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Categoria: agricoltura

Seccume in poggio

Questo mondo di ottobre senza erba fresca ha qualcosa di completamente surreale o irreale. Gli ulivi fanno miracoli – in altre situazioni di siccità  erano già  vizze a quel punto, invece adesso sembrano solo mature, avanti di due settimane. A un certo punto si coglieranno. Questa stagione ha fatto male anche alla mosca dell’olivo: i trattamenti con spintor fly e rame si potevano anche non farlo, ma chi lo sa prima. Fine luglio sembrava grave.

La cambiazione di ieri l’altro ha portato due rovesci di 2 minuti, prossimo appuntamento con l’acqua verso il 20:

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Bene il mercato delle ghiande

Le tre principali agenzie di rating hanno confermato il tripla AAA+ con outlook positivo per i futures su pecorino e agnelli. Da un lato la duplice siccità  primaverile/autunnale ha compromesso seriamente la disponibilità  di erba e fieno sul mercato ma la conferma della produzione di ghiande in forte rialzo ispira nuova fiducia ai mercati che non sanno mica più dove buttare la liquidità  in eccesso e ben vengono sempre le materie prime.

Sul serio: un inverno senza ghiande è duro.

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Senza speranza

Il contadino nei trent’anni sul podere di siccità  nà© ha viste parecchie. Andava sempre bene alla fine, a volte nel ultimo momento utile come nel 2003 dove ha piovuto 10mm prima della vendemmia. Questa volta invece tocca cogliere l’uva così – sperando che riesce a passare per il diraspatore senza tapparlo mezza secca com’è – la San Giovese non è neanche matura per bene mentre il Trebbiano invece ha sofferto un po’ meno.

Oggi s’è fatto il succo del canaiolo, una sessantina di bottiglie, domani tocca al San Giovese. Il sogno sarebbe di fare succo d’uva con tutta la produzione, ma il mercato e il contadino non si son trovati fino adesso.


Il pascolo per le pecore è quasi in condizioni african-texane – giusto sui campi d’erba medica e nei boschi trovano ancora qualcosa di verde. Fieno c’è pure pochissimo, si spenderà  qualche centinai di euro per fieno quest’inverno.

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Codibugnoli, rame e spintor fly – la lotta riparte

Da quando il contadino studia il comportamento della mosca dell’olivo ha visto che in questo periodo fine agosto/inizio settembre dove si riconoscono bene le olive infestate spesso un uccello li apre per mangiare la larva ma ha mai pensato chi è e sopratutto come fa, perchà© non è così facile. Da quando ha conosciuto il suo nuovo grande amore invece lo sa, solo lui è così agile e leggero e pensa già  come aiutarlo a nidificare. Che l’assenza di veleni sul podere aiuta agli uccellini carnivori è ovvio.

Avrebbe dovuto piovere e invece non l’ha fatto qui, a parte i 4 mm cascati che accendevano solo la speranza e basta. Ma ha rinfrescato e le mosche di quella infestazione di luglio che hanno sopravvissuti la calure africana e i codibugnoli adesso volano: 6 catture in un giorno nel punto più critico. Oggi ha dato la poltiglia bordolese e lo spintor fly (per la terza volta). Funziona benino anche la carte gialla (anche senza feromone) ma costa decisamento troppo per 400 olivi, visto la durata, si dovrebbe sostituire anche 5 volte. Ma potrebbe essere un ottima soluzione per uliveti piccoli

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OGM in Europa: adesso più difficile ancora

Avrà  conseguenze la sentenza di ieri:

Ieri la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha vietato la vendita nell’Ue di miele contaminato da OGM. La Corte ha stabilito che il miele, prodotto da un apicoltore tedesco, non può essere venduto in quanto contaminato da polline proveniente dal mais OGM MON810 della Monsanto.

C’era quel apicoltore che trovava tracce di polline OGM nel sul miele. Le api non rispettano le distanze di sicurezza.

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Resistere agli OGM

Non solo i consumatori, adesso pure gli nematodi sviluppano resistenze al semente MonSanto OGM:

1. Corn rootworm resistance to Bt trait documented in Iowa
Iowa State University entomologist Aaron Gassmann and co-authors have documented western
corn rootworm populations with field resistance to corn hybrids containing the Cry3Bb1 toxin.
This is the first report of field-evolved resistance to a Bt toxin by the western corn rootworm and
by any species of Coleoptera. The complete article is available online at: Gassmann, A.
J., Petzold, J. L., Keweshan, R. S., and Dunbar, M. W. 2011. Field-evolved resistance to Bt
maize by western corn rootworm. PLoS ONE 6(7): e22629. doi:10.1371/journal.pone.0022629.
The main points that the authors emphasize are:

• Farmers identified fields with severe rootworm feeding injury on Bt corn.

• Populations of western corn rootworm from those fields displayed significantly higher
survival on Cry3Bb1 corn hybrids in laboratory bioassays than did western corn
rootworm from fields not associated with such feeding injury.
• In all cases, fields experiencing severe rootworm feeding contained Cry3Bb1 corn
hybrids for at least three consecutive years.
• Survival of rootworm populations feeding on Cry3Bb1 corn in bioassays increased with
the number of years that Cry3Bb1 corn had been grown in the field where the populations
were collected.
• These rootworm populations were susceptible to hybrids with the Cry34/35Ab1 toxin,
indicating no cross resistance.

Strano, assolutamente imprevedibile! L’evoluzione! Chi l’avrebbe previsto? Sono scienziati! Sono scienziati? La Monsanto invita i farmer di usare il loro triplo-modificato semente OGM e di incrementare la lotta “integrata” (=intervenire con veleni). Invece si potrebbe anche fare un pensiero di smettere con la monocultura.

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Seccano…


….i pomodori…

… i ficchi sulla pianta…

… i bachi della mosca dell’olivo e anche le sue uova…


… l’uva più bella degli ultimi diec’anni.

Manca la foto del erba per le pecore.

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Il SISTRI in discarica

Le scure della manovra bis si sono abbattute pure sul affare di rifiuti di nome SISTRI.

Due tratti di penna della manovra correttiva di Ferragosto cancellano come per incanto quello che, negli ultimi due anni, è stato l’incubo di centinaia di migliaia di imprese. Il Sistri, sistema di tracciamento digitale dei rifiuti, viene abrogato tout court con i commi c) e d) dell’articolo 6 del decreto 12 agosto 2011, provvedimento in attesa di promulgazione. Così, alla vigilia dell’entrata in vigore del decreto che scansiona le sanzioni amministrative per i reati ambientali, cade tutta l’impalcatura del progetto di digitalizzazione del comparto rifiuti iniziato dall’ultimo governo Prodi e faticosamente portato (quasi) alla fine dal ministro Stefania Prestigiacomo.

Altri lo vedono male.

[via LorenzoC]

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Caccia al lupo?

Polemiche in vista:

Nelle scorse ore la Commissione agricoltura della Camera ha approvato all’ unanimità  un documento che, qualora dovesse essere convertito in legge, consentirebbe l’ abbattimento del lupo “per prevenire danni importanti al bestiame”…

Il contadino non ci vede niente di male abbattare qualche lupo se sono troppi. La questione è: quanti sono “troppi”? Ma il problema di fondo è che l’uomo si è ritirato dalle terre difficile in montagna e colline ed ecco arriva il lupo per rifare ordine nel caos.

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