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Categoria: agricoltura

Conoscere la mosca per vincerla

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Tra poco comincia il raccolto. Quest’anno due trattamenti almeno (col Rogor e simili veleni) hanno fatto tutti quei che badano ai loro oliveti, ma c’è anche chi ne ha fatto quattro e la mosca c’è l’ha ancora. Visto i risultati positivi della sua lotta biologica contro la mosca dell’olivo il contadino ha pensato di mettere insieme le sue esperienze qui.

mosca dell'olivo maschiomosca dell'olivo femmina
Maschio e femmina, ben visibile l’ovodepositore a punta, cattura di oggi.

La prima cosa: bisogna avere voglia di conoscere la mosca e il suo comportamento e monitorarla bene, per questo ci vuole tempo.

  • Una generazione dura 30-35 gg, nascono 50/50 maschi e femmine, la femmina depone circa un centinaio di uova. I discendenti di una coppia di fine luglio così riescono teoricamente infestare una trentina di quintali di olive fine ottobre. La prima generazione ha inizio metà  luglio in poi (con l’eccezione di quest’anno…)
  • All’inizio perferisce il lato basso nord-est (voltato all’alba) delle piante, l’uovo e il bachino hanno più probabilità  di sovravivere il caldo, che da 32° insù diventa un problema. Con gli anni il contadino ormai conosce le zone della prima infestazione nei oliveti suoi (sempre con eccezione di quest’anno, era ovunque).
  • Prima che si trasforma in bozzolo si prepara il foro d’uscità , poi ci mette anche due settimane a uscire; al contadino sembra che aspetta il tempo giusto: tipo un abbassamento di temperatura dopo una piovuta seria. Volo spesso serale.
  • Le ovodeposizioni di ottobre e novembre si hanno sulla parte esposto al sole, in modo che il calore aiuta allo sviluppo del baco.
  • Si sposta relativamente poco, non fa tanta migrazione se trova olive addatte. Quando sono troppo mature preferisce quelle ancora verdi, tipo le mignole.
  • Quando si trovano maschio e femmina sono nati nel oliveto, quando si trova solo la femmina è immigrata da oliveti adiacenti.

La lotta si basa su questi pilastri:

  • Il rame (Iperion o simile): elimina un batterio che è essenziale allo sviluppo del baco, le olive sono meno adatte per l’ovodeposizione.
    Va dato possibilmente poco prima del volo autunnale grande, tipicamente i primi giorni di settembre, controllare il bozzolo nelle olive con i fori di uscità , quando passa lo stato “lattoso” (quando si sciaccia) si possono intravedere già  gli occhi dell’insetto, diventa più scuro il bozzolo. Quest’anno con quel anticipio il contadino ha ramato il 20 d’agosto con l’idea di ripetere il trattamento ma non era neccessario, si vede ancora adesso nonostante le piogge abbondanti. Per 400 alberi quest’anno ha usato 4 botte (1200lt), ma di solito bastano meno, 2½-3)
  • Lo Spintor Fly. Costa caro, ma 8-9 bottiglie bastano per 400 piante, ci vuole 1,5 lt diluiti in 1:4, una spruzzata a goccia grossina che fa una chiazza di 40cm circa, una pianta sì una no. Ci vuole un ora e mezzo circa ed e affiaticante. Va dato sul lato nord-est all’inzio, da metà  settembre sul lato solativo. Dura 7-10gg e si lava quando piove, quindi – visto il suo costo -va studiato bene il meteo e il volo delle mosche.Dopo il primo volo fine luglio per quasi un mese è inutile darlo, meglio le trappole, poi si ricomincia prima del volo, il mese di settembre bisogna assolutamente coprirlo tutto e per bene, anche la prima metà  di ottobre, tempo permettendo.
  • Le trappole cromotropiche con la colla: Sono importantissimi per avere il quadro della situazione del volo e servano anche per eliminarle, spesso si ha zone con più o meno pressione della mosca, così ci si può regolare per i trattamenti. Anche qui il costo non è da poco, sono circa di 30 centesimi a foglio tagliato (un pacco contiene 10 fogli da dividere in tre) e in un annata come questa qui il contadino non ha risparmiato e ha distribuiti man mano 120 pezzi. Durano un mese e più, si possono riusare lavandole con benzina e spargendole con la colla per topi. Vantaggio: funzionano anche quando ha piovuto. Posizionamento identico: primo al lato nord-est poi lato sud.
  • Ma non da dimenticare: Un grandissimo aiuto danno i codibugnoli, mangiando tante ma tante delle prime larve, poi ci sono i ragni e il contadino una volta ha osservato pure le formiche tirare fuori un bozzolo dall’oliva; ma anche la stagione aiuta a volte, quando si butta sul secco arido.

