Categoria: natura
Ieri pomeriggio è successo che il contadino ha attraversato le colline toscane direzione Firenze, un evento di straordinaria rarità .
Ha notato due cose: Molti ma molti ulivi non vengano più potati e in compenso gli ailanti fanno quello che le acacie hanno fatto due secoli fa: invadano (l’acacia da almeno ottimi pali e tanto miele).
7 commentiQuesta specie, introdotta in Italia per un tentativo di allevamento del lepidottero Philosamia cynthia originario dell’estremo Oriente per la produzione della seta, ormai si trova rinselvatichita nei boschi, sulle ripe, sui greti e anche su terreni aridi, sassosi e instabili, dalla pianura fino ai monti, diventando un’infestante molto aggressiva. Si trova sempre più spesso anche in città , dove è usata come rapido rimedio contro i raggi solari; la pianta è infatti nota anche per l’estrema rapidità di crescita in altezza.
E’ solo che al contadino sembra che è stato detto tutto, una marea di parole parole parole: il nucleare inutile e dannoso anche se lo fanno gli negri Albanesi per noi, l’agricoltura biologica che consuma 30% di energia di meno producendo cibo più sano senza rovinare il suolo, le energie rinnovabile di qua e di là e che forse non è più il caso di fare giorno delle notti buie e neanche di tenere acceso la tv (e il PC) tutto il santo giorno; la decrescità e il yogurt fatto in casa; è stato detto tutto e di più.
Almeno la capra ha figliato, dopo due anni. Altro che parole.
7 commentiPrimo che i gentili lettori si lamentino della ondata di post negativi e/o pessimistici ecco una notizia buona: La volpe se l’ ha mangiato il gallo e due galline.
(buono per la volpe e i volpotti – tutto è relativo)
7 commentiDa qualche parte il contadino aveva letto che nel mondo globalizzato di oggi la sovranità alimentare dei singoli paesi non sarebbe importante. Ecco, se il comunismo è morto perchà© soffocava l’economia, il capitalismo muore perchà© soffoca la terra fertile alla fine. Se la politica agraria decide che la Francia fa i vitelloni e noi facciamo girasoli, grano duro e granturco mentre i olandesi si occupano di polli e maiali e la Germania di latte (perchà© lo fanno a miglior prezzo) è tutto bellino all’inizio: prezzi bassi – ma molto traffico di concimi e mangimi e pure i prodotti agrari devono viaggiare molto fino raggiungere i supermercati.
Forse qualcuno si rende conto che in un futuro molto vicino non si può più pagare tutto quel trafficoe quel fertilizzante (legato 1:1 al prezzo del gregge). E avremo terre senza un animali quindi senza letame mentre in altre zone la carne per qualche mese sarà gratis perchà© non hanno più mangimi. Il mercato non regola tutto, purtroppo. E ci pensa la natura alle correzioni necessari che possono essere anche dolorose, tipo fame.
L’auspicio è che i vari ministri di agricoltura riescono a ri-permettere un agricoltura locale diversificata e robusta, pronto a sopravivere senza grandi input energetici. Ma qui si ha qualche dubbio.
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Dopo le pecore qui s’allevano anche gatti, e domenica scorso è venuto a prenderne due Maria, gli voleva in tutti modi piccolini e al contadino dispiaceva per la gatta che rimaneva senza e per i gattini che diventano sceme ma quando si ha qualcuno che ne prende non bisogna essere pignolo ma contento. Fatto sta che Gina (che sarebbe la gatta) girava con le puppe gonfie che sembrava pregna di nuovo, fino stamattina. Ha fregato uno dei due gattini di Lolita.
Ogniuno vive un po’ nel mondo suo e in questi mondi esistono cose che per un’altro sono cose mai visto e mai sentite. Sono decine di anni che qui si vive con i giorni cancellati. Sono quei giorni o tempi marcati ——— nel calendario delle semine, giorni in cui non si dovrebbe potare, seminare, zappare, raccogliere, fare il pane e altro se è possibile. E spesso anche il tempo di questi giorni rimane strano anche quello, per esempio ieri: una mattinata afosa che si sudava con una luce biancastra nebbiosa, un pomeriggio freddo e ventoso mentre di sera tutto torna normale e si risolve. Un classico è il venerdì santo.
I motivi sono vari, ma spesso è il perigeo (la luna è al suo punto più vicono dalla terra – lunedì 7.4) e congiunzioni vari, tipo Urano-Luna e Luna-Venere (tuttì è due domani).
C’entra nulla ma sono nati i primi sette pulcini stamattina che un evento che a uno mette sempre buon umore e tenerezza nel cuore.
2 commentiNessun caporedattore la metterebbe in prima pagina, la notizia che i ghiacciai sono cresciuti:
16 commentiMa la cosa che fa pensare, e devo dire anche arrabbiare, è che è stato praticamente taciuto che questo inverno è stato uno dei più freddi degli ultimi anni a livello globale. Dopo il minimo raggiunto in settembre 2007, i ghiacci marini artici hanno ripreso diverse milioni di kmq, tanto da riportarsi a solo mezzo milione dalla norma. Tutte le rilevazioni satellitari confermano che questo trimestre invernale ha fatto segnare una anomalia termica negativa globale pari a -0,1°C, rispetto alla media trentennale dei rilevamenti satellitari 1979-2008. Da sottolineare inoltre che contemporaneamente al minimo estivo dei ghiacci artici vi era stato il record di estensione dei ghiacci antartici, passato totalmente sotto silenzio. Anche i dati terrestri confermano che l’inverno appena finito è stato uno dei più freddi degli ultimi 15/20 anni. Ciò rappresenta un dato, inoppugnabile.
Una pioggiarella leggera dopo il tramonto seguito di un cielo sereno stellato: una mattina bianca.
Poi dicono che si dovrebbe mangiare la frutta perchà© fa bene.
Commenti chiusiIl contadino ha passato la settimana scorsa legare la vigna, vale sempre la veccia regola che a Pasqua deve essere legata. La natura pare che aspetta sempre Pasqua a muoversi veramente, come mancasse qualcosa prima. In tutti modi è un’annata di frutto: gli alberi sono bianchi come mai, l’anno scorso non c’era nulla, nà© pere nà© olive nà© mele nà© susine che loro hanno problemi da anni ma ora sembrano di riprendersi. Basta che piova ognitanto.
Sembra anche l’anno delle viole, nascono dappertutto pure sotto gli ulivi e della calendula salvatica, forse è più annata da fiori. Nel bosco invece si vede che se ne va il carpine (ama le zone pendenti al nord, terra più fresca mentre arriva il leccio che sembra più adatto alla stagione da ora in poi.
E l’olmo fiorisce rosso scuro e dopo fa i semi verdi chiari mentre un asina è un asina. Buona settimana!
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