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Categoria: energia

20 bombe nucleari: L’ira del scienziato giapponese

Tatsuhiko Kodama, 58 anni, presiede il “Centro radioisotopi” a Todai ed è stato invitato a riferire davanti la commissione salute della camera bassa nipponica il 27 Luglio.

Sputa la verità in faccia ai legislatori. Secondo i calcoli del suo istituto la radioattività rilasciata a Fukushima corrisponde in equalenza uranio a 20 bombe atomiche. Il video è stato visto da quasi mezzo milioni di persone (cliccando “cc” si possono tradurre i sottotitoli in italiano) ed è diventato quasi un eroe.

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Molto di quello che stanno facendo durante la decontaminazione è illegale:

Non possiamo lasciare il cesio in mano alle mamme e ai insegnanti, lo mettiamo in fusti e lo portiamo a Tokyo nelle nostre macchine, violando la legge.

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Aggiornamenti nucleari

Qualcuno si ricorda forse la centrale di Calhoun immerso nelle inondazioni del Missouri. Sta bene, sempre circondata dall’acqua ma dentro asciutto e dicono di essere sicuri che le dighe reggeranno un altro paio di mese finché l’acqua si sarà ritirata. Aprirà forse solo primavera prossima. Impressionante la quantità e durata dell’ acqua, devono ridurre solo pian pian la quantità lasciato affluire a valle.

Da Fukushima: 180 operai sul posto, bloccato la vendità di 160mila vitelloni, raffreddamento sicuro previsto a gennaio, ma sopratutto hanno riscontrato radiazioni letali di 10 Sievert/h in due posti fuori e 5 Sv/h suo secondo piano del 1 reattore senza poter capire da dove viene e ovviamente è impossibile indagare bene in queste condizioni. Interessante è il fatto che la contaminazione del compost sarebbe stato scoperto da uno/a cittadino/a e non da qualche ente pubblico. Sicurezza fai-da-te.

It all started with a citizen in Saitama Prefecture who went in to the garden center nearby in June to measure the radiation on the surface of a bag of leaf compost. Power of an individual.

She (I think it is she) had heard rumors that the radiation was high near the pile of leaf compost bags in the center, so she went there with a personal survey meter and a camera, and uploaded the video on Youtube. That was in late June. Then, more citizens went to garden centers in other prefectures to measure the radiation, and alerted the municipal governments. And the governments had to act.

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E Fukushima?

[aggiornato il 29.7]

Up to around one billion becquerels of radioactive substances are believed to be released every hour from reactors No.1, 2 and 3.

Si stima che fino a un milione di bcq di sostanze radioattive vengono rilasciati ogni ora dai reattori 1, 2 e 3

Tutto regolare, i noccioli sfusi sono lì caldi caldi, la radioattività dispersa prende al sua strada nella natura, accumulandosi in qua e là in quantità elevatissime come per esempio nel terriccio fatto di foglie, nel fango dei depuratori (50’000 t di qui 1500t così radioattivi che non possono essere sotterrati), nella carne di oltre duemila vitelloni spesso già mangiati (sono stati governati con fieno di riso al cesio a volte fino 500 volte sopra il limite, con valori nella carne fino a 7,822 bcq/kg) o anche le uova.

Se si confrontano i valori dell’Ucraina (per l’esportazione) con quelle giapponesi si notano alcune differenze sostanziali:

Prescribed safe limits for radioactive cesium:
================================================================
200 Becquerel per kilogram Drinking water
200 (Bq/kg) Milk, dairy products
500 (Bq/kg) Vegetables
500 (Bq/kg) Grains
500 (Bq/kg) Meat, eggs, fish, etc.

In pratica non potendo e volendo buttare tutta la produzione agricola si alzano i limiti ritenuti “sicuri”, ma il contatto diretto (video) con la popolazione di Fukushima fa pena, ovviamente.

