
Ecco, l’excarnazione comincia pianamente con una protesi di qui e una di là , per noi che possiamo permettercele: occhiali, corone nella bocca magari anche ponti, e tanti arnesi per permettere di continuare i nostri lavori. Il mignolo non si sa se il contadino lo muoverà – per ora non da segni di vita, tenuto immobile dalla stecca di Zimmer che è fatta bene. Tra qualche giorno può togliere ognicosa e cercare (come hanno proposto asservendosi di un “fisioterapista di fiducia” che non conosce ancora ) di re-imparare a muoverlo e la questione è se riuscirà mai a mungere le pecore ancora. Intanto ha imparato a usare bene la sinistra, che ha ancora delle capacità da sfinire. Si deve sfinirsi, se no che vita è.
Ma il male spesso non viene a nuocere ma per insegnare e per cambiare destini e altre cose in positivo: chi avrebbe mai detto che alla figlia piace a mungere e gestire le pecore nella stalla? Uno si deve tirare indietro per forza e si apre uno spazio per altri. Il fieno (con la mitica BCS) l’ha falciato il ragazzo della figlia e insomma sembra che per ora il podere ce la fa e venire gestito.
Queste forbici hanno un contatore di tagli, in pochi giorno è arrivato a 6500, era meglio non sapere questi numeri.