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Categoria: natura

Mai dire merda

… ma materia prima. Pare che da un mucchietto lasciato da un elefante si ricavano circa 25 foglie di carta del nome Poo Poo Paper. Il letame bovino invece pare buono per farci un pavimento. Questo ricorda la vecchia usanza di cementare l’aia di terra con piscia di mucca.

Ma per tornare serio che sono due giorni che si lavora intorno al letame: Senza letame niente verdure, olio, vino bio – gli animali sono il cuore o il motore di una azienda agricola biologica, dal loro sterco parte tutta la fertilità del terreno. E purtroppo la prima cosa che viene eliminato quando si deve ridurre l’attività sono proprio loro. Il degrado delle colline toscane ha avuto inizio quando il trattore ha sostituito le vacche. Da una parte ci sono aziend(in)e che hanno solo terra e dall’altra parte quelle zootecniche. Che lo dice il nome come sono.

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Mignola di primavera

Oggi pare che è equinozio, l’inizio della primavera, anche se le temperature sono decisamente invernali. Ma in tutti modi: la prima condizione per il calcolo della festa di pasqua c’è. Ora basta che questa luna (in congiunzione con Venere) diventerà piena (2°) e la domenica dopo (3°) è Pasqua.

Il proverbio dice qualcosa come mignola d’aprile, vacci col barile (un barile sono 30 litri, dice il contadino); mignola di maggio, l’olio appena di assaggio, mignola di giungno rimani a digiuno. Urge aggiungere una riga con mignola di marzo.

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Italia nella morsa

Breaking news: Continua l’emergenza stagione, neve a Montaione, agricoltura in ginocchia, no, a terra, no peggio. Fiocchi grandi come passerotti davanti casa un’ora fa. Colpevole la razza umana, arrestato ideatore del motore a scoppio. Riunito consiglio di sicurezza per affrontare il problema.

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Le api e noi (colony collapse disorder)

Una foto migliore di questa non si poteva trovare per questo post: Una bella domenica mattina in campagna…

La moria delle api in America s’ha già rammentato. L’apicoltore che qui sotto casa sta travasando gli sciami (per venderli a chi mancano delle arnie) dice che la causa sarebbero i veleni agricoli, secondo un commentatore americano il colpevole sarebbe GWEN, la rete delle antenne di comunicazione militare resistente al pulso elettromagnetico delle bombe nucleari che ora verrebbe usato per inondare gli americani con una specie di elettrosmog per manipolarli. Teoria un po’ troppo complottistico per i gusti del contadino, ma effettivamente si può chiedersi su come l’elettrosmog influenza le api. Uno studio tedesco (pdf) del 2005 dimostra che il campo elettromagnetico DECT (tipo cordless, buttalo fuori di casa subito) influenza molto negativamente il ritorno alle arnie delle ape e che cala il peso dei telai di 21% ma altri studi scientifici sull’influenza dei ripetitori non si possono mica più fare perché non esistono più aree di controllo senza campi.

Il peso dei telai a confronto, a destra quelli irradiati:
api1.png

Se te sposti una cassetta di un metro le api non la ritrovano più, e non è che sappiamo bene come fanno ad orientarsi. Sicuramente i campi elettromagnetici artificiali un’influenza avranno, ma finchè abbiamo delle prove scientifiche sarà tardi, ma molto. L’unica cosa è di cercare di rafforzare al massimo loro.

Navigando si scopre altre cose sull’apicoltura americana, a parte la dimensione (c’è chi ha più 10’000 arnie ed è rimasta con qualche decina): Guadagnano di più con l’impollinazione che con il miele, per esempio, e spostano le api con il truck per impollinare i campi di colza, le mandorle californiane ed altre colture estese in stile americano. Ed ecco perché sanno anche subito calcolare il danno economico.

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La legge naturale

Il primo radiogiornale ascoltato dopo il suo rientro nel bel paese l’ha confortato molto sul futuro: Pare che sarà la legge naturale a regolare i rapporti umani, a partire dalle coppie. Grande sono le sue aspettative di conoscere i dettagli di codesta legge, ma sicuramente c’è un bel paragrafo che dice che il più forte mangia prima e che i deboli si lasciano morire perché sono un peso per il gruppo.

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Primavera gattile e indovinello

Parliamo di cose che interessano davvero gli internauti, cioè i gatti. Ieri Gina ha figliata in diretta davanti casa sulla ghiaia. Lei ha sempre un po’ di difficoltà a trovare il posto giusto, come quella volta che girava intorno il tavolo a pranzo miagolando mentre le uscivano già i liquidi e il contadino l’ha messo in scatola di cartone e lei li faceva lì dentro, subito. Ieri prima ha provato di infilarsi nel forno del pane.

E per chi ama gli indovinelli: Cosa è questo? Chi l’indovina vince un gattino (vanno mica beni i premi in forma di animali vivi, ma intanto non lo indovina nessuno, il contadino né e certo).

Aggiornamento: Sostituito la foto di Nabakov (sparito da un anno) con quella di Gina ieri com’era pensato, il contadino ha fatto confusione e anche sottostimato di molto i suoi lettori…già due gattini piazzati, in teoria.

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Luna rossa

Stasera eclisse. (Visto le condizione meteo uno può anche installarsi stellarium e guardarla sullo schermo, di questi tempi che siamo su Second life che gira magari su un PC emulato da un altro.)

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