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Stasera piove

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Il contadino sbriga i lavori prima che la raccolta delle olive impedisce ogni altra attività .
Ieri giusto prima dell’acqua di stanotte ha ricavato la stalla e sistemato il letame vecchio che è diventato un bel terriccio come dovrebbe essere per poter darlo sulla terra non lavorata (da quando ha comprata la trincia ha cambiato la gestione del terreno, terreni in pendenza poi con queste bombe d’acqua ormai frequenti stanno davvero meglio sodo). Manca la legna per la stufa per arrivare a dicembre, qualche ciglione da pulire e poi potrebbe anche smettere mandare queste piogge, secondo lui adesso basta l’acqua per un po’ .

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Lo show

Pian piano il forum di riempe, lo staff indirizza i giovani davanti a destra al palco (saranno solo loro che si vedranno in primo piano in diretta tivu quando inquadrano il pubblico ma bisognalo dire: i fan ormai sono tutti vecchi, età  media 55 anni se non di più), la musica è già  a palla e l’animatore scalda la sala, ma ci vuole un ora buona per sistemare i ottomila arrivati, duemila non c’entrano e rimangono fuori a seguire lo show sui megaschermi installati, ce ne sono anche in sala. Sui sedili pronte bandiere e fazzoletti, giallo verde nei colori del marchio. Sono venuti con più di cento pullman da tutta la Toscana, ma anche dalla Liguria e qualche delegazione anche da Cuneo e altri luoghi lontani.

Parte lo show, interotto ognitanto da filmati che fanno vedere la bella Italia, poi ci sono gli sponsor, anche loro hanno portato qualche filmino e un loro dirigente che ha un suo intervento, bello quello sul credito a cura di Intesa San Paolo, poi altretanto bellino e piena di armonia quello della Cattolica che sembra essere un assicurazione.

Un colpo di scena finale quando appare Renzi e ci annuncia l’abolizione dell’IRPEF, solo a noi eh! Ma prima parte anche un bel spot per il referendum sì, accompagnato da fischi.

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C’era una volta

Questa sera – con una vendemmia davvero eccezionale finita – con l’occasione il contadino ha tirato fuori dal cassetto del tavolo il libro rosso vecchio che contiene un po’ la storia del podere dal ’82 in poi per vedere quante volte c’era una quantità  d’uva paragonabile.

Ci sono segnate le entrare e uscite, i quintali di uva e i kg di olio, le spese per i francobolli, le candele, il mangime per il cane, per il paracadute militare in cotone per cogliere le olive – tutto insomma, rigorosamente suddiviso per spese di casa e entrate/spese dell’aziendina. Tutt’incuriosite le nipotine, a sentire che per fare una telefonata si andava in paese al bar che avevano la cabina e il contatore. E si segnava sul libro rosso, dopo la spesa per i chiodi e per i francobolli.

“E se non ti rispondevano?”

“Si ritornava il giorno dopo…”

Poi non c’era nemmeno la luce,o meglio era a candela e cerosene, e l’acqua si portava in secchi dalla cisterna in casa. Poi quando hanno sentito la storia della linea del telefono con 18 pali per il bosco (600mila lire) che arrivava nel’96 (per durare nemmeno vent’anni)…

Il libro rosso fu abandonato a) perchà© era pieno b) perchà© tornavano mai i conti tra quelche doveva essere in cassa e quello che realmente c’era.

