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Dunque, su questa pagina si parla del pomodoro che forse ti interessa. Avendoli seminati in serra di Febbraio sono pronti d'aprile per essere piantati. Un metodo più semplice è seminarli in un vaso di terriccio, coperto con un vetro, sul balcone magari. Bisogna stare attenti che non s'allunghino troppo per mancanza di luce.
La terra (il pomodoro cresce bene sempre sullo stesso posto, per questo è un eccezione tra gli ortaggi) è stata vangata d'inverno, ora si tirano due solchi profondi 20 cm circa e distanti 40-50cm che vengono riempiti con letame maturo e poi richiusi. Per 20 piante bastano due carriole.
Si possono piantare in profondità, anzi è bene farlo, il pomodoro butta barbe su tutto il gambo. Va annaffiato bene, e quando c'è molto sole gradisce anche un po' d'ombra durante i primi giorni, fatta con frasche o carta di giornale. Quando hanno preso bene non si devono più annaffiare, sennò fanno tutte le barbe in superficie.
Per quelli rampicanti ci vuole un sostegno, di canne per esempio. Il contadino ama fare una bella costruzione legandoli con le selci e rinforzandoli con due canne piegate. Vanno tolti i butti nelle ascelle delle foglie ogni settimana. Quelli rampicanti in collina non le rama mai, ma per le San Marzane nella valle 2-3 trattamenti con poltiglia bordolese ci vogliono.
La cosa migliore per annaffiarli quando entrano in produzione sono quei tubi neri a gocciolamento. Tutte le cure dalla semina alle zappature si eseguono preferibilmente in giorni di frutto/calore (C'è online il lunario di barbanera, che indica le costellazioni attuali per il metodo biodinamico, però meglio perché più preciso è quello di M. Thun).