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Categoria: ambiente

ecologia e uso consapevole delle risorse limitate

La croce con il fotovoltaico

panelli fotovoltaici

Quando il contadino più di vent’anni fa ha messo su i primi panelli il mondo era diverso. Ora per vedere i panelli basta guardare fuori dal treno , sui capannoni e sui tetti. Ha anche cambiato il motivo per metterli, non più idealismo ma guadagno, ovviamente spesso sono mescolati, un po’ come l’agricoltura biologica, nella bioedilizia e altre cose eco che tirano o godono di agevolazioni e incentivi – purtroppo sembrano l’unico modo di far muovere le cose, aspettando l’idealismo si diventerebbe vecchio.

Aveva una richiesta di ospitare un articolo che parlava dei vantaggi degli impianti fotovoltaici in agricoltura, come integratore del reddito. Finché stanno sui capannoni anche bene, ma sul terreno lui non gli può vedere anche se sono incolti (non può vedere neanche questo). Secondo lui il posto adatto sarebbero quei parcheggi con tutte le macchine al sole, poi nelle zone industriali, conta la distanza dalla rete, ma visto che la terra “non rende più” sarà difficile evitare politicamente che si riempie di panelli.

…negli ultimi tempi, molte aziende agricole si stanno dotando di celle fotovoltaiche per svariati motivi economici e, non meno importanti, ambientalisti.

Un’azienda agricola è basata sulla natura, elemento che viene trattato con il giusto interesse e rispetto: Quale modo migliore per produrre energia rispettando questa filosofia se non dotandosi di pannelli fotovoltaici?

Esistono anche aziende agricole che offrono servizi d’ospitalità rivolti a turisti felici di soggiornare in strutture amiche dell’ambiente e della natura. L’installazione di pannelli fotovoltaici potrebbe essere un’ulteriore punto di forza – e quindi biglietto da visita – per queste strutture ricettive, che sarebbero completamente indipendenti energicamente e quindi ecologiche al cento per cento!

Ha accettato di parlarne in quanto il sito pvcompare.net gli sembra un buon servizio per chi deve scegliere gli impianti da realizzare, è mica facile.

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Messo al bando i veleni davvero?

Il contadino non ha tempo per verificare ma qui dice:

Ce l’abbiamo fatta: l’Europa ha appena messo al bando i pesticidi ‘ammazza-api’! Mega-aziende come Bayer si sono scagliate con tutte le loro forze contro questa decisione, ma una grande mobilitazione, la scienza e delle istituzioni che si sono finalmente aperte ci hanno permesso di vincere!

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Terra

Oggi è la sua giornata. Ne ha bisogno di attenzione. Una cosa positiva della crisi è che si riduce anche l’inquinamento.

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Fukushima continua

Ora s’è rotto uno dei serbatoi e qualcosa come 120 tonnellate di acqua usato nel 2011 (quando facevano le docce ai reattori fusi) è uscito. Per ora nei tank si trovano circa 270.000 tonnellate di queste “acque” (la parola “acqua” non sembra molta adatta per una brodolea radioattiva).

PS: sembra che la causa della mancanza di corrente era un ratto che a fatto un corto nella centralina.

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Va male alla monarca

monarch

Attratto da questa bella foto il contadino ha letto.

Per la terza volta consecutivo il numero delle farfalle monarche che migrano da Usa e Canada per svernare in Messico è diminuito, diminuito di 59% solo quest’anno, il valore più basso da quando si registrano i movimenti (20 anni).

Adesso sono un quindicesimo di quelli che c’erano nel ’97. Sulle cause probabili è inutile scrivere qualcosa; le farfalle non hanno nessuna lobby, almeno per le api qualcosa si è mosso ultimamente.

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In memoria di Fukushima

Sono già due anni, il tempo vola, la radioattività rimane. Ogni giorno si aggiungono 400 m³ di acqua radioattiva, perché per raffreddare i reattori fusi versano semplicemente acqua sopra, senza sapere neanche dove si trova esattamente il corium, le 2-300 tonnellate di massa altamente radioattiva di combustibile fuso, così almeno sta sotto i 50°C. Devono continuare per anni con questo metodo, ma dove si mette quest’acqua? Per ora hanno accumulato qualcosa come 320mila tonnellate in vari contenitori. Di entrare non se ne parla per i prossimi anni, stanno facendo calcoli su calcoli e costruendo altri robot.

Delle 50 centrali nucleare giapponesi sono adesso 2 in funzione, alcuni non riattiveranno mai più, essendo in zone di alto rischio sismico, ma altri ritorneranno in funzione, ma non ancora quest’anno sembra. La decontaminazione delle zone evacuate non ha neanche cominciato, sempre per i problemi di trovare un luogo per lo stoccaggio temporaneo – la gente ha paura che questi siti poi diventeranno fissi.

Ma quanto è difficile di smettere.

PS: non scordarsi dalla prima tragedia:

Il Giappone ha commemorato con un minuto di silenzio il secondo anniversario del sisma e tsunami dell’11 marzo 2011, causa della crisi nucleare di Fukushima. L’intero Paese, con le bandiere a lutto, si e’ fermato alle 14:46 (le 6:46 in Italia), orario della scossa di magnitudo 9 verificatasi al largo della costa orientale del nordest del Paese, il Tohoku, che ha generato un maremoto con onde alte fino a superare i 40 metri, e che provoco anche la dispersioe di amteriale radioattivo dalla centrale nucleare sulla costa. Ammontano a quasi 19.000 le vittime e i dispersi di una delle peggiori tragedie del Sol Levante

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Articoltura

Oggi il contadino ha saputo di Douglas Tompkins che dopo aver lavorato nel settore del’abbigliamento con grande successo ha lasciato tutto e ha trasformato, protetto, salvato o come lo vuoi chiamare un area di terra del nostro pianeta di più di 8mila km².

