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[Visto l’andazzo il contadino ha venduto il blog a una startup di Hongkong che sviluppa blockchain-based target advertising]

Stanco e depresso? Giornate grigie, pioviggine e freddo umido? Nessun calore vero attorno a te?

Per te adesso c’è CANDELA®, disponibile sia in vera cera nei migliori negozi sia come app nella store per tuo smartphone!

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L’anno che verrà 

Se ne va l’anno del lupo, l’anno della frutta, quella della siccità , di ascesa di personaggi improponibili al potere e di mille altre cose molto terrestre e poco divine. Ma se siamo qui vuol dire che l’abbiamo superato in qualche modo e questo non è mica poco.

Buon salto coraggioso nel incognito quindi!

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L’albero rosso

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E’ sempre lui – questo susino arrivato da sà© – ma adesso il suo colore è un ultima testimonianza di quest’annata difficile: dopo essere quasi seccato d’autunno ha rifiorito e messo anche delle foglie nuove che nonostante i venti forti e le brinate frequenti stentano a cadere. Speriamo bene…

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Ragazzi irragiungibili

“Il vostro bambino è al momento irraggiungibile, potrebbe aver spento il cellulare o si trova scuola”, magari sentiranno questo nell’anno prossimo i genitori in Francia.

Ma il contadino non ha trovato l’altro elemento nelle notizie italiane: il ministro Blanquer vuole anche istituire i cori in tutte le scuole.

Mosse controcorrenti che hanno effetti molti salutari nel futuro.

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Democrazia diretta, stupidità  collettiva e la perdita del significato delle parole

Volendo ci si potrebbe arrabbiare su molte cose. A chi vede nella democrazia diretta e nelle decisioni prese dalla base il bene per definizione il contadino consiglia una lettura di questa storia qui. Qualcuno ha pure detto che adesso viviamo in vetocrazie, cioè nelle democrazie occidentali molti piccolo gruppo possono impedire ogni progetto, ma nessuno sarebbe più in grado di creare qualcosa.

Poi non ne può più della storia delle fake news: non serve nessun filtro gestito da aziende private, serve (o serviva…) l’educazione, investimenti in cultura e scuola, l’uso del cervello, la conoscenza dei concetti e delle parole e la differenza tra questi due. E la discussione con chi lo pensa diversamente, argomentare le proprie idee (o quelle acquistate).

Invece bisogna leggere che un candidato premier accusa un altro candidato premier di fare “fake news” quando dice una cosa inesatta o falsa. Un politico non emette “news” dalla sua bocca, le notizie – false o semivere o vere in proporzioni variabili – le creano la radio, la tivu, i giornali e siti di informazione varia.

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Rossellino o no?

Tra gli ulivi che coltiva il contadino c’è una pianta immensa, vigorosa e con foglie molto grandi che ha resistita bene alla gelata dell’85. In tutta zona ha trovato tre piante sole.

Con il leccino ha in comune la resistenza alla rogna, la quasi assenza di polloni, la resistenza al freddo, con il frantoio il portamento delle olive e l’invaiatura scalata. Si può anche dire che ha un alternanza spiccata, tipo 3 cassette poi l’anno dopo 2 kg. Visto le sue proprietà  il contadino l’ha innestato in posti dove il frantoio produceva poco e adesso avrà  una trentina di quelli. Quest’anno ha fatto cosa voleva fare da tempo: frangerle da sà©: hanno reso il 14,9% verso 13% di una partita di quasi solo leccino. L’olio non pizzica quasi niente ma ha un bel amaro fruttato, adesso va visto nel tempo.

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Al frantoio hanno nominato la varietà  “Rossellino”, alcune cose delle descrizioni in rete corrispondono altre no (foglie piccole). Qualcuno lo riconosce?

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Addio glifosfato (ri)arriva dicamba

Dalla serie “L’uomo impara mai niente ma proprio niente di niente”: è in linea d’arrivo l’uso del dicambo, visto che il glifosfato ha prodotto infestanti resistenti e tutti quei migliaia d’ettari di soja transgenica sono sotto pressione. La Monsanto anno scorso vendeva già  i semi OGM resistenti mentre il novo formulato “meno volatile” non era nemmeno autorizzato.

Però non sembra meno volatile, visto che più di un milione di ettari sembra rimasto danneggiato.

In un mondo normale semplicemente si vieterebbe il prodotto e si userebbero le energie per cose più intelligenti.

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Olive poche olio tanto

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Le olive in quest’annata di siccità  sono sane, grosse e grasse, di olive verdi se ne vedono poche. Invece qualcuna è già  avvizzita, l’ultima volta che il contadino ha colte olive vizze era di novembre 2004 ma lì c’era la tramontata, non la siccità . Il bello è la resa al frantoio: 15,8%

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Corso giardiniere

Di solito il contadino cestina le mail che chiedono di pubblicizzare quest’o quest’altro, ma questa sembra valido:

La nostra agenzia sta attivando un Corso di Qualifica per Addetto alla realizzazione e manutenzione di giardini (giardiniere) COMPLETAMENTE GRATUITO in quanto finanziato dalla Regione Toscana.
E’ una opportunità  per disoccupati residenti o domiciliati in Regione Toscana di ottenere una qualifica professionale di giardiniere in maniera gratuito.
Il corso si caratterizza per l’introduzione in maniera trasversale di principi e tecniche di coltura biologica e tratterà  anche il recupero e manutenzione di manufatti tipici del paesaggio toscano quali i muretti a secco. Alle unità  formative si aggiungono 30 ore di orientamento all’inserimento nel mercato del lavoro sia autonomo che dipendente per un totale di 930 ore di durata complessiva.
A questo link tutte le info www.qualitas.org/corso-qualifica-giardiniere-gratuito/

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Raccolta in vista

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Sono belle, sono grosse, sono mature o almeno sembrano, sono in anticipo e non c’è traccia di mosca, è stata cotta tutta quanta nella quinta e sesta ondata di calore. Stanno per aprire i frantoi. Il contadino domina la sua furia e comincerà  a cogliere verso il 20.

