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Categoria: energia

Altro che eliche

Il contadino è d’accordo con Jena, arriva il momento di grande spinta all’innovazione. Per esempio una ditta che installerà alberi maestri, veli e tutto l’ambadaran il necessario sui pescherecci farà fortuna.

Per il resto del dibattito su come soddisfare la domanda crescente di energia: Ma chi ha mai detto che bisogna soddisfare sempre tutte le richieste? Tutti genitori sanno che a volte un “NO!” fermo aiuto i bimbi a crescere e diventare più consapevole.

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La marea

E’ solo che al contadino sembra che è stato detto tutto, una marea di parole parole parole: il nucleare inutile e dannoso anche se lo fanno gli negri Albanesi per noi, l’agricoltura biologica che consuma 30% di energia di meno producendo cibo più sano senza rovinare il suolo, le energie rinnovabile di qua e di là e che forse non è più il caso di fare giorno delle notti buie e neanche di tenere acceso la tv (e il PC) tutto il santo giorno; la decrescità e il yogurt fatto in casa; è stato detto tutto e di più.

capretti

Almeno la capra ha figliato, dopo due anni. Altro che parole.

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Uno sguardo sul futuro

ANSA 2015:

Intanto l’impennata del uranio non accenna a fermarsi e continua a trascinare con sè i prezzi dell’energia elettrica, spinti a nuovi livelli record. Con gli aumenti scattati ieri siamo ormai a un soffio da quota 0,50 euro/kwh. Alla base di questa spirale di rialzi, la corsa dell’uranio arricchito, che ormai spinge la libbra verso i 350 dollari e ieri ha fatto segnare un nuovo massimo, raggiungendo un picco di 348,90 dollari a New York. Il prezzo dell’uranio sul mercato mondiale ha subito una impennata continua, passando dai 7 $/lb del 2001 per i 135 $/lb del 2007 per arrivare al livello attuale.

Le conseguenze del caro-uranio sulle tasche dei cittadini sono sempre più pesanti. Fortemente penalizzati paesi come la Francia e l’Italia che dipendono per 70% dalle centrali nucleari. E la corsa al rialzo del prezzo del uranio ha avuto effetti molto pesanti sulle Borse europee. Nella capitale inglese è stata una seduta al limite del panico, con la paura scatenata dai guadagni che diversi operatori hanno cominciato a incassare sui titoli delle materie prime minerarie, con il risultato che un ’gigante’ come Uranium Power ha ceduto il 7,88%, seguito a ruota dagli altri big del comparto: Big Nuclear Tinto ha chiuso in calo del 6,85% e Anglo American Radiation del 6,17%.

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I dati sul fotovoltaico

Sono qui i dati attuali (deludenti) della diffusione del fotovoltaico:

Ma quanta energia producono i 105,59 MW totali installati fino ad oggi? Ipotizzando un tempo equivalente di funzionamento medio in Italia di 1300 ore, otteniamo circa 0,14 TWh all’anno cioè lo 0,04% dell’intero Consumo Interno Lordo italiano (359 TWh nel 2006). Una quantità per ora irrisoria.
In prospettiva, per arrivare a produrre ad esempio il 10% del Consumo Interno Lordo italiano con il fotovoltaico occorrerebbero circa 1000 anni al ritmo annuale di installazioni del nuovo Conto Energia. Concludendo, nessuno dei due sistemi di incentivazione in conto energia (l’attuale meno del primo) è stato in grado di far crescere in maniera significativa la potenza fotovoltaica installata e, soprattutto, di abbattere i costi, uno dei principali ostacoli alla diffusione di questa tecnologia.

(e pure funziona bene, questo post né è testimone)

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Oro nero

La stima degli introiti dagli inizi dell’estrazione è di circa quattrocento miliardi di dollari destinati alla Nigeria: una cifra enorme che la popolazione non ha mai ricevuto. La Nigeria è infatti uno dei paesi più poveri dell’Africa malgrado sia uno dei massimi esportatori di petrolio.

www.commoditytrader.it/corsa-al-petrolio/

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Storia di banditi

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I 12 banditi che appendevano uno striscione alla centrale di carbone più inquinante d’Italia (emissioni: quasi 15’ooo’ooo tonnellate di CO2 /anno) possono rientrare in territorio:

Il Tar di Lecce ha annullato l´ordinanza del questore di Brindisi che vietava a dodici attivisti di Greenpeace di rientrare nella città per tre anni. Quelli che erano stati subito ribattezzati “i banditi” erano colpevoli di aver protestato pacificamente in quella che Greenpeace considera la centrale Enel più inquinante d´Italia.

