whatsoever that the team led by F. Grassi created either Poirino 2011 or Cavallo Grigio 2013. …..
The new 2014 crop picture at Poirino is far messier in close-up views than either of two previous crop pictures from 2011 or 2013.
….
To be brief, one should not believe anything these human crop artists claim, simply on the basis of verbal testimonies, without any factual proof which would have been easy to obtain, had they really done what they say: for example photographs of half-finished crop pictures, or videos of them making each one. Many of us have been questioning these human crop artists in private conversations, and thus far no proof of any kind has been forthcoming.

Red Collie (Dr. Horace R. Drew)

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Come invecchiare bene

Il Fontanelli, 85 anni, era venuto per sentire se il contadino voleva i mazzi (“bardotti”) di fieno legati a mano del secondo taglio del suo campetto dietro paese.

Ieri andò a caricarli.

“Vorrei invecchiare come te, come hai fatto?”

Non bisogna aver paura del male! Io ho tre vasi del cuore tappati, se sento i cardiologi dovrei vivere sotto una campana di vetro ma eccomi qua…”

e indica suo orto grande con pollaio e alberi da frutto. Dopo il discorso toccava altri punti (“non c’è miseria ancora, altrimenti tutti a fare la file per il fieno”) ai ricordi (“scassai i campi 1m x 1.2m per 650 lire il giorno, poi mi sembrava di guadagnare poco e sono passato al metro, 50 lire a metro e arrivavo a mille lire il giorno: 12 metri la mattina e 8 di sera, a quei tempi non c’erano gli escavatori”) e al fatto che oggi solo rumeni, bulgari e albanesi insomma gente cresciuti poveri riescono ancora a lavorare in questo modo.

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Buona allegagione

olive

Ci sono le olive, hanno allegato più che bene e c’è pure tant’uva. Il problema invece è il contadino che ancora scansa ogni fatica che gli costerebbe del fiato. Si è fatto già  una cultura su tutti i broncodilatatori e corticosteroidi che al pronto soccorso gli erano stati offerti e consigliati. Solo che non curano – aiutano sì a respirare ma non ha mica l’intenzione di prenderli per sempre. Oggi ha iniziato una cura datoli dal suo medico “alternativo” o come si vuol chiamare. Poi sta cercando un luogo per curarsi, staccarsi dal podere che è tutto lavoro da fare, un luogo in montagna o al mare combinato con magari Feldenkrais o qualcos’altro di sensato perchà© deve cambiare davvero molto nel modo di porsi (controllo, dominanza), di parlare e respirare e anche con il lavoro (non era mica una buona idea massacrarsi per qualche centinaio di presse di fieno e per finire la potatura degli ulivi) se vuole passare qualche altro annetto in questo mondo materiale in modo piacevole.

Quindi se qualcuno ha delle idee, conosco dei luoghi son ben accetti.

Con un semplice esercizio Feldenkrais ha messo sotto scacco suo sciatico, qualche mese fa e anche lì pensava già  che deve tenersi questi dolori a vita.

A già , non piove bene da mesi e sono seccati le patate nel orto pure, ma non p che lo turba di molto nella sua lentezza meditativa di adesso.

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Minerale industriale

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Fordite, residui del processo (manuale) di verniciatura a Detroit, strati di vernice cotti al forno anche cento volte. Si può capire a quando risale secondo i colori attualmente di moda nell’industria automobilistica.

Ovviamente viene usato per goielli

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Appuntamento a stasera

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Alle 21:30 con un cielo limpido e lindo. Non ce la fa a piovere qui, non c’è verso.

(E il contadino non ce la faceva più a respirare tra bronchite e asma e adesso si ritrova pieno di cortisone e broncodilatatori e cammina pianino pianino senza fare degli sforzi, proprio come un anziano. E’ un lavoro sodo adesso guarire da questo.)

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Tregua

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La corsa dei lavori primaverili ha un punto di arrivo (prima tappa) cruciale: il primo taglio del fieno sotto il tetto e la potatura degli ulivi ultimata e questo punto è stato raggiunto oggi (vabbeh tralasciano i 30 ulivi del apicoltore ancora da fare ma proprio per questo esiste il domani). Non ha voglia di piovere e neanche la guazza c’è per bene – per il fieno meglio di così non esiste proprio, l’anno scorso nessuno faceva un primo taglio buono. La pressa antica ha fatto il suo dovere ma il contadino poteva cambiare anche prima che scoppiasse la ruota mencia (non aveva capito che i dadi erano sinistre – ecco perchà© non si svitavano) e farsi anche un pezzo di riserva della sicurezza (che scatta se trova troppa erba) e spesso quel pezzo di ferro non si trova subito in terra dov’è deve essere cascato per forza) ma alle fine tutto bene: 250 presse belle e perfette sono sotto il tetto adesso.

C’è qualcosa di molto antico, primordiale quasi, una specie di culto, nel fare il fieno per gli animali. Verrà  l’inverno, avranno fame da millenni.

Gli ulivi partono con la fioritura insieme alla vigna, promettono anche bene. Ora il contadino si sente un signore, c’è tregua e si può riposare, gli toccava di lavorare due settimane con la bronchite invece si curarsela, stando a riposo.

Altra cosa strana quest’anno è il cuculo qui: nulla quasi, oggi uno c’era e insisteva, ma rispetto agli altri anni non c’è, punto. Gli usignoli invece al contrario.

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Finalmente piove

L’acqua veniva tutto di gennaio e febbraio, di aprile quasi nulla. Almeno adesso si trova il tempo per accomodare la falciatrice e fare un po’ di ordine nella loggia.

C’è niente di più bello che la pioggia primaverile, è tutto una promessa che tutto andrà  bene.

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Petrolio in Germania

Ogni nazione tiene una sua riserva di petrolio per sicurezza, non si sa mai. In Germania hanno usato da 40 anni anche delle caverne dove prima era stato estratto sale, mille metri sotto terra, ritenute al 100% sicuri.

C’è anche l’idea di usarle per le scorie radioattive.

Solo che adesso da due settimane una di questa versa, e ancora non hanno capito come e dove. Sopra c’è una riserva naturale, un contadino ha dovuto far ammazzare dieci delle sue mucche che hanno ingerito petrolio sul pascolo. 40mila litri di petrolio sono stati levati dai terreni e 38m³ di terra inquinata asportata.

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