Un saluto dall’agricoltura chimica: In Cina esplodono i cocomeri, imbottiti di acceleratori di crescita.
Categoria: salute
Colpisce un po’ il fatto che non si trova notizia fuori dai pochi blog del fatto che adesso è venuto fuori che a Fukushima il primo nocciolo s’è fuso completamente nella prima giornata dopo il terremoto (2800°C), gli altri due molto probabilmente hanno fatto lo stesso fine: forato l’acciaio del reattore adesso il corium si trova forse dentro, forse mezzo fuori, ma comunque questi containment hanno falliti tutti tre il loro obiettivo di trattenere la radioattività: forati anche loro, a certi punti radiazione di 2Sv/h che significa impossibilità di avvicinarsi. Le foglie di tè a 250km contengono troppo cesio (e quindi ancora altri risarcimenti da parte della Tepco fallito sostenuto dallo stato), l’acqua nelle falde non si sa ma deve essere fuori ogni limite.
Preoccupa che ricominciano di aggiugnere boro al acqua di raffredamento con i quali annaffiano la ex-centrale: significa che temono una ulteriore riaccensione della fissione nucleare che produrra ulteriore energia termica con effetti imprevedibile. Inoltre sembra che già il terremoto stesso abbia danneggiata il reattore 1, visto che c’erano subito dopo 300mSv/h e hanno interrotto manualmente il raffreddamento di emergenza (c’era scritto di fare così nel manuale).
Annunciano di presentare oggi un nuovo piano per mettere sotto controllo le masse sfusa delle barre bollente.
4 commenti[Concentrazione di cesio nell'aria a Takasaki, 200 km sud-ovest]
Innanzitutto ammazzeranno tutti gli animali domestici rimasti nell’area di evacuazione di 20km.
Dopo che sono entrati nell’edificio del reattore #1 nonostante le 700mSv/h al primo piano e hanno aggiustati gli strumenti viene fuori che le barre non sono neanche coperte fino metà coma hanno sempre detto e pensato, ma non c’è acqua neanche un metro sotto dei 4 metri che misurano le barre. Ma visto che non è caldo (120°C) l’ipotesi è che le barre semplicemente non esistono più. Si sono sfusi completamente e la massa sta in fondo al contenitore del reattore (si spera) coperta del poco acqua. E non si capisce che fine fanno le 150m³ di acqua/giorno che iniettano, perdite ovunque.
Altro fonte di pensieri: il bacino con le barre esauste nelle rovina del #4, fortemente pericolante, si teme che potrebbe crollare tutto e liberare il suo contenuto che è molto di più di una carica solo di un reattore, sono le barre esauste di molti anni. La Tepco vuole costruire un sostegno di sotto, auguri.
Tutto si sta logorando, la morale degli operai deve essere vicino allo zero. Il primo ministro rinuncia al suo stipendio fino alla fine della crisi; probabilmente non lo riceve mai più.
Aggiornamento: “Ci deve essere un buco nel reattore #1” dice la TEPCO, anzi più di uno, in tutto qualche centimetro, creati dal noccioli in fusione.
E “Anche i livelli dell’acqua nei reattori 2 e 3 potrebbe essere non quelli che pensavamo”. Dunque, molto probabilmente c’è davvero quella massa detta corium in fondo ai reattori, una magma, forse isolata da una crosta, composta dalle barre di combustibile, le barre di controllo, tubi e acciaio.
Un lento e continuo peggioramento della situazione. Ma da vedere da un impressione quasi romantica adesso:
L’unico che mai emette vapore è #1 (sulla sinistra):
Sembrava che filtrando l’aria per abbassare la radioattività al #1 avrebbe funzionato e sarebbe stato un piccolo passo avanti per iniziare a domare almeno uno delle quattro, però stamattina hanno trovato posti (al primo piano) con 700mSv/h dentro l’edificio del reattore, con una radiazione così non si può lavorare. Non si sa esattamente da dove esce di preciso, e cercano di trovare un modo per schermare i lavoratori. Nel reattore #3 lottano contro l’aumento della temperatura, non tutto l’acqua raggiunge il reattore e cambiano intubazione adesso mentre il livello di acqua radioattiva nelle cantine aumenta come sempre.
L’altro fatto è che hanno scoperto adesso che in 18 di 19 depuratori distanti anche 60km il fango conteneva cesio in quantità anche elevatissima. E’ già stato venduto e adesso è in giro per le cantiere, in blocchi di cemento e altro. E’ ovvio che un depuratore è un concentratore, dove ha piovuto di più c’è di più.
At a sewage treatment plant in Koriyama City, 26,400 becquerels per kilogram of radioactive cesium was detected on April 30. After conducting the testing at 19 facilities, 446,000 becquarels per kilogram of radioactive cesium was detected at a facility in Fukushima City (Horikawa-machi final treatment center).
