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Categoria: politica e società

L’anello di spazzatura

Diceva il grande futurista Stanislaw Lem che nello spazio profondo si riconoscono i pianeti che ospitano delle civilizzazioni molto evolute per l’anello di rifiuti che le circondano: alla fine del progresso l’unica soluzione che rimane è di mandarle in orbita, lo sudicio.

Ma si voleva solo segnalare il postdi Lia che parla di Napoli.

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Ultimatum a Sarkozy

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In Francia scherzano poco quando si tratta di difendere certi gruppi di lavoratori, in barba alla globalizzazione, il WTO e le belle belle regole dell’economia moderna. Attualmente in rivolta sono i viticoltori delle zone di Montpellier, Nimes und Narbonnes. In un video trasmessa da France3 persone mummificate pongono un ultimatum di un mese a Sarkozy per migliorare la situatione dei viticoltori (=aumentare i prezzi e dare sussidi) senno lui sarebbe responsabile di quel che succederà nelle azioni, morti compresi:

“Vignerons, nous vous appelons à vous révolter. Nous sommes au point de non retour. Soyez les dignes représentants des révoltes de 1907 où déjà certains sont morts pour permettre aux générations futurs de pouvoir vivre de leur labeur. Faisons en sorte que nos enfants puissent connaître la viticulture”, a encore déclaré le [tag]CRAV[/tag] (Comité régional d´action viticole.

In precedenza usavano per esempio di versare tonnelate di vino di importazione (italiano, spagnolo e cileno) dai depositi. Poco amichevoli certi commenti americani, mentre qui l’uva ha allegata bene e ce n’è anche tanta.

These incompetent wannabe winegrowers and thugs can’t even light their own threatening video sufficiently. What makes them think that state subsidization of a business model so thoroughly out of whack with the realities of the current day wine market is going to in any way preserve their selfish “way of life” or allow their children to “know what it is to make wine”

Naturalmente bisognerebbe avere anche una opinione al riguardo; il contadino pensa che il problema è molto grave come sempre con i prezzi ridicoli pagati ai suoi simili ma che così non risolve nulla ma nulla anzì e l’introduzione del reddito di cittadinanza attuenerebbe di molto minacce esistenziali per i coltivatori come questa del vino (questo tipo di vino) che non va.

[via DrinkTank (tedesco)]

Commenti chiusi

Manda una mail

…alla commissione europea che ha lanciata una consultazione (Public consultation “Biofuel issues in the new legislation on the promotion of renewable energy” ) sul “bio”diesel che dovrebbe coprire il 10% del fabbisogno entro il 2020. Con questa isteria del cambiamento climatico ed la corsa pazza ai biodiesel si riesce di fare ancora più danni all pianeta di che quelli già combinati. Si chiede di non incentivare ulteriormente il carburante che viene prodotto distruggendo la foresta piuviale.

Dear friends,

Our campaign against European biofuel targets now continues, as the EU are consulting on proposals for future legislation. The EU are consulting on ‘sustainability standards’, but they make it clear that they cannot stop new biofuel monocultures from pushing palm or soya plantations for food, or other agricultural activities further into the rainforests. Under the proposed standards, companies would have an incentive to sell palm oil or soya from land logged in the past for biodiesel and cut down more forest for food or animal feed. Moreover, biofuels from plantations where people have been poisoned by pesticides, evicted or even killed will still be classed as ‘sustainable’. Biofuels drive up the prices of palm oil, soya and sugar cane, all linked directly to the rate of rainforest destruction. Only an end to targets and incentives can bring hope to the world’s remaining rainforests and to many communities in the global South.

La campagna ( in inglese e qui in spagnolo), basta compilare il form per dirlo alla commissione.

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Terra libera sotto minaccia

Anno fa una figlia del contadino andava a lavorare in campagna sui terreni sequestrati alla mafia. Le notizie che giungono non sono buone – una e questa:

A distanza di soli quattro mesi dai primi danneggiamenti e sabotaggi dei mezzi agricoli, la cooperativa Valle del Marro – Libera Terra è stata oggetto di una nuova gravissima intimidazione mafiosa.
L’attentato è scattato la notte scorsa nei terreni confiscati a Gioia Tauro (località Pontevecchio), gestiti dalla cooperativa da due anni. A dare l’allarme sono stati gli stessi soci che il mattino successivo al loro arrivo hanno trovato un quadro di devastazione e diversi segnali minacciosi.
Da una prima ricostruzione ignoti si sono introdotti nei terreni aprendosi un varco nella recinzione, hanno poi forzato la porta scorrevole del capannone e messo a soqquadro l’interno. L’incursione ha portato al furto di un trattore con rimorchio, di una fresatrice, di una pompa irroratrice, di una saldatrice e di vari utensili. Sono stati trafugati anche mille litri di gasolio che il giorno precedente erano stati versati nella cisterna. Per abbattere il robusto cancello d’ingresso è stata usata la pala meccanica della cooperativa, poi abbandonata davanti al capannone.
Una furia distruttrice con annessi rituali e messaggi di intimidazione. All’ingresso del capannone sono state formate delle croci con due roncole e prima di battere in ritirata gli attentatori hanno scardinato la pesante porta e saldato il lucchetto. Un ulteriore “sfregio”, carico anch’esso di una valenza simbolica.

L’anno scorso bruciavano due campi di grano e la mietitrebbia fu sabotata poco prima della battitura. L’altra notizia è proprio di ieri:

È successo ieri, poco tempo dopo un altro atto doloso che ha colpito la cooperativa “Valle del Marro” in Calabria. Tagliati 700 dei 1000 germogli piantati nel vigneto che, da qualche mese, la cooperativa “Lavoro e non solo” coltivava a Monreale, in contrada Pietralunga, feudo dei Brusca.

