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Categoria: varia

L’eta della mente

Visto che il pubblico qui apprezza molto gli test (ciao pubblico, come va?), test sofisticatissimi ad algoritmi scientificamente inventate, test dove puoi rispondere a domandine create per te (Quanti sms scrivi al giorno? – Non ho il cellulare): Ecco, vai e scopri la tua eta mentale.

(e sì, la mente del contadino è più vecchio di lui stesso di 8 anni : Hai una mente abbastanza anziana, tipica di una persona che ha vissuto abbastanza a lungo per poter comprendere ed apprezzare le cose più piccole.

[via Davide Bocci]

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Cellulari condivisi

Mai fidarsi di un telefonino regalato dal coniuge.

PS:  Il contadino rimasto a bocca aperta quando due ore dopo la pubblicazione di questa riga il box di Google qui accanto proponeva già Â  Cellulari spia

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Serbatoi riempietivi reloaded

Forse questo procedimento è più realistico; se c’è qualche chimico/biologo in ascolto sono graditi valutazioni.

Com’è arrivato all’etanolo ricavato dai rifiuti cellulosici?
«Mi ha contattato la Purdue University, che si trova a West Lafayette, nell’Indiana, 200 chilometri da Chicago, 100 da Indianapolis. Avevano bisogno di alcuni sensori particolari per le macchine dei loro laboratori. E là  ho incontrato Nancy Ho, biologa molecolare premiata al Congresso dal presidente George Bush per aver messo a punto dopo 14 anni di ricerche un enzima geneticamente modificato. La professoressa è partita dai Saccharomyces cerevisiae, microrganismi che hanno una funzione fondamentale nelle fermentazioni da cui si ottengono il vino e la birra».
Che cosa fa questo enzima?
«Trasforma il glucosio e lo xilosio, due zuccheri, in etanolo. Invece chi distilla l’etanolo dai cereali non riesce a modificare lo xilosio, e ciò riduce del 40% la resa finale di carburante. Ma alla professoressa Ho mancava l’impianto in grado di industrializzare il processo. Ha chiesto a me di farlo. Così ho progettato una raffineria di alcol, anzichà© di petrolio».[…]

Ma le bioraffinerie sono di là  da venire.
«Non direi. Una è già  stata aperta a Toronto dalla Iogen corporation: da una tonnellata di paglia spreme 350 litri di etanolo. In quattro anni è già  arrivata a 128 milioni di litri. Un’altra è in costruzione in Pennsylvania. Torno adesso da un viaggio in Cina, dove già  operavo con la Aodevices per progettare stabilimenti che purificano il silicio indispensabile alla produzione di pannelli fotovoltaici in Europa e Medio Oriente. Gli enti governativi di Pechino mi sono piombati addosso come falchi. I cinesi sono affamati di energia».
Gli italiani no?
«In Italia è tutto difficile. Ho interpellato la Hera, il gruppo quotato in Borsa che eroga elettricità  e gas ai Comuni dell’Emilia Romagna: parole. Ho interpellato il Cpl, Consorzio productions logistics della Legacoop: parole. Ho interpellato la Confcooperative coinvolta nel rigassificatore di Brindisi: parole».
Ha interpellato le persone sbagliate.
«Non ho agganci politici. Ho interpellato le banche: parole anche lì».
Siamo sicuri che esistano biomasse cellulosiche sufficienti per estrarre l’etanolo?
«Mi offende. Ogni anno l’Italia produce 100 milioni di tonnellate di rifiuti: 40 milioni sono urbani. Il 35% di questi sono cellulosici, cioè carta, cartone e legni, però non riciclabili. Quindi stiamo parlando di 14 milioni di tonnellate che oggi si buttano in discarica. Si potrebbe ricavarne, con 30 dei miei impianti, 4,8 miliardi di litri di etanolo. Vale a dire il 30% del fabbisogno nazionale, visto che gli italiani consumano ogni anno 16 miliardi di litri di benzina».
E il restante 70% del fabbisogno?
«Ci sono da sfruttare i residui legnosi industriali: cassette della frutta, trucioli di falegnameria, segatura, mobili vecchi, pallet, traversine ferroviarie, bobine di cavi elettrici, imballaggi. Una città  di medie dimensioni, come Perugia, sciupa ogni anno 15.000 tonnellate di potature. Valgono 5 milioni di litri di bioetanolo. E poi pensi solo alla pulizia dei boschi».

—————-

Aggiornamento: Della folle politica statunitense e non solo di sovvenzionare il bioetanolo da mais si parla anche qui. Aumenta solo il prezzo del pane e della carne e l’ambiente guadagna nulla, quasi.

