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Categoria: agricoltura

Lotta persa e lotta in atto

peronospera
A partire dal 4 aprile per dieci settimane ha piovuto ogni terzo giorno. Il contadino pensava di aver ramato per bene, ma il rame solo non c’è l’ha fatto, un attacco di peronospera così l’ha mai visto. Un due terzi dell’uva o magari anche di più è cascato.

monitoraggio2008.jpg
Ora si teme per la mosca dell’olivo, che l’anno scorso ha distrutto quelli pochi olive che c’erano in Toscana. Fioritura scarsa e poca allegagione e lei ha dato il colpo di grazie. E si sente già  che c’è chi tratta con Rogor, nonostante che è tutto inutile come lo dice anche l’ARSIA:

Ricordiamo che la lotta larvicida fatta con dimetoato non ha assolutamente valenza preventiva quindi eventuali trattamenti fatti ora NON AVREBBERO NESSUNA EFFICACIA.

Ma chi ha paura spruzza il veleno lo stesso, l’anno scorso c’era chi ha trattato anche 4 o 5 volte. Il fatto è che ieri il contadino ha comprato le trappole feronomiche per monitorare e oggi ha già  fatto un bel raccolto di maschi della mosca. Insieme ai vicini metterà  le ecotrap come già  provato tre volte con successo, e magari anche già  tra qualche giorno si metterà  una prima mandata, visto le temperature basse.

Sono tante le domande: Si sposta lontano l’insetto o rimane più o meno in zona? Sono già  abbastanza grosse le olive per ospitare un baco? Ha piovuto per bene (21mm) domenica e sono ingrossate, ma francamente al contadino sembrano ancora troppo piccole per il baco.

Si segnala ancora l’ottimo sito con i dati del monitoraggio del ARSIA: scegliere tipo di modello, provincia e comune sulla destra.

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Finita

Non sono forse al corrente della situazione, ma l’agricoltura convenzionale (quella usa i fertilizzanti ricavati dall’aria tramite il petrolio) finisce insieme al petrolio stesso tra ~50-70 anni, senza proroga.

“Questa è una delle tecnologie più sicure che abbiamo mai visto, anche più sicura dei prodotti biologici, ambientali e di tutto ciò che è di moda in Europa!” Peter Brabeck ritiene che le piantagioni di cibo “biologico”, che producono rendimenti inferiori degli OGM, sono un privilegio, “per coloro che possono permetterseli”.
E contesta l’idea, degli oppositori agli ogm, che il biologico possa offrire risultati superiori con un consumo energetico ridotto.

Che tristezza, che la logica l’ha introdotta Aristolele o chi era 2000 mila anni fa.

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La forza del fungo

Passato il tempo d’acqua si vedono i danni: la vigna piena di bolle, i pomodori (che il contadino i pomodori nell’orto su a casa gli rama mai) fulminati dalla morte nera (peronospera, meno male che ha ancora piantine da piantare) per non parlare degli agli che lui gli ha colti tra una pioviscolata e un altra, con l’erba seccata tutta, un mese prima del tempo. Il peggio è che pure il finocchio salvatico è malato, da due anni. Gli ultimi giorni ha passato a fresare tonnellate di erba tra vite e ulivi e zappare tutto nel orto che era affogato nelle erbacce. Domani una settima ramata alla vigna e una bella zolfata poi si vede se si salva qualchecosa.

Tra la siccità  e tropp’acqua non c’è differenza.

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Welcome to Borneo

allegagione 2008

Ci hanno promesso la desertificazione ma invece non si capisce se si va verso un clima tipo inglese o uno monsonico. E’ da un mese che piove, piovetta, minaccia di piovere o fa burrasca o almeno lo fa vedere sulle colline vicine. C’era un solo giorno bono per zappare l’orto, gli altri il contadino si limitava a strappare l’erba con le mani e ora ci sono cumuli di erbacce dappertutto. La vigna s’ammalato un po’ di peronospera e già  doveva ramarla due volte di domenica per trovare una finestra senza vento e senza pioggia imminente. Se si cammina di notte scricchiolano le chiocciole sotto le scarpe e si pensa se conviene in futuro coltivare muffa, funghi o ranocchi.

Ma ora è ufficiale: Ciò nonostante gli ulivi hanno allegato benissimo, e l’uva pure.

