Il mandorlo segna la partenza vero del giro ma in verità il giro comincia già dopo il raccolto delle olive: Tagliare la legna, pulire quel che non si è pulito d’estate, potare la vigna, fare le fascine per il forno, tagliare le canne, preparare i salci, stendere il letame e via di quel passo fino alla fine di luglio. Questo ritmo dei lavori che si ripetono ogni anno ha qualcosa di rassicurante, di familiare, solo che il fisico non è più quello di una volta, in compenso il contadino ha abbastanza messo a punto i metodi di fare meno fatica possibile.
Sarà che una volta non finirà il giro, ma adesso no, vuole finire questo qui e vedere com’è – se pioverà, se ci vengono le nespole e le pesche; un giro è sempre lo stesso ma mai uguale.
2 commenti