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L’uomo, le sue cose e come sistemarli

Ha dovuto vivere più di mezzo secolo primo di conoscere le idee giuste, povero contadino, circondato da mucchi di arnesi, bulloni, ingranaggi a altro sul banco di lavoro, pile di vestiti nel armadio che si disfanno quando voleva una volta tirare fuori qualcosa di sotto per non usare sempre le stesse tre magliette in cima (che poi risultava grinzoso), libri e documenti e fogli che magari una volta servono ancora non si sa mai. Certamente ha visto ultimamente altre persone affogare in roba tripla, però nella seconda metà  della vita sembra giusta di ridurre l’accumulo della prima parte.

Insomma ha conosciuto Marie, e lei ha messo le cose in chiaro – adesso nel armadio ci sono solo vestiti che o gli piacciono o gli servono, dei libri sono spariti due terzi e i documenti si sono ridotti in quelli da conservare (contratti ecc) e quelli in uso, adesso sta lavorando sulle cose miste finchà© arrivare al gran finale e compito più difficile: i ricordi.

Un oggetto non è sempre quel che sembra. Per esempio una pala può essere anche un ricordo e se è una pala fatta male è solo un ricordo, e non una pala. E il trapano subito rotto comprato su ebay per 18 euro (il contadino tiene a precisare che questo è solo un esempio dimostrativo) invece è forse anche un brutto ricordo ma è una ottima lezione, che ha svolto la sua funzione. In quel caso si butta anche facilmente, ma ci sono lezioni (magari un paio di scarpe costose che ci stanno male) che non li riconosciamo tali e pensiamo che siano scarpe e li conserviamo per decenni visto quando abbiamo pagato. No, lezione ottenuta, scarpe via.

Poi le pile: nella pila vive solo la cosa che si trova in cima, le altre vanno in una specie di limbo.
Le cose stanno bene solo ritte o appese. Quando adesso apre l’armadio vede tutti i suoi vestiti in un colpo d’occhio, uno accanto l’altro piegato in modo che sta diritto da sà©, lo sguardo scorre le magliette e ne sceglie una senza disturbare nulla. Tipo così.

Ma questo sono le cose secondarie, prima di assegnare alle cose un loro posto definitivo vanno riviste e qui il metodo è quello dell’emozione che ti da una cosa: se ti fa felice: tienila, altrimenti buttala. Ci vuole un po’ di allenamento e ovviamente non ti deve piacere a morire il trapano se funziona, ne hai uno solo e ti serve.

Il resto è semplice: quando il contadino ha usato una cosa, la rimette al suo posto.
Dopo cinquant’anni è anche ora di finirla con ammucchiarle in direzione del loro posto.

E’ sembra che questo ordine esteriore abbia anche dei impatti forti su quello interiore, anzi non sembra, è così.

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Un addio in due ore

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Il contadino emerge dalla depressione da siccità  e non solo lui, tutta la natura ha bevuto quest’acqua benedetta che mancava da 9 mesi.
Solo che è venuto giù in poche ore, qui di notte in due ore 100mm poi la mattina altre 50mm, quanto basta per fare la solita piena, ma come dicono i vecchi (contadino compreso ormai): Quando non si vedono le piene non ha piovuto. Miracolosamente hanno rette quasi tutte le fosse sulle strade sterrate e nella vigna (e ne usciva dell’acqua), la terra ha bevuto bene quel che poteva.

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Si sentono le solite polemiche sulla mancata allerta, ma l’allerta serve a poco se non a non dormire nelle scantinati, ma c’è mica tempo per pulire le fosse, tombini e allargare i fiumi tombinati in città  ma non solo in città  – anche in campagna molti si svegliano solo quando l’acqua passa dove non doveva e si può sapere quali sono questi posti e quant’acqua poò arrivare lì: sono sempre i soliti.

C’è poco da fare: L’acqua vuole il suo posto e da un po’ se lo prende senza complimenti – dipende da noi ridarlo o ricrearlo questo spazio. Il contadino ha osservato la burrasca arrivare (sempre su Blitzortung.org): tirava dritta dritta dalle Baleari, passava sopra la Corsica e toccava costa a buio, e lui convinto convinto che tra due ore arriva da lui, non dormiva e ascoltava il silenzio, ma solo due gocce due fulmini e niente. Quando ha ricontrollato sul sito ha visto che si era fermata su Livorno e tornava pure un po’ nel mare. Venuta è poi alle 3 di notte, e grazie di cuore.

Se pioveva quando doveva c’erano 15-20 quintali d’uva in più, in cambio dovrebbe venire un vino di 14,5% e nero come l’inchiostro. Ma la siccità  non porta solo male: stranamente c’era una marea di frutta – pesche, susine, pere, mandorle e poi tutta sana, idem i pomodori anche senza annaffiare in valle. Grandioso anche sempre la resistenza degli ulivi, molti avevano le olive vizze fino ieri.

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