Premi "Invio" per passare al contenuto

Vogliaditerra Articoli

Paura e realtà 

Ormai la frittata è fatta, ma forse qualcuna ha voglia di leggersi con calma alcuni dati.

I 31 casi di meningite da meningococco C su 3.750.511 abitanti indicano che l’incidenza è di 0,83 casi su 100.000 toscani, il che colloca la regione nel range più basso tra i paesi, dopo Belgio, Danimarca, Grecia, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia, ma anche Austria Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Lettonia, Serbia, Slovacchia e Slovenia.

Non sono in atto in questi paesi fenomeni di panico da meningite.

In Italia, sempre nel 2015, i casi totali di meningite da meningococco sono stati 174, in Lombardia sono stati 46. I casi totali da pneumococco sono stati 647, di cui 181 in Piemonte e 113 in Emilia-Romagna, senza per questo suscitare particolare allarmismo. Su scala nazionale, i casi di meningite da Listeria nel triennio 2011-2014 sono stati sempre abbondantemente superiori a quelli da meningococco C (Fig. 1), eppure tutti siamo spaventati solo da quest’ultimo.

Purtroppo questo non succede solo con la meningite, ma un po’ con tutto, dai veleni nel cibo al terrorismo. Quando leggiamo “Allarme XYZ” nelle prime pagine o sparato urlando nei telegiornali si farebbe molto bene non eccitarsi troppo e più che altro di non cadere in un azionismo cieco e spesso pure dannoso.

Commenti chiusi

Pomodori e pomodori non sono uguali

schermata11

Oggi il contadino vede che il primo titolo nella home di La Stampa titola Tra i coltivatori siciliani: “Siamo ridotti alla fame dai pomodori marocchini”:

Bisogna pensare prima agli italiani e a salvare i nostri prodotti: i prezzi sono crollati a causa della concorrenza del Marocco e della Tunisia.

Ha dovuto pensare subito a questa realtà :

Un tempo il Ghana produceva ed esportava pomodori, oggi è costretto a comprarli dall´Italia. Le salse nostrane godono dei sussidi dell´Unione europea e costano cinque volte meno dei pelati africani. Così il “made in Italy” butta sul lastrico migliaia di contadini ghaneani.

“Sulla bontà  del prodotto non si discute, sul prezzo sì”, dice Paul Yambuya, 50 anni, contadino ghanese originario della città  di Kumasi. “Al mercato un barattolo di concentrato italiano costa più o meno 1000 cedis (circa 10 centesimi di euro, NDR). Ovvero cinque volte meno dei pomodori locali”

Anche su Internazione un articolo tutto da leggere:

Prince Bony non avrebbe mai immaginato di traversare il deserto e il mare e trovarsi a fare lo stesso lavoro che faceva al suo paese. Seduto davanti a un casolare abbandonato, vestigia della riforma agraria, guarda l’orizzonte e riflette sulla propria vita. Prince divide questa dimora di fortuna con una decina di altri lavoratori stagionali ghanesi. Senza documenti, senza soldi, senza prospettive, hanno trovato rifugio qui, in mezzo alla campagna, in questo gruppuscolo di ruderi che per un’ironia del destino si chiama “Borgo Libertà â€.

«In Ghana, mi chiamavano Kofi America, perch੠ho sempre desiderato viaggiare. Volevo conquistare il mondo!»

Intabarrato in un vecchio cappotto liso, Prince guarda con aria assorta il sole che tramonta all’orizzonte. Poi dice una sola parola: «Il pomodoro». Il suo volto si illumina di una luce velata di tristezza non appena la pronuncia. «Anche a Navrongo, la mia città , coltivavamo pomodori!».

Il succo è: la globalizzazione ci va bene solo se vendiamo noi.

C’è molto da fare, sopratutto c’è da cambiare spesso prospettiva e vedere tutto dalle parti degli altri.

6 commenti

In memoria

Berta Caceres stands at the Gualcarque River in the Rio Blanco region of western Honduras where she, COPINH (the Council of Popular and Indigenous Organizations of Honduras) and the people of Rio Blanco have maintained a two year struggle to halt construction on the Agua Zarca Hydroelectric project, that poses grave threats to local environment, river and indigenous Lenca people from the region.

Ci sono regioni nel mondo nelle quali si rischia l’assassinio difendendo la terra, i fiumi e la gente contro interessi economici globali, per questo ci riguarda tutti.