Cercano di tracciarlo, e hanno sospesa il trattmento e la vendita, ma intasa lo spazio negli impianti.
1 commentoSi potrebbe fare tranquillamente un post al giorno su Fukushima, a volte il contadino ci è andato vicino. Occhi puntati alla temperatura del reattore 3 (quello a combustibile misto col plutonio MOX). La righa blu è il limite massimo per il quale è progettato il manto del reattore, 280°C. Cause ignote, flusso di acqua aumentato da 7t/h a 9t/h, speriamo bene.
aggiornamento: per ora sembra scongiurato il pericolo, temperatura abbassata di 50°.
Il segnale positivo viene dal canticchio degli uccellini che si sentono sulla webcam live adesso (21:30), alba con nebbia e dalla decisione del governo giapponese di far chiudere cinque reattori ad alto rischio sismico.
4 commentiSpettacolare video sui lavori alla centrale di Fukushima
[via lucaswhitefieldhixson.com ]
1 commentoUna storia incredibile, e incredibile come erano dei bimbi scemi quelli nel CIA e nei governi tempo fa, nel ’65.
Hanno perso un generatore alimentato da un chilo di plutonio-238 in cima al Nanda Devi, 7816m, dove nasce il fiume sacro. Doveva spiare il programma nucleare della Cina, non c’erano satelliti ancora, hanno assunto scalatori che dovevano portare l’aggeggio sulla montagna (emanava un bel calorino e tutto volevano portarlo). Il tempo si guastava quando erano quasi sul posto e per non dover riportarlo su un altra volta – pesava 60 kg – lo lasciarono in una crepa. Solo che dopo c’era una frana e non la trovarono più.
Commenti chiusiIl simpatico nonno è Michio Ishikawa dal Japan Nuclear Technology Institute, noto fautore della tecnologia irresponsabile che parla quasi troppo apertamente in una discussione alla TV nipponica. Secondo lui questa sarebbe una guerra, la Tepco starebbe perdendo tempo “a giocare” con le 70mila tonnellate d’acqua radioattiva nelle turbine, la linea di comando non sarebbe chiaro e altro che 30%, 55% ecc dei noccioli sfusi: sarebbero tutti fusi completamente – una massa di 2000°-2300°C in fondo al reattore circondata da una crosta con crepe dove tocca acqua, potenza calorica di decadimento 2000kW. I gas volatili sarebbe quasi usciti tutti adesso, ma nel acqua nel reattore sarebbe una miscela concentratissima di uranio, plutonio, cobalto. Solo per proteggersi dalle radiazioni del cobalto ci vuole un muro di un metro e mezzo, e vogliono far circolare proprio quest’acqua per raffreddare in modo permanente.
Infatti tutto un fumare ancora, tranne il primo (non fuma dal 30.4) e da quella famosa vasca con le barre esauste danneggiate nel #4 (dal 25.4), che rappresenta uno dei rischi maggiori se prendesse fuoco (perché è all’aria aperta senza containment e uranio, plutonio & co verrebbero catapultati nell’aria) – fosse successo ieri? Fatto sta che adesso (17:00) fumicchia come si può vedere sul live stream (ex-edificio sulla destra).
Mattina del 4 maggio:
Per il resto: 250 genitori hanno portato un sacchetto con terra di una della scuole (32µSv/h – il Guardian scrive milli ma sbaglia) in parlamento in segno di protesta; stanno costruendo una piccola tenda d’ingresso per il reattore #1 per poter entrare senza liberare altra radiazione, vogliono filtrare l’aria per ridurre notevolmente la radioattività in modo che i liquidatori possono lavorarci più a lungo (aggiornamento: i primi due operai sono entrati oggi 5.4, possono lavorarci 10 minuti); il governo ha ammesso che aveva i dati del area di contaminazione probabile ma riteneva meglio non pubblicarli per evitare il panico:
Adesso che tutti sono stati contaminati questo rischio non c’ più e sono state pubblicate (qui una simulazione attuale); il fondo del mare a 15km è pieno di cesio; il fatto che si trova sempre ancora iodio significa che c’è una criticità random ancora in atto in quella massa fusa (lo iodio non viene più prodotto appena spento il reattore). In fondo adesso le notizie importanti sono quelli che mancano, quello che non dicono.
E qualcuno si ricorda lo stress test per le 146 centrale europee? Sarà fatto senza alcun stress per chi li gestisce, in modo che magari si chiude una centrale vecchia in qua e là mica una valutazione seria:
Saranno esclusi dagli stress test gli eventi umani, gli errori nella gestione del materiale radioattivo e i difetti strutturali, mentre gli eventi ammessi saranno i terremoti, le inondazioni e le variazioni di temperatura violente
Il contadino teme che ci vuole un terzo meltdown, stavolta in Europa, prima che la gente si sveglia, eccetto tedeschi (e svizzeri che vogliono uscire fino il 2050 – non sono i più veloci di temperamento).
