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Categoria: economia

Dove sono i soldi (una parte)

Secondo taxjustice (giustizia nelle tasse) i soldi nascosti/trasferiti nei vari paradisi fiscali sono circa 21 trilioni di dollari. Supponendo che questi soldi generano il 3% di interessi/anno e il fisco tasserebbe al 30% questo guadagno sarebbero già  200 milioni di dollari. Il punto è se le società  civili a livello mondiale riusciranno di riprendersi la ricchezza sottratta – i debiti di qualcuno sono sempre anche la ricchezza di qualcun’altro.

EDIT: notizia in italiano.

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Osceno

Pagano solo una multa, 450 milioni, per fermare gli indagini, ammettendo che per anni hanno manipolato l’IBOR.

Sarà  arrivato il tempo di mettergli anche in galera, altro che un semplice furto che hanno fatto.

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Parma diventa Woergl?

Oggi il contadino ha letto che Pizzarotti vorrebbe instaurare una moneta locale a Parma. Non sapendo i particolari non si può dire niente, ma potrebbe essere una cosa importantissima per tutto l’Europa. Il precedente era l’esperimento di Woergl nel ’32:

Chi poi voleva cambiare certificati in scellini ufficiali poteva farlo in qualsiasi momento, con uno sconto del 5% sul valore nominale. Così non si trattava di moneta “alternativa”, ma “complementare”. Nessuno era obbligato ad accettarla, neanche lo scassinatore che nottetempo trafugò moneta ufficiale lasciando intatti i certificati trovati nell’abitazione dove era penetrato.

In tutto, il municipio fece stampare biglietti per un valore di 32 000 scellini, ma in pratica ne usò meno di un quarto. La circolazione raggiunse una media di 5300 scellini, cioè un irrisorio due scellini o meno a persona, che però procurarono lavoro, redditi e profitti ai cittadini di Wà¶rgl più di quanto facessero i 150 scellini a persona emessi dalla Banca Nazionale. Come aveva predetto Gesell, la velocità  di circolazione era l’importante: cambiando mani circa 500 volte in 14 mesi, contro le 6-8 volte della moneta nazionale, i 5 000 scellini di certificati di Wà¶rgl fecero muovere beni e servizi per ben due milioni e mezzo di scellini. Il municipio, con le casse continuamente riempite da un lato e svuotate dall’altro, construì un ponte sul fiume Inn, asfaltò quattro strade, rinnovò le fognature e le installazioni elettriche, e si permise anche di costruire un trampolino per salto con sci. Per avere un’idea del potere di acquisto, basta sapere che lo stipendio del borgomastro era in quella data di 1 800 scellini mensili.

Creando questo tipo di buoni-soldi un commune può pagare subito le sue opere pubbliche, serivizi scolastici, mantenimento di strade a altri servizi, e alla luce di questi esperimenti che si fanno con la Grecia, Spagna, Portogalla e Italia ben vengono altri esperimenti.

PS: una ricerca da per smentita la storia della moneta complementare a Parma.

Per approfondimenti: www.monetacomplementare.it

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Lo stato del paese

Il contadino sente che in Spagna ci sarebbero seminate dappertutto le ruine della speculazione edilizia, il segno fisico dei errori economici. Qui dopo l’olivo che ormai di regola è inselvatichito vengono pure abbandonate le vigne adesso, nel empolese ha visto ettari di bianco non potato, e pure il suo vicino le prode di rosso volevo dare a uno in cambio di un paio di damigiane: non l’ha trovato.

C’è qualcosa di profondo che non va. Anche se qualcuno è entusiasta sul “polmone verde che cresce”, è solo abbandono.

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La lezione di Fukushima

Italia e Germania qualcosa hanno imparato, altri no, anzi: non si trovano investitori e quindi va sovvenzionato, questa energia nucleare, logico no?

I governi di quattro Paesi Ue – Gran Bretagna, Francia, Polonia e Repubblica Ceca – intendono estendere al nucleare le sovvenzioni attualmente previste per le energie da fonti rinnovabili. Lo scrive oggi il quotidiano Sueddeutsche Zeitung (Sz), secondo cui i governi in questione avanzeranno la loro proposta in occasione della riunione dei ministri dell’Economia e dello Sviluppo dell’Unione europea in calendario la prossima settimana a Bruxelles.

Foto: la centrale Cattenom in Francia.

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Padania allargata

Altro che investire nel Veneto…

il 14 dicembre, un investimento in 7,7 milioni di corone norvegesi (poco più di un milione di euro) vincolato per 6 mesi a un interesse del 3,5%; il 28 dicembre, 1,2 milioni di euro per l’acquisto di quote del fondo Krispa Enterprise Ltd di base a Larnaca, nell’isola di Cipro; infine il 30 dicembre il collocamento di 4,5 milioni di euro in Tanzania.