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Non ci sono più le burrasche di una volta

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Almeno sembra, dopo quasi tre mesi senza piogge ieri e adesso ha piovuto, molto delicatamente ma solo sei millimetri; basterà  per rigonfiare quest’uva vizze? Poi basteranno tutti questi tipi di recinzioni a tener fuori chi vuole mangiare l’uva?
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La siccità  e la tramontana hanno frenato un po’ la mosca dell’olivo, ma ce ne girano parecchi in questi giorni. Domani rame, Spintor Fly e carta gialla con la colla ancora, sperando di frenare al massimo questa generazione, non sarà  facile. L’agricoltura sembra sempre di più una lotta disperata.

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La fila buona e la fila pericolosa

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Per parare chi esce dalla seconda fila è tempo adesso per una bella ramatura e un passaggio di Spintor Fly. Tra tramontana, siccità , quel bel lavoro degli uccellini e due giorni con 36° si sono forse sviluppati 2% delle punture di luglio, ma sono sempre tante.

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Welcome to the OLIVE FLY CHALLENGE 2016!

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Il nemico è già  numeroso e procede, ha giocato di nascosto e di anticipo infestando una marea di olive ancora assai piccole, sempre nella zone nord-est bassa delle piante e cogliendo completamente di sorpresa il contadino che non ci credeva ai suoi occhi ieri altro, ma munito di lametta e microscopio ha dovuto accettare la sfida – non sarà  mica facile evitare un altro 2014. Ci vorrebbe un caldo bastiale che non c’è, come primo aiuto. Lui ci mette lo Spintor Fly, la carta gialla (trappole cromotropiche) e pensa di anticipare la ramatura di settembre di almeno due settimane, quando vola la generazione che si sta sviluppando.

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Non c’è prezzo ma per il bio sì

Sul fatto in prima pagina

La guerra del grano nel Paese della pasta
Prezzi a picco, rischiano 300mila aziende

Prezzi borsa di Bologna:

FRUMENTO TENERO di produzione nazionale 2016 €178,00
FRUMENTO DURO di produzione nazionale, nord 2016 €203,00

AGRICOLTURA BIOLOGICA di produzione nazionale

frumento tenero €370,00
frumento duro €305,00

Stessa storia in Germania: superstalle robotizzate e il prezzo del latte non bio non copre più le spese, ma il latte bio manca e il prezzo è doppio. Il solo problema è che fare bio non è una scelta economica ma culturale; chi lo fa per i soldi non ce la farà  a lungo.

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La mucca ha le corna

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Sembra ovvio l’affermazione del titolo, purtroppo quando uno fa un giro in montagna (svizzera) vede che la maggior parte è senza ormai, solito motivi economici (devi avere la stabulazone libera e non hai la stalla abbastanza grande). Basta un minimo di sensibilità  e si vede già  solo dall’aspetto che non va bene: le corna sono un organo vitale che influenza anche tutta la digestione fino alla qualità  del latte.

Quindi con grande piacere il contadino vede che è riuscita una iniziativa popolare per mucche con le corna che ha alte probabilità  di passare alle urne.

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[traduzione al volo: 35 anni fa tutte le mucche avevano le corna, oggi si vuole una agricoltura industriale, le mucche con le corna non entrano bene nella robot di mungitura. AL vitello vengono date due punture anestetizzanti e bruciate la gemma della corna con una specie di saldatore ad 800°C, quando passa l’effetto antidolorifico il vitello comincia a camminare indietro e lamentarsi del dolore atroce.]

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L’ora della verità 

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Ormai si può dirlo: una allegagione fenomenale – dopo una fioritura altretanto abbondante, grazie alla ventilazione e alle temperature mite anzi quasi fredde e sembra che neanche le piogge frequenti abbiano dato noia anzi. Ora ci vorrebbe un estate caldo on temperature alte per tenere ben a bada la mosca e ci sarà  un raccolto eccezionale, sembre se non succede nulla.

A proposito di allegagione: Un contadino vecchio disse al contadino a quei tempi giovane “Quando la mignola casca bucata vuol dire che l’oliva rimasta sopra”.
Sarebbe bello perchà© cascano sempre bucate ma solo quelle poche allegate ingrossano dopo. Nota: Non sempre i contadini vecchi hanno ragione.

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