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In giro

Ieri pomeriggio è successo che il contadino ha attraversato le colline toscane direzione Firenze, un evento di straordinaria rarità .

Ha notato due cose: Molti ma molti ulivi non vengano più potati e in compenso gli ailanti fanno quello che le acacie hanno fatto due secoli fa: invadano (l’acacia da almeno ottimi pali e tanto miele).

Questa specie, introdotta in Italia per un tentativo di allevamento del lepidottero Philosamia cynthia originario dell’estremo Oriente per la produzione della seta, ormai si trova rinselvatichita nei boschi, sulle ripe, sui greti e anche su terreni aridi, sassosi e instabili, dalla pianura fino ai monti, diventando un’infestante molto aggressiva. Si trova sempre più spesso anche in città , dove è usata come rapido rimedio contro i raggi solari; la pianta è infatti nota anche per l’estrema rapidità  di crescita in altezza.

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La marea

E’ solo che al contadino sembra che è stato detto tutto, una marea di parole parole parole: il nucleare inutile e dannoso anche se lo fanno gli negri Albanesi per noi, l’agricoltura biologica che consuma 30% di energia di meno producendo cibo più sano senza rovinare il suolo, le energie rinnovabile di qua e di là  e che forse non è più il caso di fare giorno delle notti buie e neanche di tenere acceso la tv (e il PC) tutto il santo giorno; la decrescità  e il yogurt fatto in casa; è stato detto tutto e di più.

capretti

Almeno la capra ha figliato, dopo due anni. Altro che parole.

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Proroga moratoria OGM

In Svizzera il popolo ha detto di sì ad una moratoria, che ora verrà  prolungata:

Berna. Il Consiglio federale intende prorogare di altri tre anni la moratoria “sull’ingegneria genetica nell’agricoltura”, che scadrà  il 27 novembre 2010. Il DATEC elaborerà  il messaggio corrispondente.

La moratoria “per alimenti prodotti senza manipolazioni genetiche”, adottata dal Popolo e dai Cantoni, è in vigore fino al 27 novembre 2010. Fino a tale data non potranno essere immessi sul mercato animali geneticamente modificati per la produzione di derrate alimentari e prodotti agricoli e non possono essere coltivate piante geneticamente modificate. La semina per scopi di ricerca è consentita a severe condizioni…

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Bayer Crop Science bloccato, finalmente

Hanno seminato il mais, nella vallata del Reno in Germania, conciato con Poncho Pro (principio attivo Clothianidin) e in concomitanza muoiono le api anche lì, com’era successo in Italia un mese fa.

Almeno il governo faceva analizzare le api morte e ha vietato la vendita e l’uso del semente trattato, escluso quello già  presente in azienda, le quali devono adattare misure speciali (interrare l’aria di scarico) per le seminatrici che lavorano ad aria compressa. A quanto pare porta questo sistema di semina all’avvelenamento delle api. A parte il Poncho hanno fermati e sospese le procedure di ammissione per Antarc, Chinook, Cruiser 350 FS, Cruiser OSR, Elado, Faibel und Mesurol.

Complimenti di cuore al governo tedesco che non dorme. Meglio tardi che mai.

Per avere un idea come funzionano questi veleni: ecco gli appunti su gaucho.

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Come tutti gli anni

bcs

Come tutti gli anni il caldo fa esplodere l’erba, le vite, le mignole. Come tutti gli anni il contadino voleva cominciare presto per avere una vita decente di maggio e come tutti gli anni si trova con l’erba alta dappertutto, il fieno pronto e la vigna da ramare (fatto venerdì) mentre ha mica f inito di potare gli ulivi, per non parlare dell’orto. Come tutti gli anni arrivano gli imprevisti e si rompe qualchecosa quando c’è punto tempo perr starci dietro (la pompa nel pozzo).

BCS falciatriceCome tutti gli anni lui si dice di preparare la falciatrice (un oggetto da museo che va a kerosene) prima e preparare una seconda lama e invece si trova a tirarla fuori nel momento che vuole a tagliare il fieno e come tutti gli anni parte al primo strappo con la fune che prima sapevano fare le macchine buone.

Come punizione s’è rotto la lama a metà  falciatura e doveva continuare con due denti a destra di meno girando per un verso solo e si è troncato mezzo.

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