Ieri il contadino ha rivista dopo tant’anni la metcalfa, quando puliva una macchia di rovi con il decespugliatore. Infatti sembrava già due mesi fa che forse quest’anno potrebbe rinascere un pochino.
Tant’anni fa di una domenica arrivò Ciro e diceva:
“Da me è tutto bianco, tutto tutto: le acacie, i rovi, la vigna, tutto!”
Ciro abita 10 chilometri da qui.
S’andava a vedere s’era bianca anche qui, ma non lo era. Ma l’anno prossimo (qui la mappa della invasione). Picchiavi su un cespuglio e si alzava una nuvola di questi cosi, ti s’infilavano negli orecchi e ti volavano intorno la testa. Tutta la vegetazione era coperta da una strato appiccicoso di melata, e dopo qualche settimana diventava anche nera dalla fumaggine. Gli unici che godevano erano le api e c’era chi diceva che erano proprio gli apicoltori a introdurla. Si diceva anche che al università di Siena studiavano un antagonista da introdurre mentre nei agriturimsmi davano insetticida alle siepi accanto alle piscine e consigliavano pure di trattare anche i margini dei boschi. E dicevano che potrebbe togliere fino 1° al vino. Ma questo era vera nulla.
Fatto sta che durava quattro o cinue anni poi sparì. Si vedevano nascere ma gli adulti alla fine non c’erano. Se era il risultato dell’azione scientifica o se la natura ha regolata la sovrappopolazione da sé chi lo sa (come quando hai un raffreddore e prendi la medicina: sai mica se saresti guarito anche senza, manca la controprova).
Ora vedremo, per le api una discreta presenza non sarebbe male: la loro stagione produttiva è ormai ridotta a due mesi.
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