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Quella dei cerchi, non quella del caldo e secco ancora.
Molto belle le ultime due, con quel “pattern” perfetto del grano steso come anche qui.
3 commenti« Spinta dalla fame un tasso tentava di raggiungere un grappolo d’uva posto sin alto sulla vite, mettendosi in piedi con tutte le sue forze. Potendo raggiungerla, esclamò: “Non è ancora matura bene, ma e uva da tavola; voglio coglierla acerba!”
Da un bel po’ senza il ferro non si può fare il contadino, da un po’ meno tempo quel ferro è diventato un filino più complesso e non è solo vanga zappa erpice e aratro ma ha pure un motore. Ed ecco il contadino imbrattato di olio con le chiavi in mano.
L’estate è un ottimo periodo per mettere a posto le macchine, c’è tempo, ombra e pure abbastanza corrente per trapani flessibili e compressori. Il contadino è passato da cambiare ingranaggi nel moltiplicatore della ventole dell’atomizzatore a pulire a fondo la BCS seguito dal cambio del paraolio del motocoltivatore condito dagli imprevisti della pressa forata sul campo di paglia e tre su quattro bulloni spezzati nel tamburo del freno sempre del motocoltivatore e non è finito lì.
Ormai ha un parco macchina da museo e si devono trattare in un modo adeguato tenerli in uno stato da mostra. E funzionanti.
Commenti chiusiBasta dire “il tempo si guasta”, “brutto tempo”, “bel tempo” come siamo abituati, bel tempo è relativo e abbinarlo per definizione al sole e cielo blu non è il caso come vediamo ben bene dalautunno scorso.
Quando legge che si ha “timore per il tempo d’agosto” teme che dicono che viene un agosto rovente senza acqua, invece la paura sembra che non ci sia “bel tempo” nel periodo delle vacanze. Invece sembra che l’agosto porta l’unica cosa pr salvare pascoli, vigne e olivi: temporali e piogge, frescure e nuvolo alternato con sole. Che bel tempo è.
Commenti chiusiGli alberi ci salveranno… nonostante che non piove mai è gran annata di susine, quelle lunghe da marmellata e quelle gialle, nere e rosse per rinfrescarci, in gran forma era anche l’albero in fondo all orto, per un mese ha dato frutti a uccelli e noi, alle pecore e alla fine quando erano sfatte pure alle api. Altra gran annata per le pere che di solito non si vedono mai più, invece quest’anno una gran soddisfazione, e con l’assenza delle piogge in genere le piante sono molto sane, nessun fungo sulle foglie, anche la vigna non si doveva neanche ramare.
Bene il pozzo ancora, meno male, male le cipolle, bene anzi benissimo pomodori, melanzane, cetrioli, zucchini, peperoni, fagioli a metro, abbandonati invece i fagiolini e le barbabietole perchà© stanno nell’orto in valle dove il contadino deve portare l’acqua col motocoltivatore. E lìsembrano venire pure i poponi, senza mai essere annaffiati.
Male invece pascolo e fieno (la metà ); la vigna per ora resiste ma se non piove nelle prossime settimane sarà difficile per lui, le olive resisteranno ancora di più.
1 commentoAl G20 il progetto di protesta “Mille figure”
[Diciamo una protesta migliore che mettere a fuoco la città , ma si vedrà quella lì nei media]
Commenti chiusiTutto una corsa gli ultimi giorni, accomodare il moltiplicatore della ventola dell’atomizzatore, ramare la vigna che è stato un mese senza rame e senza bisogna del rame, portare a casa le quattro rotoballe di fieno che quest’anno il fieno non c’è, poi pulite le fosse e sciacqui sulle strade sterrate e nella vigna (il contadino non l’ha lavorato quasi, credendo che venissero più bombe d’acqua invece è venuto la siccità , forse ora…) e adesso le prime gocce bucano la polvere e la sabbia.
Commenti chiusiAl contadino piacciono un sacco le ricerche scientifiche – sopratutto quelle che portano delle prove per qualcosa di molto ovvio, tipo avvelenare piante con diserbo porta a problemi vari tipo resistenze e impoverimento della fauna o quando si somministrano 6 vaccini insieme a un neonato e nasce un problema non si riesce più a capire la causa esatta.
Ora a voi questo studio qui che in pratica dice che già solo avere il cellulare in tasca anche resistendo di controllarlo ogni X minuti rende la gente più citrullo.
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