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Categoria: web

Ad acta?

Da subito la Polonia, dopo la Lituania, la Repubblica ceca e infine pure la Germania hanno sospeso la ratifica di questo accordo nato in trattativa segrete e voluto dai poteri forti senza che consumatori e utenti venissero nemmeno ascoltati. Un buon segno. Pure in Bulgaria sono sulle strade, ma in Italia non frega nulla a nessuno a quando sembra.

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Chi detta legge


Sottoscritto da 40 Paesi – e fortemente voluto dagli Usa, dalle aziende discografiche, da multinazionali come Walt Disney, Sony, Intel, nonché da quelle che si occupano di farmaci e prodotti agrobiologici come Monsanto, Pfizer e GlaxoSmithKline – Acta significa Anti-Counterfeiting Trade Agreement e intende dare nuove armi ad ampio spettro per combattere non solo la contraffazione (di farmaci e vestiti) ma anche la pirateria di musica e film tramite il web.

La petitione online non c’è l’ha fatta ad arrivare ad 500’000
è già a 620mila (20:00)

Nel parlamento polacco c’erano qualche anomymous e Kader Arif, coordinatore ACTA per il parlamento EU ha dato le sue dimissioni:

”I want to denounce in the strongest possible manner the entire process that led to the signature of this agreement: no inclusion of civil society organisations, a lack of transparency from the start of the negotiations, repeated postponing of the signature of the text without an explanation being ever given, exclusion of the EU Parliament’s demands that were expressed on several occasions in our assembly.”

La commissione europea ha pubblicato “Dieci miti a proposito di ACTA”. Propaganda pura, punto per punto smascherato.

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Botnet, DNS-changer, FBI e tu

C’erano sei estoni e un russo, gestivano per anni milioni di PC infetti da New York, l’FBI di Novembre ha arrestato i sei esti mentre il russo è in fuga e da allora i cento server sequestrati vengono gestiti dal FBI ma solo fino marzo. E se la tua macchina è infetta con il DNS-changer non navighi più da marzo in poi, perché passi sempre tramite quella rete di server sequestrati.

In Germania con circa 35mila tra PC e Mac infetti il BKA ha creato questo sito che permette un autocontrollo. Se è verde bene. Se è rosso sono rogne.

Fai un pensiero e passa a Gnu/linux, magari ubuntu, il più adatto per chi è nuovo.

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Oggi Bank run in Lettonia

Sembra che la Swedbank ha finito i soldi: ieri hanno prelevato ai bancomat 15 milioni € e oggi continua.

Forse è solo un passaparola senza fondamenti nato nella rete e si è verificato da solo. In Lettonia il fallimento di banche ha tradizione, è successo già nel 2008, il paese era a un passo dal default, l’EU ha fatto un bailout e la gente ha paura fondata. Due settimane fa è fallita la Krajbanka.

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Lem

www.google.com/logos/lem/ il doodle di google oggi è era un gioco interattivo in onore di Stanislaw Lem e una bella passeggiata con i due costruttori. Da Lem si leggeva 40 anni fa quel che oggi e domani succede tra uomo, fantasia e tecnica.

EDIT: inserito il link stabile al doodle

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662 città – 79 paesi

EDIT: Una tristezza immensa vedere come la violenza nascosta delle banche e della politica si trasforma in violenza cieca ma aperta e come entrambi lavorano man in mano per massimizzare il danno alla società.

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Per far capire ai politici che è finito questo comportamento da pecore di rincorrere i mercati e i speculanti e far pressione che chiudono regolano il casinò impazzito:

Il 15 Ottobre gente di tutto il mondo prenderà le strade e le piazze.
Dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa, la gente si sta alzando per rivendicare i propri diritti e chiedere una democrazia autentica. Ora, è arrivato il momento di unirci tutti in una protesta non
violenta a scala globale.

Chi esercita il potere agisce a beneficio di una minoranza, ignorando la volontà della grande maggioranza e senza tenere conto del costo umano o ecologico che dobbiamo pagare. Questa situazione intollerabile deve finire.

Uniti in una sola voce, faremo sapere ai politici e alle elite finanziarie a cui sono asserviti, che ora siamo noi i popoli che decideremo il nostro futuro. Non siamo merce nelle mani di politici e banchieri che non ci rappresentano.

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La fine di wikileaks

Fa una fuga in avanti per nascondere il fallimento della piattaforma per incompetenza. Ora rischiano la vita delle persone per colpa sua e di altri. Almeno questo ha capito il contadino:

Julian Assange mette a disposizione al giornalista del Guardian David Leigh l’archivio dei cables protetto da passwd, dicendoli che è temporaneo. Dimentica di cancellare i file sul server, comincia a girare il file protetto su bittorrent.

Il giornalista usa il passwd datogli come titolo di un capitolo in un suo libro (bravo davvero, complimenti – pero credeva che era fuori uso, ma non si fa lo stesso).

L’ex-socio di Assange Daniel Domscheit-BerG riconosce il passwd e lo racconta al giornale Freitag che pubblica la storia del buco grosso.

Il succo è che per questo miscuglio di sbagli adesso alcuni informanti delle ambasciate americana in paesi come Israele, Jordania, Iran und Afghanistan rischiano la vita.

Nessuno sano di mente affiderà mai più dati a una piattaforma gestita così malamente.

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