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Categoria: agricoltura

Sarà  vietato l’olio sfuso nei ristoranti

Muore la bottiglietta sul tavolo.

Ma dal prossimo anno le bottigliette porta olio ricaribabili saranno bandite da bar e ristoranti di tutta Europa. La Commissione Ue, infatti, ne ha deciso la progressiva eliminazione perchà© “non sono igieniche” e “possono servire a truffare la clientela, cui viene servito un olio di pessima qualità “.

Il contadino però ha anche qualche dubbio sulla qualità  dei oli dei grandi produttori. In un mondo ideale se l’olio sul tavolo non è buono te cambi locale e la faccenda si regola da sà©.

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Semi e piante presto fuori legge! Bufala.

Gira da qualche giorno roba allarmante come:

LA COMMISSIONE EUROPEA METTE FUORI LEGGE SEMI E PIANTE NON OMOLOGATE
Una nuova legge proposta dalla Commissione europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà  Vegetali europee”.

Praticamente tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri devono essere registrati

Quasi tutte le tradizionali varietà  di semi per coltivare i vegetali saranno fuori legge ai sensi di questa legge proposta dalla UE. Questo significa che l’abitudine di conservare i semi di un raccolto per la prossima semina – pietra miliare per una vita sostenibile – diventerà  un atto criminale.

Basta però a mettere in moto due neuroni prima di inoltrare questi link e urlare contro i burocrati europei. Anche i burocrati non sono scemi e questa legge ovviamente rimpiazzerà  e unificherà  qualcosa come dodici normative già  esistenti: l’idea che non puoi vendere su grande scala semente non certificata per germinabilità  e purezza non è mica nata oggi. Ovviamente favorisce i grandi che hanno i mezzi per farlo, ma se tu passi i tuoi semi di pomodoro a un altro amico non siete fuorilegge e puoi anche venderlo su piccola scala.

Tradotto dalla proposta di legge:

Articolo 2
Esclusioni
Il presente regolamento non si applica al materiale vegetale di moltiplicazione:
(a) destinati esclusivamente a scopi di test o scientifico;
(b) destinati esclusivamente alla riproduzione;
(c) destinati esclusivamente a, e mantenuto da, banche di geni, le organizzazioni e le reti di conservazione delle risorse genetiche, o di persone appartenenti a tali organizzazioni o reti;
(d) scambiati in natura tra persone che non siano operatori professionali.
++++++++++++++++++++++++++++
Articolo 36
Eccezioni del Articolo 14 (1) per produttori di nicchia di semi e piante che soddisfanno tutte questi condizioni:

(a) Mettere disponibile sul mercato solo piccole quantità  da soggetti diversi da
operatori professionali
, o da professionisti impiegando non più di dieci persone e il cui fatturato o il totale di bilancio annuo non supera 2 milioni di euro;
(b) è etichettato con l’indicazione ‘materiale di nicchia mercato’.

3. I materiali di moltiplicazione vegetale è in appresso denominata ‘materiale mercato di nicchia’.
I soggetti che producono materiale nicchia di mercato tengono registri delle quantità 
del materiale prodotto e messo a disposizione sul mercato, per generi, specie o
tipo di materiale. Su richiesta, essi rendono i record a disposizione del
autorità  competenti.

Sembra che l’unica fonte di questa robaccia sia il sito
NaturalNews.com gestito da Mike Adams. La stessa storia gira in versione tedesca.

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Messo al bando i veleni davvero?

Il contadino non ha tempo per verificare ma qui dice:

Ce l’abbiamo fatta: l’Europa ha appena messo al bando i pesticidi ‘ammazza-api’! Mega-aziende come Bayer si sono scagliate con tutte le loro forze contro questa decisione, ma una grande mobilitazione, la scienza e delle istituzioni che si sono finalmente aperte ci hanno permesso di vincere!

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Progetto borragine

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Intorno casa è pieno di borragine, già  da anni ma quest’anno è venuta tantissima e particolarmente bella. Il contadino sta lavorando per espanderla nei vari oliveti e sembra che stia funzionando.

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E’ un ottimo pascolo per le api, bombi e osmie. Il metodo buono e sicuro per tenere la api è di farlo fare ad uno che se ne intende e il contadino è particolarmente contento di poter offrire delle postazioni. Su una l’apicoltore alleva gli sciami, una sessantina alla volta. La prima mandata è partita tre settimane fa e lavora già  da qualche parte nel torinese.

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La postazione sotto la quercia, che tra poco andrà  come tutti gli anni nel appenino al pascolo d’acacia e castagno, torneranno di agosto.

