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Categoria: salute

L’autosvalutazione

Il contadino è tornato dal suo dottore. Lui dal dottore ci va poco, non è quello della mutua e già la decisione di andarci lo fa stare meglio, quasi guarito.
Dopo che come al solito ha individuati il tipo di cura e il farmaco (usando il pendolo ma non andiamo per i dettagli) ha detto:
“Ma qui vedo in mezzo un problema di autosvalutazione, ti torna?”

Si che torna: è una cosa brutta brutta e ti fa venire la bronchite.

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Tra qualche annetto

“Hai sentita, a Francesca hanno trovato un tumore al seno!”

“Poveretta, così giovane, ma bisogna proprio dire che i suoi genitori erano da sempre dei irresponsabili”.

I medici hanno selezionato gli embrioni ed eliminato quelli con un gene ereditario che avrebbe assicurato al nascituro oltre il 50 per cento delle possibilità di sviluppare il cancro. La madre aveva deciso la selezione degli embrioni perche’ il marito aveva una storia devastante, risalente a tre generazioni, legata alla malattia: era lui stesso positivo al gene e la sorella di lui, la madre, la nonna e una cugina avevano tutte avuto il cancro al seno. La coppia ha concepito undici embrioni, di cui 5 sono stati trovati privi del gene. Due di questi sono stati impiantati nel grembo della donna ed uno si e’ sviluppato.

Si sta allargando velocemente il campo della scelte profonde possibili.
Per quanto riguarda il contadino lui crede che bisognerebbe avere almeno una mezz’idea della vita, della morte e del karma per fare o non fare certe scelte.

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Mangiare frutta e verdura

Il contadino si è sempre meravigliato come possono tranquillamente raccomandare di mangiare tanta frutta senza specificare che dovrebbe essere biologica (spesso introvabile). Ma forse i nutrizionisti non sanno niente di frutticoltura moderna:

La comune uva da tavola è infestata da pesticidi in una percentuale che risulta sorprendentemente alta. Su 124 campioni prelevati nei vari Paesi dell’Unione Europea, solo uno è risultato completamente privo di sostanze chimiche tossiche.

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I segreti della mente umana

Stasera mentre il contadino e la wwoofer spollonavano gli ulivi il vicino dava il Rogor con un bel maestrale, cioè lui sul trattore e il figlio con la sistola a fare una nebbia che il vento spargeva ovunque, il contadino sente ancora il puzzo nel naso (l’olfatto è il senso che dice più la verità su tutto). E portava pur il cane. E pure a Massa fuggivano tutti, tempo fa, quando scappo la nuvola.

Dal sito dell’Arsia:

In teoria il Rogor compra e usa solo chi ha il patentino, ma siamo in Italia. Senno si potrebbe anche fare il patentino a punti: tratti col vento = 5 punti.

Comunque sembra proprio un annata perfetta per le olive: zero mosca fino ora davvero. Di solito il contadino sulla spollonatura ne trova decine e decine di olive che ospitavano la prima generazione, mentre finora c’era una sola col buco.

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Bloggare aiuta a sconfiggere il cancro

Ecco, scrivete scrivete:

Scientific American riporta uno studio della rivista Oncologist sui pazienti affetti da cancro. I pazienti che si sono impegnati nella scrittura espressiva appena prima della cure si sono sentiti notevolmente meglio, mentalmente e fisicamente, a confronto di altri pazienti.

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Non saranno risparmiati gli animali

Dicono che ora in Inghilterra con la nuova legge non servirebbero più gli animali da laboratorio:

Vince Gordon Brown su tutta la linea: gli embrioni chimera saranno usati nel Regno Unito al posto degli animali da laboratorio per sperimentare nuove tecniche di cura contro malattie come l’Alzheimer o il Parkinson o per la ricerca sulle cellule staminali e chissà per cos’altro. E dunque degli animali in laboratorio non ci sarà più necessità, perché saranno sostituiti da queste entità che si prestano ad essere meglio manipolate.

Una bella scusa, il rispetto per la vita è un altra cosa. Serve all’industria farmaceutica per trovare il nuovo brevetto d’oro, e gli animali da laboratorio muiono come prima: nelle fase finali dei test (e per REACH pure).

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L’annello della spazzatura

Due volte su tre quando il contadino vuole scrivere qualcosa su qualcosa qualcuna l’ha già fatto; quindi o si mette un link o si fa finta di nulla. E anche l’idea di buttare per terra (dis-caricare) la roba organica non è male, ma qui si teme che nei cassonetti finiranno cose che non dovrebbero finire lì, basta guardare i cigli di una qualsiasi strada.

Ma fa bene che si ne parla, della spazzatura, per rendersene conto, solo peccato che non passa l’odore per la tivu. Uno dei autori favoriti del contadino spiegava trent’anni fa che nell’universo si possono individuare i civilizzazioni sviluppate dall’anello di spazzatura perché l’ultima soluzione sarebbe di mandarlo in orbita. Per quanto riguarda i politici né saranno capace certamente di avere una idea simile.

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Accidenti

Proprio ora che i fautori del nucleare sentono il vento in poppa deve uscire uno studio che correla i tumori di infanzia con la distanza tra una centrale nucleare:

I bambini fino a cinque anni che crescono nelle vicinanze di una centrale nucleare vengono colpiti con maggiore frequenza degli altri dalla leucemia. Lo sconvolgente fenomeno, emerso da una ricerca compiuta dall’università di Magonza per conto dell’Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni, è rivelato oggi dalla “Sueddeutsche Zeitung”, secondo cui gli scienziati non sono tuttavia riusciti a spiegare il nesso causale tra la prossimita’ delle case ad uno dei 16 impianti nucleari attualmente in esercizio e l’insorgenza del cancro nei bambini. “Il nostro studio”, scrivono gli scienziati, “ha confermato che esiste un legame tra la vicinanza di un’abitazione ad una centrale nucleare e l’insorgenza del cancro, in particolare della leucemia, in bambini di età inferiore a cinque anni”.

L’unica cosa che può fare il governo tedesco lo farà: Un controllo rigoroso. Non delle 16 centrali, ma dei metodi dello studio scomodo.

Il tutto è un indizio che forse non esiste neanche una dose di radiazione artificiale innocuo. Secondo il sapere scientifico la dose di radioattività dovrebbe essere mille volte più grande per spiegare il fenomeno. Ma lo studio sarebbe in linea con altri studi nel mondo che arrivano a risultati simili, scrive la “Sueddeutsche”.

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Il bimbo, la tosse e il farmaco

Giusto in tema con il post Scienza e omeopatia arriva una piccola notiziuola per chi compra PediaCare, Robitussin o Triaminic (pare che solo l’ultimo sia venduto qui):

”La Commissione ha concluso – dice l’articolo del New York Times – che non ci sono prove che queste medicine riducano i sintomi di raffreddore nei bambini, mentre sono stati denunciati casi in cui hanno provocato dei danni.”[…]

”Nonostante questo, la Commissione non ha votato all’unanimità, e i membri che si sono opposti al ritiro delle medicine si sono giustificati dicendo che “dottori e genitori hanno bisogno di qualcosa da dare ai bambini, anche se l’efficacia non è dimostrata”

(Se vuoi dare qualcosa faigli un infuso di tiglio col miele e limone.)

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