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Categoria: salute

Il ritorno del nucleare

Nel senso che tutto prima o dopo torna al mittente, cioè a noi. Nel anno 1958 vedeva la luce il sottomarino russo K-27, 110 metri, due reattori abbastanza sperimentali che creavano da subito problemi dal primo viaggio 1962, finché nel il 24 maggio 1968 ci fu un incidente fatale, con nove marinai morti quasi subito di radiazioni e altri 30 morti negli anni a seguire. Finiva riempito con cemento e affossato nel 1981 nel mare di Kara a 33 metri di profondità.

Secondo un report (riassunto in inglese)della TV tedesca di due giorni fa che cita un documento interno del dicastero per l’ambiente russo ci sarebbe un rischio concreto che parta una reazione nucleare incontrollata, basterebbero 5 lt di acqua che filtrano nel reattore e quindi deve essere recuperato dal fondale entro il 2014, e stesso discorso per la K-159 a 25o metri. Una spedizione norvegese ha finito adesso il suo report, con una mappa/lista e foto/video su flickr.

Impressionante la lista della discarica, buttavano di tutto:

Tetcehninya Bay
– Two reactors of the nuclear submarine K-22 (N538) (dumped in 1988) Without SNF spent nuclear
Fuel
Sedova Bay
– Reactor compartment of the atomic icebreaker Lenin (1967) Without SNF
Tsivolky Bay
– 237 containers with RW With Radioactive Waste
– Shielding assembly of the atomic icebreaker Lenin (1967) With SNF
Stepovogo Bay
– Nuclear submarine K27 (1981) Two reactors With SNF
– Four reactor lids
Kara Through
– Reactor of the nuclear submarine K-140 (N421) (1972) With SNF
Abrosimov Bay
– Two reactors of the nuclear submarine K-3 (N254) (1988)
– Reactor compartment of nuclear submarine K-5 (N260) (1967) With SNF
– Reactor compartments of the nuclear submarines K-11 (N285) (1966) and NS K 19 (N901) (1965)
With SNF

Infine ci sono la K-219 e K-278 affondate con le loro testate nucleari.

EDIT: qui la fonte per le “5 litri che potrebbero bastare per innescare una reazione nucleare. Una registrazione di una relazione a Mosca di Sergej Antipov della Rostatom, del febbraio scorso:
Il pensiero più grande: la K-27
Audio:

»Wenn etwa fünf Liter Wasser in die aktive Zone der K-27 eindringen, kann es prinzipiell zu einer selbsterhaltenden Kettenreaktion
kommen.«

“5 litri di acqua che penetrano nella zona attiva della K-27 potrebbero innescare una reazione a catena autosostenuta”

Antipov insiste per una messa in sicurezza immediata.

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Tempi duri per gli OGM

E giornata nera per la Monsanto. In Francia hanno nutriti ratti per due anni con una dieta al 11% di mais OGM e un altro gruppo di ratti con acqua condita con il roundup, il famoso diserbo al quale questi culture OGM sono resistenti. Risultati devastanti, più per le femmine che morivano 2-3 volte di più di quelle del gruppo di controllo e morivano anche più velocemente, secondo lo studio. Tumori, malfunzionamenti renali e danni al fegato.

Così duecento ratti bianchi hanno dovuto soffrire e morire.

Più dettagli su blogeko.

PS: A qualcuno potrebbe anche bastare vedere il round-up in azione nella natura:

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Ciao ciao nucleare

Almeno così dicono, come sempre vanno valutati i fatti. Il Giappone sembra che abbia imparato la lezione tosta di Fukushima.

Questo significa che l’industria nucleare passerà in mani cinesi, indiani, francesi e russi, unici rimasti sulla barca che affonderà. 7 di 11 imprese hanno subito un declassamento delle agenzie di rating e perso 88% di valore in borsa, sono più le centrali smantellati che quelle nuove in costruzione.

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Contadino mani di forbice

Ecco, l’excarnazione comincia pianamente con una protesi di qui e una di là, per noi che possiamo permettercele: occhiali, corone nella bocca magari anche ponti, e tanti arnesi per permettere di continuare i nostri lavori. Il mignolo non si sa se il contadino lo muoverà – per ora non da segni di vita, tenuto immobile dalla stecca di Zimmer che è fatta bene. Tra qualche giorno può togliere ognicosa e cercare (come hanno proposto asservendosi di un “fisioterapista di fiducia” che non conosce ancora ) di re-imparare a muoverlo e la questione è se riuscirà mai a mungere le pecore ancora. Intanto ha imparato a usare bene la sinistra, che ha ancora delle capacità da sfinire. Si deve sfinirsi, se no che vita è.

Ma il male spesso non viene a nuocere ma per insegnare e per cambiare destini e altre cose in positivo: chi avrebbe mai detto che alla figlia piace a mungere e gestire le pecore nella stalla? Uno si deve tirare indietro per forza e si apre uno spazio per altri. Il fieno (con la mitica BCS) l’ha falciato il ragazzo della figlia e insomma sembra che per ora il podere ce la fa e venire gestito.

Queste forbici hanno un contatore di tagli, in pochi giorno è arrivato a 6500, era meglio non sapere questi numeri.

