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Vogliaditerra Articoli

Lo show

Pian piano il forum di riempe, lo staff indirizza i giovani davanti a destra al palco (saranno solo loro che si vedranno in primo piano in diretta tivu quando inquadrano il pubblico ma bisognalo dire: i fan ormai sono tutti vecchi, età  media 55 anni se non di più), la musica è già  a palla e l’animatore scalda la sala, ma ci vuole un ora buona per sistemare i ottomila arrivati, duemila non c’entrano e rimangono fuori a seguire lo show sui megaschermi installati, ce ne sono anche in sala. Sui sedili pronte bandiere e fazzoletti, giallo verde nei colori del marchio. Sono venuti con più di cento pullman da tutta la Toscana, ma anche dalla Liguria e qualche delegazione anche da Cuneo e altri luoghi lontani.

Parte lo show, interotto ognitanto da filmati che fanno vedere la bella Italia, poi ci sono gli sponsor, anche loro hanno portato qualche filmino e un loro dirigente che ha un suo intervento, bello quello sul credito a cura di Intesa San Paolo, poi altretanto bellino e piena di armonia quello della Cattolica che sembra essere un assicurazione.

Un colpo di scena finale quando appare Renzi e ci annuncia l’abolizione dell’IRPEF, solo a noi eh! Ma prima parte anche un bel spot per il referendum sì, accompagnato da fischi.

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La democrazia diretta nei tempi della paura

Ieri in Svizzera c’era uno degli sei appunti annuali con referenda e iniziative, in Italia si parla sopratutto della vincità  dei “prima i nostri” in Ticino, una di queste iniziative populiste che avrà  lo stesso effetto del referendum sull’euro dei grillini, zero.

Prima i nostri!, bene. Uno penserebbe magari che questa frase significasse anche di prevedere un uso responsabile delle risorse del pianeta forse, ma si sbaglia. Abbiamo finito le risorse per l’anno già  l’otto di agosto, quindi consumiamo quasi due pianeti/anno. Ma la Svizzera ne consuma tre, di pianeti ogni anno. E c’era l’iniziativa in votazione che voleva scriverlo nella costituzione:

Le disposizioni transitorie della Costituzione federale sono modificate come segue:

Art. 197 n. 8 (nuovo)2

8. Disposizione transitoria dell’articolo 94a (Economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse)

Entro il 2050 l’«impronta ecologica» della Svizzera viene ridotta in modo tale che, rapportata alla popolazione mondiale, non superi l’equivalente di un pianeta Terra.

Figurati. Prima i nostri e noi. E pieni poteri ai servizi segreti per la sorveglianza di massa. E no, non un aumento della pensione rinforzando il miglior modo, quello diretto.

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C’era una volta

Questa sera – con una vendemmia davvero eccezionale finita – con l’occasione il contadino ha tirato fuori dal cassetto del tavolo il libro rosso vecchio che contiene un po’ la storia del podere dal ’82 in poi per vedere quante volte c’era una quantità  d’uva paragonabile.

Ci sono segnate le entrare e uscite, i quintali di uva e i kg di olio, le spese per i francobolli, le candele, il mangime per il cane, per il paracadute militare in cotone per cogliere le olive – tutto insomma, rigorosamente suddiviso per spese di casa e entrate/spese dell’aziendina. Tutt’incuriosite le nipotine, a sentire che per fare una telefonata si andava in paese al bar che avevano la cabina e il contatore. E si segnava sul libro rosso, dopo la spesa per i chiodi e per i francobolli.

“E se non ti rispondevano?”

“Si ritornava il giorno dopo…”

Poi non c’era nemmeno la luce,o meglio era a candela e cerosene, e l’acqua si portava in secchi dalla cisterna in casa. Poi quando hanno sentito la storia della linea del telefono con 18 pali per il bosco (600mila lire) che arrivava nel’96 (per durare nemmeno vent’anni)…

Il libro rosso fu abandonato a) perchà© era pieno b) perchà© tornavano mai i conti tra quelche doveva essere in cassa e quello che realmente c’era.

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Non ci sono più le burrasche di una volta

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Almeno sembra, dopo quasi tre mesi senza piogge ieri e adesso ha piovuto, molto delicatamente ma solo sei millimetri; basterà  per rigonfiare quest’uva vizze? Poi basteranno tutti questi tipi di recinzioni a tener fuori chi vuole mangiare l’uva?
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La siccità  e la tramontana hanno frenato un po’ la mosca dell’olivo, ma ce ne girano parecchi in questi giorni. Domani rame, Spintor Fly e carta gialla con la colla ancora, sperando di frenare al massimo questa generazione, non sarà  facile. L’agricoltura sembra sempre di più una lotta disperata.

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La fila buona e la fila pericolosa

Infestazione mosca oliva

Per parare chi esce dalla seconda fila è tempo adesso per una bella ramatura e un passaggio di Spintor Fly. Tra tramontana, siccità , quel bel lavoro degli uccellini e due giorni con 36° si sono forse sviluppati 2% delle punture di luglio, ma sono sempre tante.

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Ricetta per radicalizzare

Ora, io ho avuto diversi studenti musulmani, e il rischio della radicalizzazione so cos’è. Se mi chiedi: quale fattore può portare un ragazzino o una ragazzina a radicalizzarsi, io a freddo ti risponderei: un vecchio in bicicletta che ti sputa addosso, o sputa a tua sorella.

Tutto da leggere.

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Welcome to the OLIVE FLY CHALLENGE 2016!

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Il nemico è già  numeroso e procede, ha giocato di nascosto e di anticipo infestando una marea di olive ancora assai piccole, sempre nella zone nord-est bassa delle piante e cogliendo completamente di sorpresa il contadino che non ci credeva ai suoi occhi ieri altro, ma munito di lametta e microscopio ha dovuto accettare la sfida – non sarà  mica facile evitare un altro 2014. Ci vorrebbe un caldo bastiale che non c’è, come primo aiuto. Lui ci mette lo Spintor Fly, la carta gialla (trappole cromotropiche) e pensa di anticipare la ramatura di settembre di almeno due settimane, quando vola la generazione che si sta sviluppando.

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