Un po’ meglio stanno le cose con il sistema di raffreddamento, stanno decontaminando l’acqua nelle cantine per versarlo sopra i reattori sfusi e funziona a 63% invece del 70% previsto (ma sembra che il conto non torna); se fosse interrotto solo per due giorni ci sarebbero altre emissioni ancora. Il reattore tre consuma il doppio dell’acqua di raffreddamento, cercano di migliorare il sistema. Deve essere un lavoro sporco e pericoloso per gli operai, mandando in giro migliaia di tonnellate di acqua che è stato in contatto con i noccioli.


Ancora sono spente il 70% delle centrali nucleari che devono passare controlli e incrementare la sicurezza. Addio aria condizionata e tazze di water scaldati e tutti bravi a risparmiare energia come possono, molti verificano lo stato della rete TEPCO a Tokyo sul smartphone. Mica male come idea educativa.

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Di quanti panelli ha bisogno l’uomo?

Nel suo piccolo i problemi energici sono gli stessi come a tutti: consumi e bisogni crescenti. Questi sulla sinistra sono i primi quattro panello fotovoltaici messi più di venti anni fa (importato dalla Germania con la dogana che voleva sapere di cosa sono fatti, mentre adesso si trovano anche semi-nuovi su ebay), di dubbia qualità perché da parecchi anni producono neanche un 30% di una volta. Qualche anno ha trovato altri quattro panelli usati da esposizione che sono sempre al massimo a a parte uno che qualche settimane fa è morto stecchito – zero ampère. Poi ha comprati altri due e un altro ancora.

Senza corrente niente acqua in casa. Il problema era la pompa Fluxinos nel pozzo giù nelle valle: con il regolatore tirava su solo 5qt al giorno e sopratutto solo con cielo limpido, mentre il pozzo farebbe anche 8 quintali o più. Uno serve per gli animali, uno o due per la casa e rimane poco per l’orto. Quindi altri panelli (quelli da ebay, in cima sulla foto), la pompa adesso frulla a 50V a 300lt/ora volendo anche di notte. Infatti adesso il contadino dispone di due sistemi a 24V che può mettere in fila per avere 48V (si dovrebbe poter anche saldare direttamente, farà una prova) e uno “normale” a 12V, appena gli arriva l’altro regolatore. E il groviglio di file nella stanza aumenta ancora.

Poi sarà il paradiso qui, milioni di mosche a parte.

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Missouri contro nucleare 1:0


Qualcuno si ricorda della centrale circondata dalle inondazioni? Beh, adesso ha ceduto questa barriera di gomma gonfiata d’acqua e si è allagata. Nessun problema nessuno, sotto acqua solo i trasformatori e hanno tolto la corrente ma ci penseranno i generatori diesel ha raffreddare il bacino con le scorie. Falliscono mai, questi.

Notizie che lasciano sperare arrivano da Fukushima: questo impianto che deve rendere riusabile (per raffreddare i noccioli sfusi) quel brodo radioattivo salato unto sembra pian piano di entrare in operazione. Che è anche ora che sta per traboccare tutto: avevano già ridotto l’acqua che iniettano con l’effetto che si alza la temperatura.

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E Fukushima?

Giorni cruciali adesso che hanno cominciato di provare di usare quel impianto messo insieme dal la quasi statale francese Areva, l’americana Kurion, Hitachi e Toshiba. Le cantine piene di acqua radioattiva (~110mila tonnellate) traboccheranno tra poco se non riescono di far funzionare quel impianto di decontaminazione dell’acqua, così possono riutilizzare lo stesso acqua per annaffiare (500t/giorno) le tre masse sfuse di lava bollente che una volta erano i nuclei dei reattori. Primo stop già dopo meno di sei ore, troppo radioattività nelle torre che accumulano il Cesio. Se funzionasse l’impianto capace di trattare 1200t/giorno sarebbe un passo in avanti, ma molte sono le incognite. Si aspettano 2000t di rifiuti altamente radioattivi. Sembra che il limite di 4mSv/h per cambiare il filtro sia stato raggiunto in 5 ore invece in un mese (Il blog di Ex-skf è tra le fonti migliori in assoluto).