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Il cavallo quotidiano nel piatto

Con un po’ di ritardo rispetto al mondo aglosassone-germanico anche nel Bel Paese viene a galla lo smaltimento discreto dei cavalli nella catena alimentare:

Con quasi un campione su dieci esaminati che è risultato adulterato dalla presenza di carne equina non indicata in etichetta siamo di fronte ad uno scandalo senza precedenti. A denunciarlo è la Coldiretti dopo che sono stati resi noti i risultati delle attività  di controllo del Ministero della Salute dai quali emerge che sui 454 campioni prelevati dai Nas 33 sono risultati positivi per presenza di carne equina superiore all’1 per cento, che doveva invece essere dichiarata.

Ci sono due classi di cavalli: quelli da macello con un loro elenco di farmaci e quelli sportivi con un altro elenco, con sostanze completamente vietate nel primo gruppo per esempio il Fenilbutazone. Il problema è che se il cavallo non soffre non si può ammazzare per legge, e costa una bella cifra mantenerlo. E così succede che si smarrisce il passaporto del cavallo e questo passa nel gruppo dei cavalli da macello. E’ venuto fuori che non solo c’era carne di cavallo nei prodotti pronto all’uso della Ikea e altri, ma c’erano anche questi farmaci (in 0,51% dei casi secondo l’EFSA). Su livello europea hanno trovato 1 su 20 prodotti con carne di cavallo.

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In stallo

No, niente politica. In stallo è la natura, tra acqua e freddo, con il primo che filtra continuamente dai cigli e infanga le strade sterrate finche diventano delle palude con sabbie mobili, con gli agli che non pinziscono in cantina (roba mai visto), con un cuculo smarrito due settimane fa e adesso sempre silenzio (“il due o il tre d’aprile, il cuculo ha da venire. L’otto, se non è venuto, o che è morto, o che è cotto”), con i pomodori nel tunnel nati male come mai e i poponi e cetrioli mangiati appeno sorti, con la terra piena di erba mai lavorata d’inverno e se non si riesce di entrare tra poco l’erba sarà  troppo alta. Con l’orto da coltrare e le patate sempre da piantare; con i capi dell’uva bianca ancora da legare da quanto sono aride, con la legna per la stufa finita e schianti nuovi nei muri della casa che si assesta, con porte che non chiudono più e buchi tondi nel asfalto al’improviso, per non parlare delle frane presenti ovunque.

Di marzo il contadino ha misurato 191 mm di pioggia, un record; i bussoli alti un metro qualcosa nel orto si sono riempiti durante l’inverno mentre di solito sono a metà . Quel che manca è il calore, e ci sta che solo dopo un altra settimana cambia qualcosa, quando Venere (il 14) e Marte (il 19) entrano nel segno di calore dell’ariete, ma forse neanche, visto che il 17 Saturno si sposta in Vergine che è un segno di terra quindi freddo.

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Va male alla monarca

monarch

Attratto da questa bella foto il contadino ha letto.

Per la terza volta consecutivo il numero delle farfalle monarche che migrano da Usa e Canada per svernare in Messico è diminuito, diminuito di 59% solo quest’anno, il valore più basso da quando si registrano i movimenti (20 anni).

Adesso sono un quindicesimo di quelli che c’erano nel ’97. Sulle cause probabili è inutile scrivere qualcosa; le farfalle non hanno nessuna lobby, almeno per le api qualcosa si è mosso ultimamente.

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Buongiorno Egola, buongiorno Orlo

piena dell'egola di marzo

Quasi quasi il contadino rimpiange la polvere e la siccità  dell’anno scorso di questi tempi. Sono quasi quattro mesi che il fango è asciugato mai poi l’acqua venuto gli ultimi giorni stava a fiore di terra che proprio non nà© poteva più assorbire nulla e questa di questa notte molto burrascosa va quindi tutto dritto a Pisa.

Il contadino ha perso il conto delle piene, erano cinque o sei minimo da settembre.

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Le mucche mangiano l’erba

ministro-serbo-latte

Sì, una volta tanto tempo fa. Ma oggigiorno devono produrre al massimo nella loro breve vita quindi si governano peggio dei maiali. Ma purtroppo il granturco questa volta è fungito: pieno di aflatossina B1, e mica poco granturco: qualcosa come 45mila tonnellate arrivavano in Germania dei quali 10mila tonnellate sono stati inseriti nei mangimi e spediti, sono coinvolti 3500 6500 aziende che producono latte. E il ministro per l’agricoltura serbo deve bere latte in tivu e aumenta nello stesso momento il valore massimo consentito da 0,05 a 0,5 microgrammi per litro:

“La Serbia non è ricca e non può permettersi di buttare 3-400’000 litri di latte al giorno.”

Già  un mese fa sapevano e ritiravano latte in Serbia, Croazia, Slovenia e Bosnia. Sembra che la causa era il miscuglio tra siccità  e umidità  nel periodo di raccolto. E il contadino scommette che tutti in Serbia sapevano che quel granturco sarebbe stato da buttare, ma non se lo potevano permettere neanche questo.

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