Nella sentenza del Tar ora si legge: «L´attività dimostrativa è stata attuata a difesa di valori costituzionalmente protetti quali l´ambiente e la salute della popolazione…la manifestazione trova apprezzabili e giustificati presupposti nella situazione di grave rischio ambientale dichiarata da tempo per il territorio di Brindisi».

Qui la notizia data da Greenpeace (in inglese)

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La notizia buona

In Germania dicono che più di un milione di vetture non possono funzionare con l’aggiunta del 10% di bioetanolo, percentuale che dovrebbe essere d’obbligo dal 2009 (attualmente 5%). Sopratutto le auto vecchie non sopportano aggiunte maggiori. Il ministro per l’ambiente affermava se sarebbe stato superata questa quota di macchine incompatibili la norma verrebbe cancellata. Sarebbe bello.

Ma forse obbligheranno tutti a buttare l’auto vecchio…

Aggiornamento: Oltre 3 milioni sono le macchine, la norma verrà cancellata.

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Cellulari e portatili verdi

Greenpeace fa una graduatoria della eco-compatibilità di prodotti elettronici. Nessuno supera 5/10 punti.

Il cellulare più ecologico è quello che non si compra ovviamente (anche se l’iniziativa avrà effetti lodevoli sui produttori che vogliono o devono tingersi di verde per il marketing).

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M’illumino di più

Siccome del illuminarsi di meno parlano già tutti qui si guarda già oltre o meglio: dentro. Il problema non è se riusciamo di mandare avanti internet con pannelli fotovoltaici o trovare un bioetanolo fatto dalla spazzatura di tutte le Napoli per poter continuare a spostarci da A a B. Il problema che sta alla base è il nostro sé, o meglio cosa crediamo che sia il nostro sé. Noi, insomma. La natura seriamente compromessa e 100 milioni di morti per guerra in un secolo solo: complimenti alla ratio nostro. Qui c’è qualcosa che non va, e non si tratta di trovare un sostituto al petrolio poi saremo tutti felici.

(Forse qualcuno l’ha intuito, questo è il post sull’arte di morire prima di morire)

Quel che dobbiamo lasciare morire è il nostro ego fasullo, quel coso che ha sempre paura, che si sente minacciato dalla minima critica e che usa tutto per gonfiarsi: successo, denaro, gioe fisiche e non, acquisti, droghe – tutto e di tutto di più perché non basta mai. Questo meccanismo moltiplicato per 6 miliardi o quanti siamo già ci ha portato dove siamo. E non ci sarà una soluzione politica o tecnologica. La soluzione è nelle nostre mani.

Il fatto è che il contadino sta leggendoIl Potere di Adesso di Eckhart Tolle, un libro molto semplice e molto chiaro. Il chiaccheratore nella nostra testa copre ogni momento o con futuro e con del passato, mentre tutto che succede può succedere solo ora perché il tempo iin verità non esiste.

E’ la nostra mente a causare i nostri problemi, non le altre persone, non “il mondo esterno”. E’ la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro. Noi commettiamo il grave errore di identificarci con la nostra mente, pensando che questa sia la nostra identità, mentre in realtà noi siamo esseri ben più grandi.

Ora basta con l’omelia, ecco un estratto del libro e una intervista.

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Il buio non esiste

Piano piano l’homo sapiens sapiens (anglicus) arriva al ovvio: Spegnere le luci quando non servono. Naturalmente c’è chi dice che poi dal buoi spunterebberono i criminali. Ma primo anche i criminali vedono volentieri quando fanno quel che fanno e secondo è quasi mai buio davvero. Forse forse quando piove e con la luna nuova. Basta provare di vedere, siamo solo fuori allenamento.

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