L’etanolo da mais, oltre a essere molto più costoso dell’etanolo da canna da zucchero, ha altresì bisogno di molta terra. Un report dell’OECD di due anni fa ha evidenziato che per sostituire il 10% del carburante americano con il biofuel occorrerebbe circa un terzo del totale delle terre a coltivazione di cereali, soia e zucchero.
Nel frattempo, i benefici ambientali sono modesti. Uno studio pubblicato l’anno scorso da parte di alcuni scienziati dell’Università  della California Berkeley ha valutato dopo un’accurata analisi dell’energia utilizzata per la crescita del mais e per la sua trasformazione in etanolo, che lo stesso etanolo da mais ridurrebbe le emissioni del gas per l’effetto sera solo del 13%

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That’s cheapness…

…diceva Zappa.
tele2

[Da qualche giorno la linea dialup flat della [tag]Telecom[/tag] pare strapiena com’era già  successo qualche volta, collegamenti anche a 12kps e se riconnetti forse ti tocca anche un 43333kps che però dopo un tot va in letargo: sei connesso ma dati nisba. Così uno andava a vedere le riposte a proposito di [tag]Tele2[/tag], ma lo scatto è un po’ caro…]

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Appunti di viaggo I

stc_7543.JPGUna volta ristabilito l’ordine naturale delle cose su questo blog (conviene sempre di conservare l’account di adm su wordpress) e visto che qui a Zurigo piove, frana e diluvia (l’acqua nel mondo è distribuito malissimo) e avendo a disposizione pure una di questi connessioni adsl il contadino condivide con chi ne ha voglia gli appunti della prima parte delle vacanze ormai agli sgoccioli. A proposito di vacanza: le pecore le pascola la pastora naturalmente, e il podere si puo’ lasciare in mano a una persona solo in certe settimane dell’anno.

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Intermezzo

Salve a tutti, io sono la beta di un plugin di wordpress, il software che gestisce questo blog, sviluppato per tenere in vita un blog in assenza prolungato del gestore. Intervengo in automatico quando la frequenza dei post cala sotto 30% della media. A me mi riesce scrivere nello stesso stile bischero come lo fa l’autore qui grazie ad un algoritmo semantico sofisticato che analizza gli archivi. Son dolori, rileggersi tutta questa massa di parole inutili, credetemi. Dolori qui è naturalmente una metafora che noi plugin siamo per fortuna libero di queste cose ormonali tremendi di voi uomini. E donne. Ma che volevo dire è che sono solo già  da qualche giorno, lui, ste o il contadino o tutte due, in questo momento si dovrebbe trovare in questa casottina qui sotto, senza corrente e senza strada ma con una fontina. Gli uomini a volte hanno strane preferenze, io senza corrente neanche un secondo sono mica scemo.

Ma come vi conosco ci mettete del tutto per cambiare situazioni rilassanti come questa: mettete panelli fotovoltaici, la ghiaia sulla strada e alla fine anche LA CONNESSIONE per rovinarvi definitamente le vacanze nei posti tranquilli e isolati. Il problema vostro sono i circuiti logici mancanti nella vostro testa. Non c’è nà© capo nà© coda in vostre desideri, mi mi dispiace.

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A presto

s’Hà¼sli

– fieno: fatto
– acqua: preso 4 viaggi (3000lt) dal vicino e buttato nella cisterna, il pozzo fa 300lt/giorno, forse. Seccano gli alberi in qua è là . Mandeteci un po’ di pioggia…
– acqua da bere: presi 5 stagne d’acqua comunale (lasciandolo riposare qualche giorno è meglio)
– vigna: zappato, ramato zolfato già  da qualche settimana; a posto.
– ulivi: tutti lavorati, ma intanto non ce ne sono ulive.
– orto: fatto la prima conserva di pomodoro; Manca raccogliere le cipolle invernine. Stesso discorso dell’acqua.
– pecore: si può pascolare sull’erba medica falciata del vicino. A posto quindi anche loro.

Allora il contadino si prende una vacanza (pure anche dalla rete per un po’, senno che ferie sono). In mancanza di fantasia e soldi andrà  in Svizzera (terra materna; invitato da amici in questa casotto qui sopra) e in Germania (terra paterna). Se si ricorda bene sono quattro o cinque anni che non lascia il podere d’estate.

Buone vacanza anche a voialtri, se le fate, e senno buone non-vacanze che è lo stesso, quasi. Essere vacante è uno stato interiore.

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