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Categoria: ambiente

ecologia e uso consapevole delle risorse limitate

Troppo tardi per tutto

Finalmente qualche timida pioggia è caduto e ha innaffiato il letame steso dappertutto sotto gli ulivi. Il contadino ha paura che non piova per bene quest’inverno e sembra che neanche un freddo sano e normale vuole arrivare. Il reno era così in secca che sono riaffiorati delle bombe da disinnescare (evacuate 45mila persone a Koblenz) mentre a Durban si svolge una inutile ennesima conferenza sul clima e Merkozy ha un piano per salvare l’euro: entrambe le cose hanno in comune che è troppo tardi da un bel po’.

Per fermare o rallentare il cambiamento climatico era già impossibile meta anni novanta, il contadino si ricorda bene di un seminario dove in pratica si diceva “anche se si smettesse subito di bruciare petrolio è troppo tardi perché il processo è avviato e irreversibili”.

Per la crisi dei debiti mondiali (non solo l’Euro, in America la pvertà è già a livelli che uno su sei persone ottiene Food Stamps) l’ultima occasione di fare davvero qualcosa era stata persa tre anni fa, quando gli stati salvarono il sistema ma senza porre rimedi alle cause del disastro. Bastavano leggi più duri per le banche, una tassa sulle transizioni, un aumento forte dei capitali di essi. Adesso gli stati sono molto più deboli, fatto s’è fatto niente e viviamo in un mondo dove le banche non possono assolutamente fallire ma gli stati sì, se proprio necessario e i governi conducono una mezza guerra contro la loro popolazione.

Quindi tempi duri, niente paura e navigare a vista. Almeno è sparito il pagliaccio e la sua compagnia dal governo, non tutto il male vien per nuocere.

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Effetto Fukushima sulla Polizia


I 20mila poliziotti che devono accompagnare il treno CASTOR attuale temono che la radiazione non sia così bassa come pretendono e il sindacato chiede una sospensione o un altra tratta più breve del trasporto.

I trasporti castor contengono scorie tedesche rielaborati in Francia e stoccati di seguito a Gorleben; secondo Greenpaece questo deposito supererà i limiti di radiazione con l’arrivo dei nuovo 11 contenitori caldissimi e viene sempre accompagnato da forti proteste.

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Riso amaro in Fukushima

E’ un po’ che qui e non solo qui non se ne parla più di Fukushima. Ora tocca al riso che 60km dal luogo del disastro che era un ultimo avviso di invertire rotta: sarà vietato la vendita di 192 tonnellate di riso proveniente da 154 aziende agricole.

Sono tremila operai al lavoro quotidianamente, ovviamente paga lo stato. Il peggio è la paura della contaminazione, il nemico invisibile può essere ovunque.

Sul blog dell’instancabile Ex-SKF si trovano sempre le ultime notizie.

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Con la zappa in spalla

Il giorno dopo la prima piovuta tanto attesa il contadino e la wwoofer sono stati in giro tutto il giorno a sistemare le fosse sulle strade, tutte intasate e riempite di terrina, ramettini, foglie ed erba secca.

Se ne scordato di sistemare quelli nella vigna, come sulla fotina del 2003 (anche lì non pioveva mai d’autunno) e di consequenza l’acqua di ieri (70mm) è andato tutta a diritto e ha scavato un canale nella terra dove si entra in vigna, profondo 30 cm.

Ovviamente questo è solo un modello di quello che accadeva in grande in Liguria e un contadino che gira con la zappa in spalla non lo può evitare, ma tanti qualcosa fanno. Va bene che ci vogliono anche fondi per enti della protezione del territorio, ma non possono mai sostituire l’esercito di gente che lavora la terra, raccatta gli alberi secchi in giro e sistema l’acqua. Ovviamente non si riesce mai di parare mai un acqua di 500mm ma quelli minori sì.

