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Categoria: natura

Non è mai tardi

Se per caso hai dimenticato una pianta, nessun problema.

Poi il contadino vorrebbe fare un grande complimento al mese di febbraio: è riuscito di far venire la pioggia che riempiva il pozzo. Di solito è un mese piuttosto asciutto, e poi una primavera secca è una delle cose più triste che esiste.

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La forza della volontà

Dice se l’abbiamo possiamo buttare montagne nel mare ma cominciamo con le cose più fattibili per il livello del nostro sviluppo. Nell’anno nuovo uno parte con degli obiettivi da raggiungere. Il contadino quest’anno

a) non vuole più vedere nessuno di quei qui sotto nella vigna (veramente era anche un obiettivo del 2024 ma ha fallito miseramente come si vede)

b) cogliere una quantità decente di uva come nei bei tempi vecchi: senza quelli qui sotto, compreso cingiali, senza tignola e senza la siccità.

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Le tasse aumentano sempre

Ai lupi va una pecora all’anno, alla volpe almeno una gallina o due, idem la faina. Tasse alla natura.

L’istrice si deve accontentare con l’uva, visto che il recinto dell’orto regge. Decisamente troppe tasse gli ultimi anni (in uva) ai caprioli e daini, solo una piccola riduzione quest’anno nonostante il miglioramento del recinto elettrico. Una parte di tasse a loro va versato in erba medica.


La sua parte ti tasse pretende anche il tasso (si vede già dal suo nome).

Anche topi,ghiri, vespe e calabroni pretendono la loro parte e probabilmente il contadino ha dimenticato qualche esattore pure. Già, le zanzare e i tafani.

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Foglie

Lito, artista giapponese del ’87, che si è dedicato a questo da autodidatta per vincere la sua iperattività (ADHD).

Sito. Instagram.

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il contadino e il CO2 o Enemy Number One

Forse qualcuno se ne accorto, non è più un virus ma il CO² e il metodo è lo stesso: guerra totale senza badare alle perdite. Invece di strappare petrolio e gas dalle viscere della terra adesso tocca alle terre rare e il litio per fare delle batterie.

L’approccio di ridurre problemi complessi come il nostro rapporto con natura e il pianeta intero a una cosa sola calcolabile (una volta era il valore rt) – ignorando completamente gli effetti collaterali delle misure prese e pure anche sovrastimando l’efficacia di queste misure per raggiungere lo scopo (la salute o frenare la crescita del riscaldamento globale) è sbagliato e sono 50 anni che si potrebbe sapere questo. Ma niente, anche nella politica si tende a ridurre i problemi a una causa sola (gli immigrati vanno sempre).

Inizio anni novanta ol contadino ha seguito una conferenze, e c’era quel biologo, geologo o quell che era che ha detto:

La natura ci ha messo 200 milioni di anni per togliere dall’aria e mettere sotto terra carbone e petrolio e noi abbiamo tirato fuori e bruciato 1600 miliardi di tonnellate nel giro di 60 anni forse. I cambiamenti che questo ha innescato sono partiti e non possono essere fermati anche smettendo subito usare l’energia fossile.

Sono passati 30 anni e il contadino è sempre impressionato quando vede gente che crede di poter influenzare adesso il cambiamento climatico, magari tirando fuori dal cilindro pure l’energia anti-vitale per definizione, ovvero il nucleare.

Quel che occorre è tutto un altro approccio, con i boschi, con gli animali (che mangiamo), con i campi e con l’acqua e la terra e anche con noi stessi.

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Resoconto annuale

Finito la raccoltina delle olive ormai l’anno agricolo 2023 è passato ed è meglio così.

Partiamo dalle cose positive: non ci sono stati incendi, si sono mangiati una quantità esagerata di cetrioli e il magazzino è stracolmo di zucche, patate e cipolle e sono seccati pure parecchi ginestre.

Però tutto il resto è meglio dimenticare presto. Il pozzo che si è ridotto a fornire 2 qt/gg invece di 6 o 8qt, la vigna che si ammalò lo stesso un po’ di peronospora e insieme alla siccità e ai caprioli era una bella botta. Sono anni che il contadino s’aspetta che il secco compromette davvero il raccolto, finora era sempre al limite ma quest’anno ecco. Gli ulivi hanno fiorito poco e poco era quindi il raccolto, ma complimenti come hanno portato i loro frutti(cini) a ottobre. Frutta non c’era pure, giusto qualche pesca da litigarsi con le ghiandaie, anche per loro e loro compagni era un annattaccio.

Ora si riparte ma dopo gli ultimi anni le speranze per l’uva sono un po’ ridotte, tanta fatica per poco può andare bene un anno ma non tutti gli anni e il contadino s’è stufato parecchio ad aspettare acqua che non viene.

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Myxogastria – è così che si chiamano

Myxogastria
Myxogastria

Comunemente note come muffe da fango o macromiceti, sono un gruppo di organismi appartenenti al regno dei Protista. Non sono né funghi né animali, ma occupano una posizione intermedia. Si tratta di microorganismi che si presentano sotto forma di ammassi gelatinosi colorati, noti come sporangiofori, che contengono spore. Le Myxogastria si sviluppano su materia organica in decomposizione, come tronchi caduti e detriti forestali, e svolgono un ruolo importante nell’ecosistema come decompositori.

Buon viaggio nel paese delle meraviglie.

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Questione di mentalità solo

A volte il contadino si ricorda di avere un blog e gli viene pure in mente di informare il mondo del suo ultimo pensiero ma poi lascia perdere di solito. Invece questo pensiero qui sono settimane che li rode dentro, quindi eccolo.

C’è un tale Sultano al Jaber che dice

Presidente Cop28: il mondo ha bisogno di una mentalità imprenditoriale per affrontare la crisi climatica

(The Guardian, 7 aprile 2023) Sultan Al Jaber intende utilizzare i colloqui delle Nazioni Unite per stabilire come il settore privato può limitare le emissioni di gas serra.

Il mondo ha bisogno di una “mentalità imprenditoriale” per affrontare la crisi climatica, ha affermato il presidente del prossimo vertice Onu sul clima.

Al contadino invece sembra che la mentalità imprenditoriale è una delle cause principali della situazione attuale non solo climatica e sostiene che invece solo una mentalità religiosa o spirituale sarebbe in grado di rimediare i danni su tutti livelli. Il ritorno del sacro, insomma. Non si possono trattare gli animali negli allevamenti come si fa adesso, passare alle auto elettriche e tutto si risolve, non si possono trattare le terre come si fa adesso e isolare le case e tutto si rimette. E tutt’una cosa (appunto:sacra), la terra, le piante, gli animali e i nostri prossimi.

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