Essere citello, venire fotografato.
Categoria: fotografia
Il contadino ha un fascino per questo tipo di cose nei quali tante persone hanno investito tanto del loro tempo, passione e lavoro e finiscono come finisce tutto, così.
2 commentiNiente, il contadino arriva tardi ma ieri ha visto “Il sale della terra“, il documentario di Wneders sul fotografo Sebastião Salgado.
Non è un film da parlarne, ti zittisce, ma non lo dimenticherai mai.
4 commentiAssolutamente da guardare le due foto del quartiere generale del NSA. Peccato solo che gli architetti hanno rimosso i file pdf con le altre foto.
PS: qui più grande e qualcuna in più.
PS2: Non c’entra niente ma è bello anche il sorgere del sole a Pechino, nonostante lo smog fitto fitto.
Commenti chiusiSono ritornati a casa le foto che erano per un anno in esibizione nella Pizzeria più buona d’intorni.
Ora il problema è cosa farne che la casa al contadino garberebbe vuota e spaziosa ed è una lotta persa. Se qualcuno è interessato a una faccia un fischio – la spedizione dovrebbe costare una decina di euro. Quelli grandi sono 60x40cm, quelli piccoli 40x30cm.
A casa, ma presto. Il contadino non è assolutamente compatibile con la città, con gli appartamenti e con la Svizzera in generale (probabilmente lo è mai stato). Terra sotto i piedi e qualcosa di sensato da fare, questo gli manca, domani torna.
Sul photoblog un piccolo raccolto fotografico.
3 commentiCome prima cosa il contadino si rende conto che il percentuale delle persone in viaggio cablate e connesse con chissa che cosa è quasi arrivato al 100%. Lui ha solo la sua pentax per giocare.
Milano Centrale sembra un salotto per vedere la tivu multischermo, ovviamente quasi solo pubblicità in combinazioni audaci con notizie usa e getta.
Per capire da quali binari partono i treni invece ci si riunisce in gruppetti folti davanti a piccoli panelli, creando una atmosfera intima di viaggiatori preoccupati.
Arrivato a destinazione aveva la febbre belle alta. Il suo biglietto era la “promo mercatini” quindi per onore ha fatto oggi un giro veloce in uno di questi al Bellevue – roba da cadere in depressione perenne. Nessuna foto potrebbe rendere la sua tristezza prefabbricata e normata.
PS: vanno di moda (non solo per i regali) gli eventi con quale riempirsi la vita.
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