In breve gli appunti: 2500 operai al lavoro sotto stress psichico e fisiologico immenso; 8000 mila bambini a scuola e asilo con i dosimetri, nel autunno saranno 34000; la radioattività adesso spunto un po’ dappertutto, dall’erba sui pascoli alle foglie del tè (tè verde con più del doppio consentito trovato a Parigi) ma sopratutto nelle fogne, tombini e depuratori. Il problema è l’esposizione interno, non i mSv/h o µSv/h che misurano i contatori Geiger: si respira, si mangia. Il cesio entra bene nelle piante, lo stronzio bene nelle ossa.

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Annataccia per il nucleare

Questo è la centrale nucleare di Fort Calhoun in Nebraska e starà così fino agosto – se non si rompono delle dighe – immersa nel Missouri. Per adesso sei dighe sono aperte in modo controllato per lasciar defluire le acque. La centrale è spenta da aprile per ricarica un terzo del combustibile; un fuoco ha messo già in tilt le pompe che raffreddano l’acqua nei bacini delle barre esauriti, ma nessun pericolo calmi calmi: ci vuole 88 ore per arrivare alla bollitura.

Sono le dighe il punto debole quindi. Stranamente è stato emesso una No Flight Zone sopra la centrale.

Qui un video, basta vedere l’inizio. Se a qualcuno dovrebbe essere venuto la noia con quel di Fukushima…

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Incidente nucleare in Egitto?

aggiornamento: Dai commenti questo link al RSOE Emergency and Disaster Information Service
Budapest dove si legge nella descrizione (pari pari copiato dalla traduzione dal arabo qui):

Sono uscite 10m³ di acqua radioattiva dal reattore Anshas per la seconda volta in un anno, secondo Samer Mekheimar l’ex direttore del “Nuclear Research Center’s atomic reactions department”. In una nota al consiglio superiore delle forze armate spiegava che la fuoriuscita sarebbe successo il 25 maggio, dopo un avvio del reattore senza le opportune misure di sicurezza.

Diceva inoltre che la IAEA avrebbe tenuto segreto l’incidente […] e solo il fatto che il reattore non veniva acceso il giorno dopo avrebbe salvato la zona di un disastro […]

Nel frattempo fonti nelle Nuclear Safety Authority riferiscono che sarebbero stati impediti di accedere al reattore per una ispezione. Il direttore della Atomic Energy Agency, Mohamed al-Kolaly, dice che i livelli di radioattività dentro il reattore sarebbero normali e che l’IAEA avrebbero “lodato” il reattore.

Tutto puzza anche un po’ di un gioco politico di potere tra le forze vecchie e quelle nuove; direttori dismessi, fonti anonime…

++++++++++++++++++++

La fonte è magra, un anonimo in un settimanale di Egitto, Rose El Youssef; quello che si trova in rete è sempre tipo questo copiato da lì e più o meno arricchito: una esplosione e una perdita di 10m³ di acqua radioattiva nel primo reattore nucleare sperimentale di 2MW (ci sono due, l’Egitto vuole entrare nella tecnologia irresponsabile sotto lo schermo del IAEA, questo estate partirà l’appalto internazionale per la centrale di Daaba di 1200MW).

Se è vero o no non si sa per ora, questo che si sa per bene è questo: Quattro membri della stessa IAEA un anno fa hanno chiesto moltissime revisioni del reattore russo del ’61 situato ad Anshas a 60 km da Cairo se fosse riattivato (erano spenti dopo Cernobyl) e adesso sembra che questo sia stato successo ma senza queste interventi costosi. Un fortissimo indizio per la brutta situazione sono le dimissioni del direttore del reattore Salah Eddin al-Morshidi e del responsabile della manutenzione settembre scorso:

Salah Eddin al-Morshidi, director of Egypt’s Anshas nuclear research reactor, along with maintenance director Adel Elyan, submitted their resignations to the Atomic Energy Authority (AEA) on Monday to protest what they described as the “corruption” and “deteriorating conditions” associated with the reactor.

Già un anno fa hanno riacceso il reattore senza osservare le regole e una pompa di raffreddamento s’è rotto subito. Nel luglio scorso hanno valutato il valore economico dell’impianto di ricerca per decidere se chiuderlo o svilupparlo; la Rosatom ha fatto una proposta per svilupparlo, ovviamente.

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