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Categoria: agricoltura

La uebcam nella stalla

…sarebbe una cosa molto molto annoiante: tutto il giorno è vuota, solo la mattina verso le sette c’è la mungitura per mezz’ora. Ma per accontentare le richieste il contadino s’è impegnato ed ecco il filmato esclusivo, solo per te!

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Sbrigato un altro tema, manca il corso sull’agricoltura, la storia come il contadino è diventato contadino e il discorso sull’antroposofia. Pazienza, dovrebbero arrivare anche questi post.

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Realtà parallele

In caso di grave turbativa del mercato nell’Unione europea o in alcune delle sue regioni, la Commissione europea può autorizzare l’ammasso. Si fa ricorso al meccanismo dell’ammasso in particolare quando il prezzo medio registrato sul mercato durante un periodo rappresentativo è inferiore a:

* 1779 EUR/tonnellata per l’olio extra vergine di oliva*,
* 1710 EUR/tonnellata per l’olio di oliva vergine*,
* 1524 EUR/tonnellata per l’olio di oliva lampante* avente un grado di acidità libera pari a 2; per quest’olio, l’importo è ridotto di 36,70 EUR/tonnellata per ogni ulteriore grado di acidità.

[qui]

Ora proprio questo sarebbe successo:

Il prezzo dell’olio di oliva è in costante discesa dall’inizio della campagna 2008/2009 e l’Unione Europea ricorre agli aiuti all’ammasso privato per un quantitativo di 110.000 tonnellate.
I prezzi sono scesi al di sotto dei livelli minimi previsti…

Se il contadino fa bene i conti sono 1,80 al kg per l’extravergine di non meglio specificata provenienza. Cinque volte meno che costa qui.

Però è fiero che anche lui fa l’ammasso privato in quanto ha messo da parte un fusto pieno di 50 kg e spera ancora di vendere un po’ di quello rimasto nel fusto grande.

L’allegazione (di quei pochi fiori che ci sono quest’anno) sembra discreta. Sarà una annata magra in Toscana, ma forse trovano il modo di farlo diventare olio toscano, quel ammasso.

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L’annata agricola 2009

Dunque, il contadino vorrebbe mettere assieme un po’ le cose di quest’anno. Fatto il primo taglio del fieno è una specie di intervallo prima della seconda corsa. Per adesso c’è da togliere l’erba dappertutto e star dietro alla vigna, è sempre un miracolo quanta roba esce da quel pezzo di legno. Per avere il quadro: Oggi era da Beo per prendere 20 presse che questo non voleva (il primo taglio non è buono per conigli) e lui fa:

“Ma un annattaccia come questa non ho mai visto… è grave, veramente… il grano da buttare via, i girasoli non crescono, 450 euro solo per il concime…” e così via. E siccome lo dice tutti gli anni il contadino l’ha chiesto: “Ma te in quest’ottant’anni hai mai visto un annata a modo?” e lui “Mai” e il contadino: “Ma qualcosa avrai mangiato, per arrivare a oggi, no?”

Orto: Male le patate, il contadino avevo ripiantati le sue tutto felice che l’anno scorso ha raccolto un quintale e bastavono pure per seme. Ma tanti tanti non sono nati e invece di fare germogli hanno fatto piccole patatine sottoterra. Ravanelli grandi come pesche. In una auiola glòi agli marciscono di fondo, i fagiolini a metro vengono mangiati e sciupati da qualche animalaccio: seminato due buste e ancora manca la meta.
Per il resto manca l’acqua per far partire tutto, è un mese che non piove.

Frutta: Le mele non hanno fiorito, le pere non hanno allegato niente (sono 6 o più anni che non si vede una pera) e le ciliege sono cascate tutte; niente nespole e albicocche. Bene invece le susine (selvatiche), gli alberi sembrano finalmente di uscire da anni di una crisi nera, stavano quasi scomparendo. Pure bene stanno i peschi, bisogna ramarli due volte contro la bolla di febbraio, né è la prova una pianta che ha ramato solo una volta.

Vigna
: Fiorisce e visto che non piove è tutta sana e promette molto bene (giusto per far poggio e buca con l’anno scorso che era cascata tutta)

Olivo: Si stanno riprendendo ma sono sempre mezzo bruciati. C’è di tutto, da molto brutto a discreto e pure bello, dipende dalla posizione e dal terreno. Sembra tra Firenze Pisa Siena la stessa musica.

Detto brevemente in tre foto:

fioritura mignolo fioritura grossaie fioritura leccino

ll mignolo è un gran bel albero, fallisce mai.

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Uno dei pochi canale per il quale arriva pubblicità al contadino (nel browser c’è questo) è la radiolina. E bisogna dire che l’ascolta sempre con attenzione in quanto spesso è molto informativo.

Per esempio la campagna che lancia la CIA (italiana non americana) per farti fare le pratiche CAAF. Come mai cercano clienti…?

(questo testo l’ha scritto un po’ di giorni fa e poi ha pensato che non vale la pena parlarci. Ma ora è qualche giorno che sente la stessa pubblicità dai Coldiretti)

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Dadi e bulloni

Il contadino per continuare a giocare a contadino per qualche annetto ha dovuto investire (qualche forma di formaggio e ore di lavoro) in un altro pezzo da ferraccio: un ranghinatore anzi due per farne uno (il Moro li buttava via). L’anno scorso ha investito (un agnellone) in una pressa per il fieno. L’età media di lui e le macchine che usa è piuttosto lo stesso.