COMUNICADO DE AYER DEL COPINH: BERTA CACERES VIVE!!!

Jueves 3 de Marzo del 2016, La Esperanza Intibucà¡ Honduras La compaà±era Berta Cà¡ceres, fundadora y Coordinadora General del Consejo Cà­vico Popular Indà­gena de Honduras COPINH, y el compaà±ero Gustavo Castro Soto, perteneciente a la organizacià³n Otros Mundos A.C. /Amigos de la Tierra Mà©xico, La Red Mexicana de afectados por la Mienria (REMA) y El Movimiento Mesoamericano contra el Modelo Extractivo Minero (M4) fueron và­ctimas de una agresià³n con arma de fuego lo que causo la muerte de Berta y lesiones graves a Gustavo. La agresià³n se perpetuo en el interior del domicilio de nuestra compaà±era. Un grupo de hombres armados entro por la puerta trasera forzà¡ndola y disparà³ contra ambos compaà±eros.

12 commenti

Le nuove coste, ecco la mappa

schermata01

Supponiamo che il livello del mare si alza di 1m, di 7m o di 60m. Per adesso sale di 3cm ogni dieci anni, ma ci sono molte incertezze, alcuni ricercatori ritengono possibile 5m in 130 anni, il consiglio scientifico del governo tedesco assumendo 3°C di aumento della temperatura parla di 3-5m nel 2300.

Come nota il creatore della mappa interattiva queste nuove linee di costa muterebbero velocemente per l’erosione e altri fattori.
Tutto cambia, tutto è in flusso e a volte qualcosa cambia anche velocemente. Certamente nessuno se l’aspettava quando partiva la moda di bruciare petrolio.

12 commenti

A tutta birra

L’istituto per l’ambiente di Monaco (visto che è la capitale della birra tedesca) ha testato 14 birre su residui di glifosato, alcuni superano 300 volte il valore massimo ammesso per l’acqua potabile (0,1 µg/lt):
schermata

Se si spruzzano 5mila tonnellate/anno da qualche parte si ritrova per forza. Il contadino la lotta contro la ri-autorizzazione in atto la vede dura, l’agricoltura moderna ne è dipendente come la nostra società  lo è dall’automobile.

Commenti chiusi

I vecchi hanno ragione

PTX_4948PTX_4945

Anche il contadino si definisce vecchio (chi vuole invecchiare bene deve cominciare presto), ma lo dicevano gli altri contadini più vecchi ancora:

Finchà© non vengono le piene non ha piovuto.

Negli ultimi giorni ha finalmente piovuto , più di 100mm, un ottavo delle precipitazioni annuali e la fiducia per la campagna in atto è risalita pareccchio adesso.

Il calendario della foto non è più quella di Maria Thun ma quello della Biolca, consultabile anche online.
Dopo la morte di Maria Thun è morto anche il suo calendario, senza ricerche nuove, con dati inesatti e senza spirito, ridotto una mera cosa commerciale con marchio registrato.

2 commenti

Ritorno

Si dice a proposito di uno che guarda un fiume ieri e oggi che sia lui che sia il fiume non siano mai lo stesso.

In quel senso il contadino è tornato dal suo viaggio nel paese di orgine che ha lasciato quasi trent’anni fa e la sua vita sembra da un lato lo stesso di sempre con quel pezzo di terra da curare e quella casa con tutti gli impianti da badare ma da un altro lato tutto assomiglia ancora un po’ a vestiti che uno portava tanto tempo fa e che adesso non sa bene se indossarli nuovamente.

Il viaggio era segnata da alcune cose, una era il primo libro autobiografico di Hà©lène Grimaud (“Sonata con lupi”) letto nel treno, aveva mai sentito di questa pianista e filosofa della natura (dopo un incontro notturno con un lupo ha dato tutto per fondare il Wolf Conservation Center) e sta ad ascoltare tutto che ha inciso (spicca l’amato Rachmaninoff con Abbado).

Si ritorna sul disordine con gli ungulati: senza il lupo probabilmente non sarà  mai ordine nella natura.

(Il secondo evento era che ha potuto godersi la sanità  svizzera – visto che al pronto soccerso l’hanno ricoverato per tre giorni in pneumologia; quando prende una comune influenza finisce con una asma bronchiale forte in due giorni ma riprende anche nello stesso tempo. La vita è morire e rinascere in continuazione.)

8 commenti

Pure qui si usano dei cookie... Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi