[aggiornato 11.4 7:00]
La situazione è drammatica e ancora senza prospettive. Chissà se una volta tolto l’acqua radioattiva dai locali si riesce di ripristinare un circuito chiuso di raffreddamento invece di buttarci 7t di acqua/ora che ritorna subito ubriaca di radioattività e non si sa più dove metterlo.
Greenpeace chiede un ulteriore evacuazione di certe località altamente contaminate e per bambini e donne incinte in Fukushima City. Secondo il giornale Asahi nel giro di una settimana sarà anche evacuata la zona di 30 km.
E’ stato proibito la piantagione di riso in certe località, compresa la zona di 30km.
Il “Tagesspiegel” ha ottenuto il documento riservato dal quale la NYT ha citato recentemente. Vecchio di due settimane rileva però alcune cose:
– Nel fondo del reattore I ci sarebbe una massiccia crosta di sale che impedirebbeall’acqua di raggiungere il nocciolo il quale sarebbe adesso completamente la secco e per questo anche i valori di temperatura misurato nel fondo del reattore (114°C adesso) non rispecchierebbero la situazione reale. Inoltre tra poco la TEPCO dovrebbe fare un altro “venting”, cioè aprire le valvole per ridurre la pressione in costante aumento da giorni – l’iniezione di azoto ne sarebbe solo il preliminare. Questo comporterebbe ovviamente un rilascio massiccio di radioisotopi.
– Nel reattore II sarebbero rotti le guarnizioni posto a un terzo d’altezza e l’acqua non può superare mai questo livello, arriva nel containment che sarebbe danneggiato e da lì esce nei sotterranei delle stanze delle turbine e altrove. Ma non sarebbe uscito il nocciolo parzialmente fuso.
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Finalmente qualche protesta più robusto in Giappone:
‘We’ve learned that nuclear plants cannot be controlled by human power,” said photographer Gentaro Todaka, 34, among the participants.
Ecco, non controlliamo certe delle nostre tecnologie, bisogna ripeterlo all’infinito.
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Di solito il contadino non da retta alle teorie di cospirazione. Ma questo c’è: Il conflitto d’interessi enorme tra WHO e EAIA; dal 1959 dormono nello stesso letto:
1. La IAEA e il WHO stabiliscono che, nell’ottica di facilitare il
raggiungimento degli obiettivi stabiliti nei reciproci atti costitutivi, all’interno del quadro definito dalle Nazioni Unite, agiranno in vicina cooperazione tra loro e si consulteranno l’un l’altro regolarmente a riguardo delle materie di comune interesse.
3. Quando una delle due organizzazioni propone di iniziare un programma o attività su un soggetto nel quale l’altra organizzazione ha o può avere interessi sostanziali, la prima parte deve consultare l’altra in modo da aggiustare la cosa con reciproco consenso.
In questa ottica si capisce subito il dato WHO riguardanti morti causati da Cernobyl (novemila in 80 anni), mentre ricercatori come Aleksej Jablokov incrociando i dati di aree paragonabili contaminate e non arrivano a un milione.
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Vedendo la notizia del latte 3 volte sopra il limite lungo-termine in Arkansas si può constatare che gli americani non usano neanche lì le unità standard, ma picoCi/lt – come i miles, foot, gallons, e molto altro ancora. Per chi ha voglia di trasformarlo in becquerel:
1 Ci = 37 GBq
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Questo video avrete magari già visto -impressionante gli animali domestici persi a girovagare.
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La produzione energetica di una centrale nucleare media corrisponde a quasi 4400 turbine eoliche medie (comparando la produzione effettiva).
Tutti parlano della radiazione gamma in µSv/h ma pochi delle concentrazione dei isotopi sparsi. Il New Scientist lo fa. Analizzando i dati giapponesi MEXT si vede quanto sono elevati. Dopo Cernobyl le zone più contaminate avevano 1490 kilobecquerels (kBq) di cesio per m², frutta e verdura di terre con 550 kBq/m2 furono distrutti. MEXT ha ripetutamente trovato livelli di cesio sopra 550 kBq/m2 in una zona larga 45 km da 30-50 km all’ nord-ovest della centrale. Il record era il cesi0 a 1816 kBq/m2 in Nihonmatsu City e 1752 kBq/m2 in the town of Kawamata.
La Germania può uscire davvero facilmente dal nucleare – non ha la bomba. Non lo dicono ma i francesi, inglesi, americani, russi non hanno l’opzione senza rinunciare anche al nucleare militare. Che mai era indipendente dall’uso civile.
L’acqua che non esce più dalla crepa nel Pacifico adesso alza il livello nelle stanze del turbine; si alza nuovamente la radioattività nel mare verso nord e la Tepco sta per approntare vasche immense e una recinzione di lastre d’acciaio nel mare per impedire un ulteriore contaminazione.
Il terremoto recente ha fatto fare un salto alla temperatura nel reattore #1 (fusione spontanea ripartita magari) e fatto schizzare la radiazione oltre 100Sv/h – ovvero fuori scala – in fondo al dry well (containment); sta per arrivare una pompa americana che pesa 86t che può essere azionata a distanza – sempre per raffreddare il tutto. Se non riescono di fare alla fine un circuito chiuso avranno da gestire milioni di tonnellate di acqua radioattiva.
Foto su Cryptome. Impressionante la foto della pompa Putzmeister tedesca che viene caricato in America su una Antonov russa.