Mentre stava smontando i denti rotti però è stato illuminato di botto. Ecco perché i dadi si chiamano dadi!

dado

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Azoto nostro che sei…

azoto ulivi

Guardate questo erba alta e verde scuro sotto gli ulivi.

Uno dei primi post qui parlava dell’azoto. Ieri il contadino ha trovato i dati, insieme a tre grafiche istruttive (1890 – 1990 -2050)

# Il processo Haber-Bosch, da solo, utilizza qualcosa come l’1% del consumo globale di energia. Dovuto all’elevato calore e pressione necessarie a guidare le reazioni chimiche assorbendo così grandi quantità di energia.

Una cosa è certa: per avverare la terza grafica non avremo l’energia necessaria.

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Semente di laboratorio

Sempre granturco, granturco, OGM questa volta e sterile. La Monsanto ha pasticciato nel laboratorio: fino 80% delle piante con pannocchie vuote su migliaia di ettari.

“Monsanto says they just made a mistake in the laboratory, however we say that biotechnology is a failure. You cannot make a ‘mistake’ with three different varieties of corn. We have been warning against GM-technology for years, we have been warning Monsanto that there will be problems,’ said Mayet. She calls for an urgent government investigation and an immediate ban on all GM-foods in South Africa.

E pure pretendono di avere tutto sotto controllo…

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Le pecore e la biometria

Ci sta che 5 dei 14 milioni pecore inglesi si tengono la loro lana adosso quest’estate:

Con l’inasprirsi delle regole per l’immigrazione, infatti, i 500 tosatori specializzati, provenienti dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, e che annualmente “alleggeriscono” gli animali, non potranno in queste settimane recarsi in Gran Bretagna.

Ma l’articolo non spiega per bene l’inasprirsi, il contadino multicanalinformato vi illumina: il fatto che gli inglesi sono sempre all’avanguardia e stanno per introdurre pure il permesso di soggiorni con dati biometrici. A parte il fatto che costa la bellezza € 230 i eventuali tosatori australiani dovrebbero recarsi nella capitale Canberra per farsi prendere le impronte digitali.

Tra poco voterà pure se il suo passaporto sarà biometrico o meno: In una democrazia vera uno dovrebbe anche avere la scelta, giusto. Il problema è che una volta prese le impronte e altro e salvati in una banca dati centrale questi fanno troppo gola alla polizia e servizi segreti e chi controlla veramente chi ci accede e perché?

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Butteranno la mignola?

Sembra proprio di no. Sono tre piante che non fioriscono qui sul podere quest’anno: i meli, le acacie e gli ulivi.

Nel ottavo anno di alternanza il contadino ancora non lo vuole capire, il fatto che coglierà ulive un anno sì e un anno no come nel 2007 o comunque molto meno del solito. Succede sempre la prima settimana d’aprile, le piante sono belle, morbide con la frasca tutt’a posto e in pochi giorni diventano spelacchiati e brutti, le gemme femmine diventano maschi e quest’anno cascano pure le foglie appena lo tocchi.

Ancora non sa se è dappertutto la stessa musica (nel 2007 mancava l’80-90% dell’olio toscano) o se un fenomeno più locale.

L’ultima foto è la mignola come dovrebbe essere.

gemme a fogliagemme a fogliamignola

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Granturco amaro

Non viene dalla Turchia ma di sempre di lontano e serve per la polenta (in minima parte) e adesso (grazie alla scienza e la corsa alla produzione sempre più economica di carne e uova) insomma serve sempre di più per creare danni gravi. Per poter mangiare carne a poco prezzo.

Solo poche volte la politica fa il suo lavoro (difendere l’interesse di tutti).

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Domanda ammissibile ma non finanziabile

chioccia

Dunque, il blog ha detto che ha fame e vuole un post e il contadino obbedisce, anche se c’è poco da raccontare – sono sempre variazioni delle stesse cose che succedono in campagna tutti gli anni. La vigna è quasi legata grazie alla manodopera della wwoofer, gli orti coltrati e pure il campone in Val di tegoli per l’erba medica; le prime patate seminate, sono nati gli zucchini e i pomodori nel tunnel, potati i primi olivi, portato via la seconda massa di letame (quattro viaggi in vigna e il resto agli ulivi giovani) poi c’era la gallina a covare la sera sulle uova e l’ha messo a fare la chioccia. La stalla è piena di agnellini, spesso gemelli e una ha fatto pure tre e da ieri si fa un formaggio e la ricotta ogni giorno.

L’apicoltore ha riempito le sue due postazione con dei sciami sostituendo le arnie morte (7 su 37 in una, non male per come stanno andando le cose con le api) e sono pronte per andare nell’appennino. I peschi fioriscono, la prima grandinata ha picchiato sodo ma a due chilometro di distanza e fa piuttosto freddo ancora e lui pensa che l’annata promette bene perché ha piovuto tanto e il freddo ha fermato la natura, c’era un inverno vero.

E questo è l’ultimo anno di questa aziendina biologica certificata: Domanda ammissibile ma non finanziabile significa niente più contributi (ca € 1800/anno gli ultimi cinque anni) e quindi le spese di 340,00 per la certificazione sono diventati inutili (e chi compra l’olio qui si fida del contadino) – a parte il fatto che sembra proprio che per ogni agricoltore in campo ci sono tre burocrati a Bruxelles, due alla regione e tre nel organismo di controllo. La provincia ha spartiti i pochi soldi arrivatoli da Bruxelles tra i bieticoltori che devono smettono (chiuso il zuccherificio), la piantagione dai pioppeti e misure infrastrutturali e per il biologico è rimasto poco.

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