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Categoria: mondo spirituale

Non ci sono più le regole di una volta

Il contadino legge che oggi è l’equinozio, domattina alle 2:45 è luna piena quindi prossima domenica caderebbe la Pasqua, così voleva la regola no?

Invece no, perchà©?

ecco perchà©: …quest’ultimo per la Chiesa cade sempre convenzionalmente il 21 marzo, sebbene l’equinozio astronomico oscilli tra il 19 e il 21…

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Lezioni

La scuola finisce mica dopo l’adolescenza, tutti giorni sono pieni zeppi di insegnamenti i quali spesso non gli notiamo nemmeno.

Stamattina il contadino ha appiccicato il fuoco alla massa di legno di fico e olivastri, con una nebbiolina che pioveva quasi
– sembra che ci si deve accontentare di questo, non ha voglia di piovere da mesi e nemmeno gli asparagi crescono bene. E ha dovuto pensare al Monte Serra alcuni giorni fa quando tirò quella tramontana per giorni.

A far scoppiare l’incendio è stato, per errore, un anziano che ha bruciato dei rovi. “Erano più di due anni che volevo bruciare quei rovi, maledetto me. Stamani, giuro, non c’era vento. Gli altri giorni sì, oggi no. Ho controllato alle 7 e alle 8, poi intorno alle 9,15 ho appiccato le fiamme, avevo anche circoscritto per bene l’area per non rischiare”.

La lezione qui sarebbe che bisogna saper aspettare il momento giusto. Ed è una lezione difficile.

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La sicurezza che sogna Salvini c’è in Africa…

Succede che rubano, in questo caso una scatola con i vestiti usati regalati per il nascituro futuro nipotino del contadino, dalla macchina parcheggiata.

Raccontata la storia a uno dei profughi africani che passano di casa qui e:

Ahh, Europa! In Europa sempre rubano , ma quanti ladri! In Africa no (Europa=Italia, Africa=Camerun, ndr). In Africa, una ruba catena oro, io chiamo Marabù (sciamano), pago, ladro domani torna e riporta catena. Ruba Olive in campagna (per dire,ndr) non va via dal terreno, non riesce, deve stare lì finchà© tu arrivi, anche tanti giorni. Ruba nessuno in Africa.

Bisogna anche dire che il contadino ha visto una di queste cose magiche e sentite altre da fonti credibili. Per non parlare di (quasi) tutte le donne che arrivavano e che hanno fatto il juju e sono incastrati nel giro delle prostituzione…

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L’eclissi come spettacolo

In un certo senso forse, per il contadino prevale la sensazione cupa ed è sempre contento quando le valvole si richiudono.

Tutto ciò, secondo Steiner, ha una sua ragione di essere, una necessità . Occorrono valvole di sicurezza per tutto il negativo che ribolle nei pensieri e nella volontà  dell’uomo; queste valvole sono rappresentate dalle eclissi, dall’assenza, più o meno momentanea, della luce solare o lunare. Poichà© il Male è stato permesso nel mondo dagli intenti divini, anche le eclissi sono state necessariamente comprese in questo disegno.

I pensieri cattivi e la volontà  cattiva degli uomini possono arrivare nel cosmo durante l’eclissi di sole; durante l’eclissi di luna le anime predisposte possono essere posseduti da questi.

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Osservare le parole

Di questi tempi (bui, diciamolo) occorre porre attenzione all’uso delle parole, specialmente quando si allontanano dal concetto che dovrebbero esprimere, fino ad arrivare al lato opposto.

“Centri di transito” per gli immigrati, che non possono uscire di lì ma “non sono prigioni”.
Al contadino sembra che un posto dal quale non puoi uscire è una prigione puoi chiamarlo anche “casa vacanza”, ma sarà  che lui non è all’altezza del newspeak.

Si potrebbe fare un elenco lungo di queste parole in netto contrasto con il concetto sottostante. Mephistopheles saluta tutti cordialmente.

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L’uomo, le sue cose e come sistemarli

Ha dovuto vivere più di mezzo secolo primo di conoscere le idee giuste, povero contadino, circondato da mucchi di arnesi, bulloni, ingranaggi a altro sul banco di lavoro, pile di vestiti nel armadio che si disfanno quando voleva una volta tirare fuori qualcosa di sotto per non usare sempre le stesse tre magliette in cima (che poi risultava grinzoso), libri e documenti e fogli che magari una volta servono ancora non si sa mai. Certamente ha visto ultimamente altre persone affogare in roba tripla, però nella seconda metà  della vita sembra giusta di ridurre l’accumulo della prima parte.

Insomma ha conosciuto Marie, e lei ha messo le cose in chiaro – adesso nel armadio ci sono solo vestiti che o gli piacciono o gli servono, dei libri sono spariti due terzi e i documenti si sono ridotti in quelli da conservare (contratti ecc) e quelli in uso, adesso sta lavorando sulle cose miste finchà© arrivare al gran finale e compito più difficile: i ricordi.

Un oggetto non è sempre quel che sembra. Per esempio una pala può essere anche un ricordo e se è una pala fatta male è solo un ricordo, e non una pala. E il trapano subito rotto comprato su ebay per 18 euro (il contadino tiene a precisare che questo è solo un esempio dimostrativo) invece è forse anche un brutto ricordo ma è una ottima lezione, che ha svolto la sua funzione. In quel caso si butta anche facilmente, ma ci sono lezioni (magari un paio di scarpe costose che ci stanno male) che non li riconosciamo tali e pensiamo che siano scarpe e li conserviamo per decenni visto quando abbiamo pagato. No, lezione ottenuta, scarpe via.

Poi le pile: nella pila vive solo la cosa che si trova in cima, le altre vanno in una specie di limbo.
Le cose stanno bene solo ritte o appese. Quando adesso apre l’armadio vede tutti i suoi vestiti in un colpo d’occhio, uno accanto l’altro piegato in modo che sta diritto da sà©, lo sguardo scorre le magliette e ne sceglie una senza disturbare nulla. Tipo così.

Ma questo sono le cose secondarie, prima di assegnare alle cose un loro posto definitivo vanno riviste e qui il metodo è quello dell’emozione che ti da una cosa: se ti fa felice: tienila, altrimenti buttala. Ci vuole un po’ di allenamento e ovviamente non ti deve piacere a morire il trapano se funziona, ne hai uno solo e ti serve.

Il resto è semplice: quando il contadino ha usato una cosa, la rimette al suo posto.
Dopo cinquant’anni è anche ora di finirla con ammucchiarle in direzione del loro posto.

E’ sembra che questo ordine esteriore abbia anche dei impatti forti su quello interiore, anzi non sembra, è così.

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