Se mai arriverà il reddito di cittadinanza magari qualcuno ritorna anche a vivere in montagna, si divertirà a sistemare i muri a secco sopra le Cinque terre e di gestire un pezzo di terra tra boschi. Ma prima si deve sostituire la classe politica in toto perché nelle povere idee che hanno nella zucca ora non si distingue mica per niente un politico dall’altro: tagliare pensioni, fondi, liberalizzare (=togliere diritti) e svendere patrimoni statali)

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Resistere agli OGM

Non solo i consumatori, adesso pure gli nematodi sviluppano resistenze al semente MonSanto OGM:

1. Corn rootworm resistance to Bt trait documented in Iowa
Iowa State University entomologist Aaron Gassmann and co-authors have documented western
corn rootworm populations with field resistance to corn hybrids containing the Cry3Bb1 toxin.
This is the first report of field-evolved resistance to a Bt toxin by the western corn rootworm and
by any species of Coleoptera. The complete article is available online at: Gassmann, A.
J., Petzold, J. L., Keweshan, R. S., and Dunbar, M. W. 2011. Field-evolved resistance to Bt
maize by western corn rootworm. PLoS ONE 6(7): e22629. doi:10.1371/journal.pone.0022629.
The main points that the authors emphasize are:

• Farmers identified fields with severe rootworm feeding injury on Bt corn.

• Populations of western corn rootworm from those fields displayed significantly higher
survival on Cry3Bb1 corn hybrids in laboratory bioassays than did western corn
rootworm from fields not associated with such feeding injury.
• In all cases, fields experiencing severe rootworm feeding contained Cry3Bb1 corn
hybrids for at least three consecutive years.
• Survival of rootworm populations feeding on Cry3Bb1 corn in bioassays increased with
the number of years that Cry3Bb1 corn had been grown in the field where the populations
were collected.
• These rootworm populations were susceptible to hybrids with the Cry34/35Ab1 toxin,
indicating no cross resistance.

Strano, assolutamente imprevedibile! L’evoluzione! Chi l’avrebbe previsto? Sono scienziati! Sono scienziati? La Monsanto invita i farmer di usare il loro triplo-modificato semente OGM e di incrementare la lotta “integrata” (=intervenire con veleni). Invece si potrebbe anche fare un pensiero di smettere con la monocultura.

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20 bombe nucleari: L’ira del scienziato giapponese

Tatsuhiko Kodama, 58 anni, presiede il “Centro radioisotopi” a Todai ed è stato invitato a riferire davanti la commissione salute della camera bassa nipponica il 27 Luglio.

Sputa la verità in faccia ai legislatori. Secondo i calcoli del suo istituto la radioattività rilasciata a Fukushima corrisponde in equalenza uranio a 20 bombe atomiche. Il video è stato visto da quasi mezzo milioni di persone (cliccando “cc” si possono tradurre i sottotitoli in italiano) ed è diventato quasi un eroe.

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Molto di quello che stanno facendo durante la decontaminazione è illegale:

Non possiamo lasciare il cesio in mano alle mamme e ai insegnanti, lo mettiamo in fusti e lo portiamo a Tokyo nelle nostre macchine, violando la legge.

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Il SISTRI in discarica

Le scure della manovra bis si sono abbattute pure sul affare di rifiuti di nome SISTRI.

Due tratti di penna della manovra correttiva di Ferragosto cancellano come per incanto quello che, negli ultimi due anni, è stato l’incubo di centinaia di migliaia di imprese. Il Sistri, sistema di tracciamento digitale dei rifiuti, viene abrogato tout court con i commi c) e d) dell’articolo 6 del decreto 12 agosto 2011, provvedimento in attesa di promulgazione. Così, alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto che scansiona le sanzioni amministrative per i reati ambientali, cade tutta l’impalcatura del progetto di digitalizzazione del comparto rifiuti iniziato dall’ultimo governo Prodi e faticosamente portato (quasi) alla fine dal ministro Stefania Prestigiacomo.

Altri lo vedono male.

[via LorenzoC]

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Aggiornamenti nucleari

Qualcuno si ricorda forse la centrale di Calhoun immerso nelle inondazioni del Missouri. Sta bene, sempre circondata dall’acqua ma dentro asciutto e dicono di essere sicuri che le dighe reggeranno un altro paio di mese finché l’acqua si sarà ritirata. Aprirà forse solo primavera prossima. Impressionante la quantità e durata dell’ acqua, devono ridurre solo pian pian la quantità lasciato affluire a valle.