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La sveglia Fukushima

54 reattori, 30% delle elettricità prodotta con la tecnologia irresponsabile, 3 grandi società produttrici di centrali nucleari ma oggi è stato spento l’ultimo reattore in Giappone. Ogni 13 mesi devono essere spente per passare la revisione, ma dopo la lezione di Fukushima per riavviarli ci vuole il consenso dei parlamenti locali, e finora nessuno l’ha dato. De facto il Giappone è uscito dal nucleare, anche se probabilmente solo temporaneamente, ma 80% della popolazione sarebbero contraria adesso.

1 commento

Anche il mignolo serve a qualcosa

Il contadino sta studiando seriamente le forbici elettriche da potatura (in cima alla lista sono questi).

Probabilmente i soldi del infortunio bastano brecisamente per l’acquisto. Faceva già male la mano potando e tre giorni fa cercando di tener fermo una pecora che voleva terminare la sua mugnitura in anticipo s’è staccato di botto un tendine del mignolo che adesso vorrebbe stare sempre dritto dritto, ma il contadino lo lega al anulare, che è un buon metodo.

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Cementare nel mare

Giusto per ricordo: c’era Fukushima, c’è Fukushima e ci sarà ancora per molto tempo. Radioattivo. E adesso coprono il fondale del mare davanti con cemento, un area grande come 27 campi di calcio con 60 cm di cemento, ci voglioni 3-4 mesi. E mica nessun rischio che si rompe con un terremoto.

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Monsanto vende veleno

Niente di nuovo, si potrebbe dire. Invece sì: ecco in Francia una sentenza storica contro la multinazionale americana:

Monsanto è la prima azienda produttrice di pesticidi ad essere stata ufficialmente dichiarata colpevole di avvelenamento nei confronti di un agricoltore, il quale ha purtroppo riscontrato comprovati danni alla propria salute dovuti all’inalazione di sostanze chimiche contenute in uno degli erbicidi commerciati sotto il famoso marchio statunitense.

[…]

Paul Francois è stato vittima di danni neurologici ‒ tra cui balbuzie, forti dolori alla testa e perdita della memoria ‒ causati dall’esposizione al pesticida Lasso, quando il suo impiego era ancora permesso all’interno dei confini francesi. Il prodotto è stato bandito in Francia ed in altri Paesi europei nel 2007, ma non si dovrebbe dimenticare che il suo utilizzo era stato permesso in Europa fin dal 1960. Il caso francese rientra in un periodo in cui in Europa l’impiego intensivo di erbicidi in agricoltura era ancora considerato la norma. Direttive promulgate con l’intenzione di mettere fuorilegge i prodotti più dannosi erano giunte successivamente.

Per chi non si ricorda bene gli altre prodotti speciali della Monsanto: DDT e il defogliatore agent orange ad alto contenuto di diossina.

The Agent Orange produced by Monsanto had dioxin levels many times higher than that produced by Dow Chemicals, the other major supplier of Agent Orange to Vietnam.

Il foglio illustrativo del Lasso parla chiaro, alachlor ha fatto soffrire ratti e cani di laboratorio in masse, prima deili agricoltori:

The use of this product may be hazardous to your health. This product contains alachlor which has been determined to cause tumors in laboratory animals.

…dogs fed alachlor exhibited body weight changes and liver toxicity at dosages
which produced some deaths. Lower doses given for longer periods (1-year) produced mild stomach and intestinal effects, anemia and liver toxicity.
Rats fed alachlor in long-term (25-month) studies showed some organ weight changes, eye damage, liver toxicity, and tumors in the nose, stomach and thyroid.

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La carne economica non c’è più

Quello economica è così (sarà già stato detto cento volte qui ma ognitanto ci vuole una rinfrescata) – un semplice crimine contro l’uomo e contro gli animali ancora di più:

Normalmente si tende a credere che i residui dei pesticidi si trovino solo nei prodotti vegetali e non in quelli animali. Non è così, perché se gli animali consumano mangime vegetale che contiene pesticidi questi si vanno a depositare nel grasso, o si accumulano nelle uova, o ancora vengono riversati nel latte. E questo non vale solo per i pesticidi, ma anche per i tanti farmaci che vengono somministrati agli animali a causa delle frequenti malattie alle quali vanno incontro per le stressanti condizioni di allevamento.
E non è finita, perchè farmaci sono somministrati agli animali anche per farli crescere e produrre oltre i limiti fisiologici. Questa logica perversa ha portato a concepire il mangime medicato, cioè arricchito di farmaci, a scopo preventivo, che ormai è di uso comune tra gli allevatori industriali.
Evidentemente le storie allucinanti vissute nei decenni passati non hanno insegnato nulla:

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La vendetta del pollo

Hanno analizzato 20 campioni di pollo nei supermercati (anche Lidl) in Germania. La metà era infetta di germi resistenti ad antibiotici. Con 24 polli/m² l’unica cosa è imbottirli di antibiotici per farli arrivare vivi al termine del loro ciclo.

I morti per infezioni con ceppi resistenti agli antibiotici in Germania sono 15’000. Per ora.

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Brucia il vaccino…

In Germania nel termo-valorizzatore (un impianto completamente normale al nord delle alpi) vicino Magdeburg bruciano già 16 milioni di dosi di vaccino scaduto contra la suina. Ordinati: 34 milioni, usati il 15%, 239 milioni di euro passano per la canna fumaria (altri 14mila euri).

Che affare per le case farmzceutica che era… e qualche spicciolo dei debiti colossali è dovuto a questa isteria.

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