Gira da qualche giorno roba allarmante come:
LA COMMISSIONE EUROPEA METTE FUORI LEGGE SEMI E PIANTE NON OMOLOGATE
Una nuova legge proposta dalla Commissione europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”.
Praticamente tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri devono essere registrati
Quasi tutte le tradizionali varietà di semi per coltivare i vegetali saranno fuori legge ai sensi di questa legge proposta dalla UE. Questo significa che l’abitudine di conservare i semi di un raccolto per la prossima semina – pietra miliare per una vita sostenibile – diventerà un atto criminale.
Basta però a mettere in moto due neuroni prima di inoltrare questi link e urlare contro i burocrati europei. Anche i burocrati non sono scemi e questa legge ovviamente rimpiazzerà e unificherà qualcosa come dodici normative già esistenti: l’idea che non puoi vendere su grande scala semente non certificata per germinabilità e purezza non è mica nata oggi. Ovviamente favorisce i grandi che hanno i mezzi per farlo, ma se tu passi i tuoi semi di pomodoro a un altro amico non siete fuorilegge e puoi anche venderlo su piccola scala.
Tradotto dalla proposta di legge:
Articolo 2
Esclusioni
Il presente regolamento non si applica al materiale vegetale di moltiplicazione:
(a) destinati esclusivamente a scopi di test o scientifico;
(b) destinati esclusivamente alla riproduzione;
(c) destinati esclusivamente a, e mantenuto da, banche di geni, le organizzazioni e le reti di conservazione delle risorse genetiche, o di persone appartenenti a tali organizzazioni o reti;
(d) scambiati in natura tra persone che non siano operatori professionali.
++++++++++++++++++++++++++++
Articolo 36
Eccezioni del Articolo 14 (1) per produttori di nicchia di semi e piante che soddisfanno tutte questi condizioni:
(a) Mettere disponibile sul mercato solo piccole quantità da soggetti diversi da
operatori professionali, o da professionisti impiegando non più di dieci persone e il cui fatturato o il totale di bilancio annuo non supera 2 milioni di euro;
(b) è etichettato con l’indicazione ‘materiale di nicchia mercato’.
3. I materiali di moltiplicazione vegetale è in appresso denominata ‘materiale mercato di nicchia’.
I soggetti che producono materiale nicchia di mercato tengono registri delle quantità
del materiale prodotto e messo a disposizione sul mercato, per generi, specie o
tipo di materiale. Su richiesta, essi rendono i record a disposizione del
autorità competenti.
Sembra che l’unica fonte di questa robaccia sia il sito
NaturalNews.com gestito da Mike Adams. La stessa storia gira in versione tedesca.