Da Fukushima: 180 operai sul posto, bloccato la vendità di 160mila vitelloni, raffreddamento sicuro previsto a gennaio, ma sopratutto hanno riscontrato radiazioni letali di 10 Sievert/h in due posti fuori e 5 Sv/h suo secondo piano del 1 reattore senza poter capire da dove viene e ovviamente è impossibile indagare bene in queste condizioni. Interessante è il fatto che la contaminazione del compost sarebbe stato scoperto da uno/a cittadino/a e non da qualche ente pubblico. Sicurezza fai-da-te.

It all started with a citizen in Saitama Prefecture who went in to the garden center nearby in June to measure the radiation on the surface of a bag of leaf compost. Power of an individual.

She (I think it is she) had heard rumors that the radiation was high near the pile of leaf compost bags in the center, so she went there with a personal survey meter and a camera, and uploaded the video on Youtube. That was in late June. Then, more citizens went to garden centers in other prefectures to measure the radiation, and alerted the municipal governments. And the governments had to act.

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Infestazione della mosca dell’olivo

Colpa della stagione fresca. Altri hanno già ramato (il rame c’entra niente, ma il Rogor). Ieri il contadino ha messo una trappola di colla con feromone e in 24 ore ha catturata 11 maschi (culo tondo senza ovidepositore) e su una senza feromone due femmine e c’erano anche abbastanza olive con la puntura dell’ovideposizione, però a occhi e croce solo il 5-10% sono fertili, sembra che preferiscono adesso la parte bassa ombrosa della pianta esposto al nord – l’intelligenza della natura, se sopra i 32° l’uova muore (mai tutti però).

Per ora ha messo il resto delle trappole di monitoraggio, due con l’ultimo feromone e le altre 27 senza, seguendo l’esperienza di Sandro, tra poco si vede. Le bottiglie con pesche come esca non funzionano come ha potuto verificare l’anno scorso, per le ecotrap adesso sarebbe un altra volta l’unico tra i vicini quindi opta per lo spintor fly insieme a un trattamento di rame fine agosto sperando che torna il caldo per bene per une decina di giorni.

Come sempre: ottime dati del monitoraggio sul sito dell’Arsia.

Aggiornamento: Trattato circa 350 olivi (uno sì uno no) con 4 litri di soluzione. Catture di maschi: 15/gg/trappola, cattura di femmine con solo carta gialla: 2-3/trappola/giorno.

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Produzione dal basso

Ieri è arrivato il film a casa del coproduttore contadino.

Nel frattempo l’ha anche guardato: per la prima metà non si capisce bene il filo che segue ma verso la fine diventa molto chiaro il messaggio. Il contadino lo ritiene un ottimo spunto per iniziare discussioni nei GAS, mercati biologici ecc. Infatti gli obblighi di legge per i piccoli erano da sempre assurdi, come è assurdo il fatto che le mamme non possono più portare dolci per le feste delle scuole materne.

Solo non si capisce dove/come ordinarlo/scaricarlo. La licenza è CC, volendo il contadino può distribuire copie del DVD aggratis. Sotto il manifesto.

1. Chi coltiva un appezzamento di terra, qualunque sia la sua dimensione, per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta e senza intermediari, possa liberamente:
a. trasformare e confezionare i propri prodotti nell’abitazione o nei suoi annessi, attraverso le attrezzature e gli utensili usati nella consueta gestione domestica;
b. vendere i propri prodotti agricoli (comprese le sementi autoriprodotte), alimentari e di artigianato manuale ai consumatori finali, senza che ciò sia considerato atto di commercio.
2. I contadini che, come occupazione prevalente, praticano la coltivazione del fondo e del bosco o l’allevamento o la raccolta di erbe e frutti spontanei, esclusivamente per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta ai consumatori finali e agli esercenti locali di vendita al dettaglio e ristorazione, e che non siano anche lavoratori dipendenti o liberi professionisti né abbiano dipendenti, salvo eventuali avventizi impiegati in attività di raccolta

SIANO ESONERATI DA

a. il regime Iva, la tenuta di registri contabili, l’obbligo di iscrizione alla camera di commercio; ogni imposta o tassa relativa all’occupazione prevalente, alla propria abitazione e al fondo, comprese quelle di registrazione e proprietà relativa all’acquisto di terreni confinanti con i propri e confinanti tra loro;
b. l’applicazione del sistema HACCP e, più in generale, le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti;
c. i vincoli progettuali e urbanistici per:
– la costruzione di stalle, serre e altri annessi sui propri terreni e per l’esclusiva occupazione prevalente, purché realizzati con una dimensione massima di 30 mq e a un piano fuori terra, secondo tipologie bene inserite nel contesto ambientale, con strutture solo rimovibili e senza possibilità di cambio della destinazione d’uso;
– la ricostruzione di manufatti preesistenti in terra, in legno o in pietra a secco;