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Le sfere

Dice bene Mantellini:

Per addentrarsi nell’immenso guazzabuglio Agcom, tornato di attualità  in questi giorni e di cui Punto Informatico vi sta dando opportuna sintesi, è necessaria una semplice premessa. Questa.
Quanto attiene alla circolazione dei contenuti in rete (e quindi, di seguito, alle questioni che riguardano la gestione economica di quella parte dei contenuti sottoposti ad un regime di diritti) è materia certamente culturale prima che economica.

E’ in atto da un bel po’ il tentativo (anzi è giù riuscito) della sfera economica di diventare capo su tutto – abbiamo preso l’abitudine di considerare tutto prima sotto l’aspetto economico.

Una volta non molto tempo fa c’era una grande area sul pianeta dove la sfera del diritto (lo stato) dominava sia la cultura sia l’economia, con un effetto di strangolamento lento ed efficace sulle due sfere. Se non cominciamo di mettere la cultura in cima a tutte le questioni faremo un collasso simile a quello dell’unione sovietica e i suoi satelliti.

Giusto per ricordare: Libertà© Egalità© Fraternità© ma:

  • Liberta nella sfera culturale, dei pensieri
  • Uguaglianza davanti allo stato, davanti la legge
  • Fraternanza nel economia, altro che una guerra tutti contro tutti.

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Negare la realtà 

Pure la New York Times dice le stesse cose che qui e in altri luoghi sono stati detti già  molte volte:

Why are Europe’s leaders so determined to deny reality?
Chancellor Angela Merkel of Germany and President Nicolas Sarkozy of France, in particular, seem unable to admit that they got this wrong. They are still captivated by the illogical but seductive notion that every country can emulate Germany’s export-driven model without the decades of public investment and artificially low exchange rates that are crucial to Germany’s success.

Il Portogallo ha fatto tutto quel che è stato chiesto tra UE e FMI e sta peggio di prima, senza speranza. Quando a un dottore sono morti due pazienti su due lo si mette in prigione e si ritira la licenza, ma questi dottori qui con le loro cure neoliberiste continuano a fare danni.

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Discorso attuale

C’era un bel po’ di panico circa un anno fa. Ma non è forse vero che ora ci si sta rendendo conto abbastanza generalmente che la spesa di un uomo è il reddito di un altro uomo? Comunque, questa mi sembra essere la verità  fondamentale, che non deve mai essere dimenticata. Ogni volta che qualcuno taglia la sua spesa, sia come individuo, sia come Consiglio Comunale o come Ministero, il mattino successivo sicuramente qualcuno troverà  il suo reddito decurtato; e questa non è la fine della storia. Chi si sveglia scoprendo che il suo reddito è stato decurtato o di essere stato licenziato in conseguenza di quel particolare risparmio, è costretto a sua volta a tagliare la sua spesa, che lo voglia o meno.

[…]
Non si potrà  mai equilibrare il bilancio attraverso misure che riducono il reddito nazionale. Il Ministro delle Finanze non farebbe altro che inseguire la sua stessa coda. La sola speranza di equilibrare il bilancio nel lungo periodo sta nel riportare le cose nuovamente alla normalità , ed evitare così l’enorme aggravio che deriva dalla disoccupazione.

Questo è stato detto ottant’anni fa ma:

Secondo indiscrezioni – un annuncio ufficiale non c’à© stato – il governo greco avrebbe raggiunto una prima intesa sui risparmi: 300 milioni verrebbero dai tagli alle pensioni e il resto da tagli a difesa e spese per medicinali.

La Grecia deve fare di più. Il governo ellenico approva sacrifici per 325 milioni.

La Grecia, nonostante abbia approvato il pacchetto di “lacrime e sangue” dovrࠅ

In Grecia il tasso di disoccupazione a novembre supera il 20% e sfonda la soglia di un milione di persone senza lavoro.

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Chi detta legge


Sottoscritto da 40 Paesi – e fortemente voluto dagli Usa, dalle aziende discografiche, da multinazionali come Walt Disney, Sony, Intel, nonchà© da quelle che si occupano di farmaci e prodotti agrobiologici come Monsanto, Pfizer e GlaxoSmithKline – Acta significa Anti-Counterfeiting Trade Agreement e intende dare nuove armi ad ampio spettro per combattere non solo la contraffazione (di farmaci e vestiti) ma anche la pirateria di musica e film tramite il web.

La petitione online non c’è l’ha fatta ad arrivare ad 500’000
è già  a 620mila (20:00)

Nel parlamento polacco c’erano qualche anomymous e Kader Arif, coordinatore ACTA per il parlamento EU ha dato le sue dimissioni:

”I want to denounce in the strongest possible manner the entire process that led to the signature of this agreement: no inclusion of civil society organisations, a lack of transparency from the start of the negotiations, repeated postponing of the signature of the text without an explanation being ever given, exclusion of the EU Parliament’s demands that were expressed on several occasions in our assembly.”

La commissione europea ha pubblicato “Dieci miti a proposito di ACTA”. Propaganda pura, punto per punto smascherato.

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