Categoria: natura
Questo sarà forse una ricerca in rete frequente quest’anno, che almeno qui sono tornati alla grande dopo anni di quasi assenza, insieme alle vespe che anche loro non si vedevano per qualche anno. Va detto che se non si da fastidio al loro nido o si pestano col piede non fanno mica niente, a parte entrare in casa con la luce accesa.
Se per un motivo o l’altro (il contadino zappando la vigna ha colpito un nido giovane e questo l’ha tolto dopo) si devono togliere fatelo almeno senza veleno. Basta appendere nelle vicinanze una o più bottiglie con un foro 2x5cm con acqua zucchero aceto o succo di frutta.
Visto che gli insetti (e forse correlati anche gli uccelli) seguono dei ritmi di presenza: Al contadino quest’anno a parte le vespidae sembra(va)no molto attive le cigale e le lucciole mentre manca(va)no quasi completamente i gruccioni e gli usignoli. Benvenuti le tue osservazioni in materia.
(PS: La potenza di Google a volta fa paura: questo post è stato pubblicato alle 16:26 e dopo neanche due ore arriva già la prima ricerca ed è il terzo link per “calabroni nidi eliminare”.)
Aggiornamento: Da leggere nei commenti il racconto di Chiara: come eliminare i nidi accessibili nelle finestre ecc. senza dover ucciderli.
91 commentiOggi c’era un fuoco impressionante verso San Vivaldo.
2 commentiCome al solito il contadino riempie il blog di questi tempi con link agli recenti cerchi nel grano, con poca fatica. Ma questo qui l’ha lasciato a bocca aperta. Solo nell’agosto 1999 c’era uno simile:
Nella nuova ondata c’è anche un compasso e uno variazione sul maschile-femminile.
Ma quello in Svizzera non è male.
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…e uno si è dotato doppio di un contorno.
www.cropcircleconnector.com/2009/earlyjuly2009.html
Appena passata la prima ondata dei fagiolini e di zucchini c’è la frutta in assalto. Ieri l’altro voleva andare a prendere due pesche nella vigna per mangiarle e ha ne ha trovato due panieri, quelli bianchi e quelli gialli, grosse come mai (per la scienza ha pesato uno ed era 3 etti) e quindi si doveva fare i vasi sciroppati, oggi quando tornava dal prato trovava cinque chili di amarene che queste due donne che capitavano qui ieri parlavano di un ciliego che nessuno coglie e allora marmellata ancora, e pure si sono già fatti più di 30 kg di quella di susine quelle lunghe , una parte con il miele di torchio (miele di pressatura dei tappi che rimane torbo) che l’apicoltore ha portato un secchio di 25 kg a posto per questi esperimenti (1kg di frutto/300gr zucchero o miele).
Di queste susine c’erano dei veri boschetti 20 anni fa su questa collina, con le pecore che s’infilavano sotto i rovi per mangiarli a quintali, ma man mano che si puliva cominciavano a sparire ma forse non solo per quello perché sono piante che non diventano vecchie. Gli ultimi due anni non c’erano neanche per mangiare, ma ora sembra che qualcosa ha cambiato e ritornano.
Poi oggi ha preso anche la paglia, che hanno battuto il grano e pure in qualche modo è seccato anche il fieno nei giorni di afa passati, mentre adesso c’è un tempo da lavorare con fieno che è solo un piacere: sole e vento e mettere l’erba al sole per seccarlo per gli animali per l’inverno è semplicemente uno dei lavori più belli che esistono.
Tutto questa ricchezza grazie alla stagione per bene mette in evidenza sempre lo stesso problema: la distribuzione. Il pesco quando lo cogli maturo si disfa già mezzo, come fai a farlo arrivare solo in paese, per non parlare della città? Da una parte tanta gente a mangiare la frutta colta acerba e dall’altra piante che nessuno coglie.
15 commentiCome qualcuno si ricorda forse il contadino era a Roma tempo fa per sentire una conferenza di Pietro Archiati. Volevo subito scrivere un resoconto dai suoi appunti che diventano sempre illegibili nel giro di una settimana, ma non ce l’ha fatto.
Archiati si potrebbe definire un divulgatore scientifico, si batte con suo spirito forte (e un piccolo atteggiamento di missionario) per la diffusione della scienza dello spirito. Questa espressione fa ovviamente rizzare i peli ai vari evoluzionisti e bright. Ma ovviamente il metodo scientifico che abbiamo potuto sviluppare negli ultimi secoli grazio allo studio della natura percepibile si può applicare a tutto il modo che uno percepisce e ci sono forti indizi che esistono mondi o sfere del mondo che si possono percepire con altri sensi non fisici, sensi che stiamo per sviluppare (e già nascono bambini che hanno capacità di percezioni, solo che spesso non vengono presi sul serio e lasciati soli – immagina com’è se non offri nessun concetto per le cose che un bambino vede con gli occhi – uguale).
E mettere ordine in percezioni è scienza. Lo strumento per giudicare la sensatezza o meno di affermazioni è il proprio pensiero.
Il tutto per dire che è stato messo disponibile per scaricare l’audio delle prima conferenza.
1 commentoPoi c’è quel glifo nel grano che si complica.
PS: Ma anche quello è uno spettacolo. 7,14,28 sono i numeri.
2 commentiIeri il contadino pensava di farci un filmino con anche con i pulcini che magari a qualcuno piace. Voleva anche fare il titolo nello stile “Guarda il famosso giovane pollo ruspante della bassa val di brentina” sfottendo slowfood, ma la sera la voglia di scherzare gli è passato: mancavano 5 dei 6 pulcinotti già grossotti nati un paio di mese fa e tutte le galline piccole muccellese, a parte quella con i pulcini. Se era la volpe (che ha fatto fuori gli ultimi due anni quasi tutti) mancava come primo il gallo. Il sospettoso è la poiana.
Sono chiusi dentro un recinto piccolo fino pomeriggio di solito e dopo potevano andare nel recinto delle capre, accento su “potevano”. Per non parlare delle pecore che anche loro gli tocca di dormire nella stalla adesso, perché gira il lupo.
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