Quando rivedi Marte vuol dire questo, lui per il suo percorso può essere molto vicino ma anche molto lontano, nel ritmo di due anni due mesi se il contadino si ricorda bene. Ergo cambia anche la sua luminosità per il fattore cinque. Se si aspetta la sera un paio di ore ecco che quando Venere va a dormire arriva lui.
2 commentiVogliaditerra Articoli
… i campi di grano sono in gran forma di luglio.
1 commentoDi questi tempi (bui, diciamolo) occorre porre attenzione all’uso delle parole, specialmente quando si allontanano dal concetto che dovrebbero esprimere, fino ad arrivare al lato opposto.
“Centri di transito” per gli immigrati, che non possono uscire di lì ma “non sono prigioni”.
Al contadino sembra che un posto dal quale non puoi uscire è una prigione puoi chiamarlo anche “casa vacanza”, ma sarà che lui non è all’altezza del newspeak.
Si potrebbe fare un elenco lungo di queste parole in netto contrasto con il concetto sottostante. Mephistopheles saluta tutti cordialmente.
4 commentiAlcuni belli, eccentrici per dire.
E come lo vuole la tradizione di giugno il team intorno a F. Grassi cerca di dimostrare come con molto fatica e impegno si realizzano cerchi complessi ma purtroppo imperfetti. In fondo così prova pure il contrario di quel che vuole provare: che i cerchi nel grano sono tutti fattibili da squadre umane.
Commenti chiusiAlcuni frasi rimangono impresse nella memoria, questa è una in quel del contadino. A pronunciarlo era Nello dei Bianchi, quello che girava d’estate non col capello ma con un fazzoletto in testa, ed era quando era già molto vecchio a la moglie non voleva che prendesse l’apino ma è venuto su questa collina, si è guardato intorno è disse: “Ma quant’ho lavorato qui… ma quant’era sciucco…” e scosse il capo, poi guardando la colline di fronte da Collegalli a Balconevisi pronunciava la frase del titolo.
Ora da qualche giorno il contadino è venuto a conoscenza di questo servizio della regione Toscana, richiede un po’ di apprendimento ma è fenomenale. Gli edifici sono quelli attuali nelle foto e nella slide.
8 commenti“Io voglio far parte di un governo in cui le parole e le idee sono chiare” e la famiglia da ora in poi consisterà in papa, mamma e pargoli, rimane da definire come chiamare il forse 30% delle altre realtà . Avere un idea molto ideale magari da soddisfazione, ma se non corrisponde alla realtà prima erano problemi, forse adesso non importa neanche più, sono parole vuote ma sempre pericolose.
Un dato del 2011:
Il 20% degli italiani in famiglie non tradizionali.
Sarebbero 12 milioni le persone che vivono all’interno di nuclei famigliari non tradizionali, un dato che espresso in percentuale ci mostra un’immagine dell’Italia in cui a vivere al fuori dalla “famiglia tipo”, pari a circa il 20% della popolazione totale. Il 20% degli italiani in famiglie non tradizionali Sarebbero 12 milioni le persone che vivono all’interno di nuclei famigliari non tradizionali, un dato che espresso in percentuale ci mostra un’immagine dell’Italia in cui a vivere al fuori dalla “famiglia tipo”, pari a circa il 20% della popolazione totale.
Un altro sguardo sulla realtà si trova qui:
Poi nello stesso discorso Savini infila il diritto alla scelta di cura, che solo la famiglia (ovviamente inteso come mamma e papa) sanno come curare i figli. E guarda caso in un certo senso il contadino qui è abbastanza d’accordo.
4 commenti
….
Tutti questi anni di Berlusconi non solo non hanno curato il populismo ma lo hanno cronicizzato, e quello che prima era fuori dalla norma, le promesse assurde, i contratti farlocchi, il fastidio per le procedure costituzionali, il partito di proprietà personale, il disprezzo dei fatti, le teorie del complotto, la propaganda permanente e soprattutto l’abitudine a mentire, tutte queste cose sono ora la norma.
Il contadino è dell’opinione (in piena sintonia con la chiesa) che le parole contano. Un sussidio alla disoccupazione NON è un reddit di cittadinanza, una flat tax con due aliquote NON è una flat tax e si ferma qui.
Commenti chiusiNebbia, umidità , pioviggine, afa. Umidità . Nuvoloso e afa. Il vento non esiste. Cielo bianco. Pioviggine, l’aria si può bere e tagliare a fette.
In qualche modo il contadino è pur riuscito a portare in capanna il primo taglio del fieno -ma anche per la fioritura degli ulivi ci vorrebbe l’esatto contrario, ventilazione e limpidezza.
Innanzitutto c’è l’acqua, attualmente in forma di nebbia, mentre per mesi era pioviggine, quindi non c’è più la siccità .
Non c’è il cuculo, sono tre anni che il suo silenzio è assordante di primavera; c’è l’usignolo, l’upupa e di recente anche il rigogolo e anche il gruccione è arrivato.
Ci sono gli ulivi danneggiati dal freddo, la varietà mignolo sopratutto, e ci sono le mele, mentre non ci sono più le nespole, e anche le mirabelle. C’è la bolla sui peschi così forte che alcuni probabilmente seccano.
Ci sono lupi, cinghiali e caprioli e daini, non può più crescere un piccolo olivo, frutto o cipressino senza che lo fanno a pezzi, e non c’è più terreno pari: tutte buche di cinghiali.
Non ci sono le foto di cinghiali, upupa, cipressi sbucciati, meli carichi e olivi danneggiati: usate l’ immaginazione propria, grazie.
[continua]
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