In America tutto è immenso, uno dei suoi progetti è la Laguna blanca in Argentina, 3mila ettari di agricoltura. L’idea che l’agricoltura deve essere bella in tutti sensi, che la terra e suoi prodotti devono essere come un opera d’arte, dove s’incontra scienza, tecnica, natura e lavoro il contadino nel suo piccolo piccolo la condivide da sempre. La Toscana una volta era un giardino, mentre adesso è in rovina, dopo decenni di ritiro o lavorazione del terreno intensa. Ed è da qui che deve forse ricominciare tutto.

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Le ragioni del fracking

Non si può sempre e solo parlare degli avvenimenti politici, ci sono anche altri disastri, basta guardarsi intorno. Il contadino ieri ha letto un articolo interessante, che spiega bene perché negli ultimi anni abbiamo il fracking tra i piedi. Riassunto breve:

  • Il fracking non è una tecnologia nuova, esiste da molti decenni. Che dopo il 2006 ha visto questo incremento di uso ha un altra causa: i prezzi esplosi del petrolio e del gas in quel anno, prima semplicemente non era economico.
  • Negli USA ha cambiato il diritto ambientale: di luglio 2005 nel Clean Energy Act fu escluso l’estrazione di gas e petrolio in elevato profondità dalle leggi per la protezione delle acque sotterranee. Solo con questo l’uso delle sostanza chimiche velenose era diventato possibile.
  • L’organo di controllo della borse nel 2010 ha cambiato le regole per Big Oil: potevano mettere in conto anche le riserve “difficili” come appunto il gas di roccia, il petrolio sotto l’oceano e le sabbie oleose.

E adesso che il prezzo del Gas è crollato il fracking è in pura perdità, ma Exxon, Shell & Co non possono permettersi di smettere in quanto crollerebbe il titolo in borsa in quanto hanno messo in bilancio il gas e per ogni barrel venduto devono dimostrare uno in riserva.

Fine della storia: rimarrà un paese devastato con un sottosuolo avvelenato ma almeno i titoli hanno retti.

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Senza fosse

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Oggi il contadino ha tagliato le canne intorno l’orto nella valluccia. Accanto c’è quel campo gestito da un contoterzista insieme a altri accanto il fiume. L’ha fresato ed è venuto subito giù un diluvio portando mezzo campo nel fiume, l’ha rifresato, seminato e altri alluvioni. Nessun fosso da nessuna parte mantenuto, si può studiare com’è nato il Gran Canyon.

Poi ci sarebbe venuta anche la Polizia idraulica (si trova quasi niente in rete) dalla quale il contadino ignorava pure l’esistenza. Sarebbe stato da multare, in quanto inserisci il coltro nel argine del rio, dove andrebbero lasciato sodo 4 metri; infatti il fiume entra nel campo senza niente adesso e se lo mangia. Solo che se la fanno a lui dovrebbero farla a tutti i confinanti altrimenti non basterebbe per far ricavare il fiume.

Una logica assurda, se è vero.

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Crisi nucleare

l governo federale investe ogni anno due miliardi di dollari per la bonifica del sito di Hanford, nell’ambito di un programma che si prevede andrà avanti per molti anni.

Hanford è questo:

Si stima che la maggior parte del plutonio[22] delle 60.000 testate costruite dagli USA nel XX secolo provenga dagli impianti nella piana di Hanford[23], circondata da montagne, che ospitava reattori nucleari ed impianti PUREX in una remota ed isolata localita’ dello Stato di Washington. Il plutonio 239 e 240 utilizzato nella bomba atomica “Fat Man”, lanciato su Nagasaki, proveniva da questo centro.
I reattori nucleari militari per la produzione di plutonio 239 “weapons grade” (atto ad essere utilizzato in bombe atomiche e negli inneschi della bomba termonucleare) sono sotto il controllo diretto del Department of Energy, sottoposti a regole e controlli diversi da quelli civili, che basicamente miravano ad impedire sabotaggi, spionaggio e a migliorare l’efficienza nella produzione di plutonio e trizio. Anche se inquinanti erano accettabili (anche grazie al segreto militare) in quanto i nove reattori e i tre impianti PUREX si trovano in un’area semi-desertica, fredda e poco popolata dell’estremo nordovest degli USA.

E’ dai 6 dei tank marodi esce liquido altamente radioattivo. Il prezzo per la bomba è alta, anche nel ex-unione sovietica. Con i tagli delle spese volevano anche mandare in cassa integrazione 1000 operai di questo sito, adesso forse devono cambiare idea. Non solo l’infrastruttura crolla negli USA, ci sono anche questi problemi qui.

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Fukushima nel dimenticatoio

Prevedono 25-30 anni per togliere completamente il combustibile fuso dai reattori. Se una/o ha voglia può scorrere il pdf della Tepco. Il corium (il combustibile nucleare fuso) si troverebbe anche fuori del “containment”, rendendo il lavoro ancora più complicato, nelle cantine del reattore 1 credono che sia così:

http://enenews.com/tepco-presentation-shows-clumps-of-melted-nuclear-fuel-outside-containment-vessel-many-unexpected-situations-are-expected

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