Il terreno è stato confiscato al presunto mafioso Giovanni Simonetti, ed era stato assegnato alla coop “Lavoro e Non Solo”, che fa riferimento all’Arci e all’associazione Libera di don Luigi Ciotti.
“E’ in atto una controffensiva da parte delle organizzazioni mafiose – afferma in una nota don Luigi Ciotti, presidente di Libera – evidentemente preoccupate dai risultati che si stanno ottenendo nei campi della legalità.

Com’è facile scrivere la bella parola solidarietà così è difficile di vivere da vicino questi messaggi brutti e chiari. Auguri di coraggio ai ragazzi che ci lavorano.

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Delirio di cannabis

Fini ora vorrebbe vietare anche il vino, i psicofarmaci e la tivu:

‘Lo Stato deve prevenire e recuperare i tossicodipendenti soltanto affermando il principio che non esiste il diritto di assumere sostanze stupefacenti e che chi ne fa uso deve essere sanzionato.

…non il diritto ma la libertà forse? Mentre Volante ha capito l’effetto di un spinello:

“Stupefacente e’ insistere sul raddoppio delle soglie consentite, quando si e’ appena consumata l’ennesima tragedia a causa di una canna assassina

Al contadino fanno a volte paura quelli che difendono i “valori”. Se vogliono combattere l’uso di droge alcool compreso bisogno che facessero l’uomo nuovo – un esperimento andato piùttosto male già qualche volta.

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Il rispetto delle regole

Un ora fa il contadino ha di nuovo commesso un atto fuorilegge: era successo che uno voleva dell’olio e ha portato 4 dame di vetro da 5 litri usate e ben sciacquate e il contadino lo ha messo dentro, l’olio. Se fanno leggi in quel modo non si può (l’olio per salvaguardare l’acquirente deve essere venduto solo in confezioni di massimo 5 lt con chiusura ermetica a strappo e mille cose sull’etichetta).

E ‘ un po’ come con i brevetti e marchi sullo yoga in America: Se si va avanti così le leggi non valgono più nulla:

I grew up watching my father stand on his head every morning. He was doing sirsasana, a yoga pose that accounts for his youthful looks well into his 60s. Now he might have to pay a royalty to an American patent holder if he teaches the secrets of his good health to others.

The U.S. Patent and Trademark Office has issued 150 yoga-related copyrights, 134 patents on yoga accessories, and 2,315 yoga trademarks. There’s big money in those pretzel twists and contortions – $3 billion a year in America alone. It’s a mystery to most Indians that anybody can make that much money from the teaching of a knowledge that is not supposed to be bought or sold like sausages.

PS: E sì, anche un numero puoi brevettare, nei tempi di oggi, basta seguire Momoblog.

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Formaggio no

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O almeno niente pubblicità per quel cibo dannosissimo alla salute dei pargoli:

I produttori di formaggio sono sul piede di guerra, dopo che l’ente britannico per la tutela degli alimenti ha inserito questo cibo tra quelli ai quali non è consentito fare pubblicità durante i programmi riservati all’infanzia (mettendolo sullo stesso piano di cibi a elevato contenuto di grassi e zucchero come merendine, cioccolata, bastoncini di pollo fritti).

A parte il fatto che è un ulteriore utilissimo contributo all’ondata di divieti (siamo tutti pecoroni da pascolare) che sta propagando è senz’altro anche un risultato eccellente dell’industria alimentare che è riuscito di produrre una cosa grassa bianca che con formaggio di una volta ha solo il nome in comune.

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Scandalo italiano

chiude, ma mica perché lo scandolo sarebbe risolto (per chi non si ricorda – si tratta del sito turistico italia.it che l’hanno fatto male e pagato in oro):

Vi ricordate ?
Il 21 marzo scorso scandaloitaliano aveva pubblicato questa lettera aperta a Prodi, Rutelli & Nicolais ed il 2 aprile aveva inviato in raccomandata e per e-mail questa lettera di notifica con il testo della lettera aperta in allegato.
Con oggi le sottoscrizioni alla nostra lettera aperta e l’attesa si chiudono.
Grazie a tutti.
Esito ?

Non c’è stata alcuna risposta, positiva o negativa che fosse.
Neanche un minimo cenno di riscontro.
Sorpresi ? No, vero ?
Oltre 1500 cittadini italiani hanno chiesto legittimamente e civilmente di poter visionare dei documenti che, è appena il caso di ricordarlo, sono atti pubblici.
E loro cosa fanno ? Nemmeno rispondono.
Questo è il loro modo di fare.
Questa è la loro trasparenza.
Questa è la loro idea di democrazia e di pubblica amministrazione.
Questa è la loro vile arroganza.
Complimenti caro il nostro premier (con la p minuscola, sia chiaro), complimenti ai ministri e dirigenti pubblici vari, complimenti davvero.
Stando all’articolo 25 comma 4 della legge 241/90 (trasparenza degli atti pubblici) “Trascorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata”.

Tante grazie eh ?! Anche a nome di tutti gli attuali 1522 firmatari.

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DIVIETO

Questa idiozia di vietare le lampade a incandescenza dopo l’Australia arriva ora in Canada. Il clima cambia ma cambiare le lampade cambierà poco. Allora perché non un divieto per la carne o per le macchine? Perché non sarebbe un affare, anche, e costerebbe veramente. Come si vede il contadino è poco convinto della teoria di colpevolezza del Co2 e dell’effetto serra. Groenlandia si chiama così perché era verde (greenland) e abitato dai ViKinghi fino il 1300. Cambiamenti climatici c’erano sempre ed erano anche veloci. Ed erano il motivo per tanti migrazioni.

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