ABBIANO DIRITTO DI

d. macellare direttamente nel proprio fondo il bestiame nato e allevato nel podere, limitatamente a un numero di capi proporzionati ai membri della famiglia e ai propri ospiti, e seppellirne i resti secondo le consuetudini locali, fatti salvi gravi motivi sanitari o la non idoneità dei terreni;
e. esercitare nella propria abitazione e sul proprio fondo attività di ospitalità rurale, fino a un massimo di dieci coperti e posti letto, senza necessità di autorizzazioni e senza essere soggetti a regole fiscali e sanitarie;
f. pagare i minimi contributi assistenziali e previdenziali;
g. ricevere, attraverso le regioni, servizi gratuiti a domicilio di:
– assistenza veterinaria e agronomica;
– assistenza burocratica e ricezione per qualunque domanda, dichiarazione, denuncia o modulistica di altro genere a qualunque titolo richiesta dall’amministrazione pubblica o comunque dovuta per legge.
3. I contadini definiti nel punto 2 siano registrati in uno specifico albo del comune di residenza e possano attestarsi con autocertificazione, vera fino a prova di falso.
4. Il lavoro prestato ai contadini definiti nel punto 2, nel loro fondo, gratuitamente o come apprendistato o come scambio di opere, sia assimilato al volontariato e – salvo l’uso di scale o di macchine e attrezzature elettriche o a motore- non sia assoggettato a obblighi contributivi e previdenziali.
5. Siano abolite le limitazioni sui contratti agrari in natura, purché favorevoli ai conduttori per una misura non inferiore al 70% del raccolto.

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E Fukushima?

[aggiornato il 29.7]

Up to around one billion becquerels of radioactive substances are believed to be released every hour from reactors No.1, 2 and 3.

Si stima che fino a un milione di bcq di sostanze radioattive vengono rilasciati ogni ora dai reattori 1, 2 e 3

Tutto regolare, i noccioli sfusi sono lì caldi caldi, la radioattività dispersa prende al sua strada nella natura, accumulandosi in qua e là in quantità elevatissime come per esempio nel terriccio fatto di foglie, nel fango dei depuratori (50’000 t di qui 1500t così radioattivi che non possono essere sotterrati), nella carne di oltre duemila vitelloni spesso già mangiati (sono stati governati con fieno di riso al cesio a volte fino 500 volte sopra il limite, con valori nella carne fino a 7,822 bcq/kg) o anche le uova.

Se si confrontano i valori dell’Ucraina (per l’esportazione) con quelle giapponesi si notano alcune differenze sostanziali:

Prescribed safe limits for radioactive cesium:
================================================================
200 Becquerel per kilogram Drinking water
200 (Bq/kg) Milk, dairy products
500 (Bq/kg) Vegetables
500 (Bq/kg) Grains
500 (Bq/kg) Meat, eggs, fish, etc.

In pratica non potendo e volendo buttare tutta la produzione agricola si alzano i limiti ritenuti “sicuri”, ma il contatto diretto (video) con la popolazione di Fukushima fa pena, ovviamente.

Un po’ meglio stanno le cose con il sistema di raffreddamento, stanno decontaminando l’acqua nelle cantine per versarlo sopra i reattori sfusi e funziona a 63% invece del 70% previsto (ma sembra che il conto non torna); se fosse interrotto solo per due giorni ci sarebbero altre emissioni ancora. Il reattore tre consuma il doppio dell’acqua di raffreddamento, cercano di migliorare il sistema. Deve essere un lavoro sporco e pericoloso per gli operai, mandando in giro migliaia di tonnellate di acqua che è stato in contatto con i noccioli.


Ancora sono spente il 70% delle centrali nucleari che devono passare controlli e incrementare la sicurezza. Addio aria condizionata e tazze di water scaldati e tutti bravi a risparmiare energia come possono, molti verificano lo stato della rete TEPCO a Tokyo sul smartphone. Mica male come idea educativa.

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