Sono belle, sono grosse, sono mature o almeno sembrano, sono in anticipo e non c’è traccia di mosca, è stata cotta tutta quanta nella quinta e sesta ondata di calore. Stanno per aprire i frantoi. Il contadino domina la sua furia e comincerà a cogliere verso il 20.
5 commentiCategoria: natura
Il contadino emerge dalla depressione da siccità e non solo lui, tutta la natura ha bevuto quest’acqua benedetta che mancava da 9 mesi.
Solo che è venuto giù in poche ore, qui di notte in due ore 100mm poi la mattina altre 50mm, quanto basta per fare la solita piena, ma come dicono i vecchi (contadino compreso ormai): Quando non si vedono le piene non ha piovuto. Miracolosamente hanno rette quasi tutte le fosse sulle strade sterrate e nella vigna (e ne usciva dell’acqua), la terra ha bevuto bene quel che poteva.
Si sentono le solite polemiche sulla mancata allerta, ma l’allerta serve a poco se non a non dormire nelle scantinati, ma c’è mica tempo per pulire le fosse, tombini e allargare i fiumi tombinati in città ma non solo in città – anche in campagna molti si svegliano solo quando l’acqua passa dove non doveva e si può sapere quali sono questi posti e quant’acqua poò arrivare lì: sono sempre i soliti.
C’è poco da fare: L’acqua vuole il suo posto e da un po’ se lo prende senza complimenti – dipende da noi ridarlo o ricrearlo questo spazio. Il contadino ha osservato la burrasca arrivare (sempre su Blitzortung.org): tirava dritta dritta dalle Baleari, passava sopra la Corsica e toccava costa a buio, e lui convinto convinto che tra due ore arriva da lui, non dormiva e ascoltava il silenzio, ma solo due gocce due fulmini e niente. Quando ha ricontrollato sul sito ha visto che si era fermata su Livorno e tornava pure un po’ nel mare. Venuta è poi alle 3 di notte, e grazie di cuore.
Se pioveva quando doveva c’erano 15-20 quintali d’uva in più, in cambio dovrebbe venire un vino di 14,5% e nero come l’inchiostro. Ma la siccità non porta solo male: stranamente c’era una marea di frutta – pesche, susine, pere, mandorle e poi tutta sana, idem i pomodori anche senza annaffiare in valle. Grandioso anche sempre la resistenza degli ulivi, molti avevano le olive vizze fino ieri.
Commenti chiusiQuella dei cerchi, non quella del caldo e secco ancora.
Molto belle le ultime due, con quel “pattern” perfetto del grano steso come anche qui.
3 commenti« Spinta dalla fame un tasso tentava di raggiungere un grappolo d’uva posto sin alto sulla vite, mettendosi in piedi con tutte le sue forze. Potendo raggiungerla, esclamò: “Non è ancora matura bene, ma e uva da tavola; voglio coglierla acerba!”
Basta dire “il tempo si guasta”, “brutto tempo”, “bel tempo” come siamo abituati, bel tempo è relativo e abbinarlo per definizione al sole e cielo blu non è il caso come vediamo ben bene dalautunno scorso.
Quando legge che si ha “timore per il tempo d’agosto” teme che dicono che viene un agosto rovente senza acqua, invece la paura sembra che non ci sia “bel tempo” nel periodo delle vacanze. Invece sembra che l’agosto porta l’unica cosa pr salvare pascoli, vigne e olivi: temporali e piogge, frescure e nuvolo alternato con sole. Che bel tempo è.
Commenti chiusiGli alberi ci salveranno… nonostante che non piove mai è gran annata di susine, quelle lunghe da marmellata e quelle gialle, nere e rosse per rinfrescarci, in gran forma era anche l’albero in fondo all orto, per un mese ha dato frutti a uccelli e noi, alle pecore e alla fine quando erano sfatte pure alle api. Altra gran annata per le pere che di solito non si vedono mai più, invece quest’anno una gran soddisfazione, e con l’assenza delle piogge in genere le piante sono molto sane, nessun fungo sulle foglie, anche la vigna non si doveva neanche ramare.
Bene il pozzo ancora, meno male, male le cipolle, bene anzi benissimo pomodori, melanzane, cetrioli, zucchini, peperoni, fagioli a metro, abbandonati invece i fagiolini e le barbabietole perché stanno nell’orto in valle dove il contadino deve portare l’acqua col motocoltivatore. E lìsembrano venire pure i poponi, senza mai essere annaffiati.
Male invece pascolo e fieno (la metà); la vigna per ora resiste ma se non piove nelle prossime settimane sarà difficile per lui, le olive resisteranno ancora di più.
1 commentoUn bel viaggio attraverso il legno.
Commenti chiusiTutto una corsa gli ultimi giorni, accomodare il moltiplicatore della ventola dell’atomizzatore, ramare la vigna che è stato un mese senza rame e senza bisogna del rame, portare a casa le quattro rotoballe di fieno che quest’anno il fieno non c’è, poi pulite le fosse e sciacqui sulle strade sterrate e nella vigna (il contadino non l’ha lavorato quasi, credendo che venissero più bombe d’acqua invece è venuto la siccità, forse ora…) e adesso le prime gocce bucano la polvere e la sabbia.
Commenti chiusiC’è chi si batte da anni per dimostrare che i cerchi nel grano possono essere anche tutti essere opera umana, nonostante la loro complessità, perché non ci può essere altra spiegazione per una mente materialistica.
Però però dimostra più che altro che fosse così si dovrebbero vedere molto cose del genere qui sotto nei cerchi…
Bisogna badare la vigna che si è già ammalato della malattia di oidio con largo anticipo, con quel caldo secco che c’è.
Bisogna badare le piante nell’orto con tanta acqua.
Bisogna badare il gattino di 4 settimane trovato nella polvere sulla strada e quasi passato ad altra vita, allattandola con latte caprina e qui il contadino ha trovato una sua missione nuova.
Bisognerebbe pure badare i politici incapaci che giocano d’azzardo indicando referendi e elezioni solo per motivi di potere interno in Inghilterra e altrove (o peggio che diventano presidente senza realmente volerlo fare).
E bisogna anche badare l’anima che non si sciupi.
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