aggiornamento: Dai commenti questo link al RSOE Emergency and Disaster Information Service
Budapest dove si legge nella descrizione (pari pari copiato dalla traduzione dal arabo qui):
Sono uscite 10m³ di acqua radioattiva dal reattore Anshas per la seconda volta in un anno, secondo Samer Mekheimar l’ex direttore del “Nuclear Research Center’s atomic reactions department”. In una nota al consiglio superiore delle forze armate spiegava che la fuoriuscita sarebbe successo il 25 maggio, dopo un avvio del reattore senza le opportune misure di sicurezza.
Diceva inoltre che la IAEA avrebbe tenuto segreto l’incidente […] e solo il fatto che il reattore non veniva acceso il giorno dopo avrebbe salvato la zona di un disastro […]
Nel frattempo fonti nelle Nuclear Safety Authority riferiscono che sarebbero stati impediti di accedere al reattore per una ispezione. Il direttore della Atomic Energy Agency, Mohamed al-Kolaly, dice che i livelli di radioattività dentro il reattore sarebbero normali e che l’IAEA avrebbero “lodato” il reattore.
Tutto puzza anche un po’ di un gioco politico di potere tra le forze vecchie e quelle nuove; direttori dismessi, fonti anonime…
++++++++++++++++++++
La fonte è magra, un anonimo in un settimanale di Egitto, Rose El Youssef; quello che si trova in rete è sempre tipo questo copiato da lì e più o meno arricchito: una esplosione e una perdita di 10m³ di acqua radioattiva nel primo reattore nucleare sperimentale di 2MW (ci sono due, l’Egitto vuole entrare nella tecnologia irresponsabile sotto lo schermo del IAEA, questo estate partirà l’appalto internazionale per la centrale di Daaba di 1200MW).
Se è vero o no non si sa per ora, questo che si sa per bene è questo: Quattro membri della stessa IAEA un anno fa hanno chiesto moltissime revisioni del reattore russo del ’61 situato ad Anshas a 60 km da Cairo se fosse riattivato (erano spenti dopo Cernobyl) e adesso sembra che questo sia stato successo ma senza queste interventi costosi. Un fortissimo indizio per la brutta situazione sono le dimissioni del direttore del reattore Salah Eddin al-Morshidi e del responsabile della manutenzione settembre scorso:
Salah Eddin al-Morshidi, director of Egypt’s Anshas nuclear research reactor, along with maintenance director Adel Elyan, submitted their resignations to the Atomic Energy Authority (AEA) on Monday to protest what they described as the “corruption” and “deteriorating conditions” associated with the reactor.
Già un anno fa hanno riacceso il reattore senza osservare le regole e una pompa di raffreddamento s’è rotto subito. Nel luglio scorso hanno valutato il valore economico dell’impianto di ricerca per decidere se chiuderlo o svilupparlo; la Rosatom ha fatto una proposta per svilupparlo, ovviamente.