Notizia buona in fondo: dalla loro posizione di forza i tedeschi vogliono impegnarsi per stress test forti su tutta l’EU, includendo incidenti aerei e attacchi terroristici. Ovviamente i contraenti sono Francia e Gran Bretagna e le loro lobby nucleari.
3 commentiIl modo di trattare con la situazione drammatica del governo giapponese è questo: minimizzare, tranquillizzare e intanto aumentare le dosi massimi ammesse. Se prima toccava ai operatori/liquidatori di vedersi alzato il livello da 100 a 250mSv adesso lo sono i bambini nelle scuole di Fukushima. Per loro la dose massima consentita è identica a un operatore di una centrale nucleare tedesca, 20mSv/anno. Il consigliere convocato dal governo Toshiso Kosako, professore di Tokyo specializzate in misure anti-radiazione si è dimesso, trattenendo le lacrime alla conferenza stampa.
I consiglieri governativi sono molto stimati, e molto raramente si ritirano.
20mSv/anno corrispondono per caso a 3,8µSv/h, all’incirca i valori massimi presenti adesso.
3 commentiFanno più notizia i veleni in agricoltura convenzionale scientifica quando colpiscono i le persone nei centri abitati, come successo in quel pease citato nel titolo. Non si sa quale tipo di diserbo, non si sa quale cultura (probabilmente granturco)(che serve al 98% per produrre carne e uova – o peggio ancora: biodiesel).
3 commenti25 anni Cernobyl, un anno Golfo di Messico, Fukushima appena nata. La IEAE e la Tepco pubblicano comunicato interamente scollegati dalla realtà. La prima afferma che la liberazione della radioattività caleràoni calerà, la secondo su pressione del governo ha elaborato un piano di sei-nove mesi per mettere sotto controllo i quattro reattori (“cold shutdown” ovvero tutti stabilmente sotto 90°C).
La realtà invece è che esce vapore radioattiva dal 2, 3 e 4, il secondo ha un buco nel reattore e il containment che perde, si pensa che lì vicino c’è una radiazione di qualche decina di Sievert la quale vieta ogni lavoro umano ma dovrebbe essere chiuso il buco secondo quel bel piano. L’edificio è piena di vapore, il robot che hanno mandato non ci vedeva niente: subito appannato la lente.
Nel N°4 (che ha il combustibile esausto fuori dal reattore) l’acqua (100mSv/h) arriva adesso a 5m, è non è costruito come piscina. La radiazione nel edificio N°1 è a 270mSv/h – significa un operai può lavorarci neanche un oretta per arrivare alla dose di una vita professionale. Forse sta fondendo il nocciolo, dicono adesso.
Circa 54mila tonnellate di acqua radioattiva nei sotterenaei del #1 fino #3, a volte cala di un cm dopo il pompaggio.
L’Ucraina spende circa 6-8% della sua finanziaria ogni anno per le conseguenze di Cernobyl è il Giappone solo ieri ha avvertito i residenti a Fukushima che i bambini non devono giocare con la terra e che la verdura nel orto non va mangiato.
1 commentoChi lo vuole per gli alimenti e tutti d’accordo (tranne chi ha interessi economici minacciati). Ma non basta, oggi.
Ogni uno e ogni una che compra e usa elettricità deve poter scegliere come viene prodotta (e magari pagarla di più). Stesso discorso per il petrolio: una tracciabilità e etichettatura, per poter sapere se viene per esempio da pozzi nel profondo oceano. Così non è più solo Greenpeace che lotta contro questa minaccia immensa che ha già rovinato il Golfo del Messico ma anche l’acquirente viene messo in condizione di farlo ogni volta che fa il pieno. La geologia sotto il mare non è ben conosciuta e se si estrae petrolio la colonna d’acqua che preme sul sottofondo marino può causare di tutto quando non viene più controbilanciata dalla pressione dell’olio. Per esempio frane immense e tsunami.
[per chi vuole ancora sentire le ultime notizie catastrofiche di Fukushima (“Isola dei Beati”):
La poco acqua nel bacino con le barre fresche spente sopra il reattore 4 era a 90° e adesso si sa che le barre sono parzialmente danneggiate; il Pacifico a 30 km presenta valori due volte quelle consentite per le acque di scarico di una centrale nucleare, il pesce a 35km 25 volte il cesio ammesso; a Ibaraki a 150km c’è stato una pioggia di cesio-137 e iodio dopo l’ultimo terremoto; travasano l’acqua radioattivissima dalle sale turbine nei condensatori: levano 8cm e tornano 3cm]