Premi "Invio" per passare al contenuto

Categoria: agricoltura

La differenza delle culture

marmellata

Ci sono degli abissi tra le culture, altro che senatori condannati che non ricordano come si fa a dimettersi. Le marmellate! Il contadino non sa quanto energia e tempo fu sprecata con la “sterilizzazione” dei vasi nel mondo. Oggi ha fatto due pentole di marmellata di fichi (300gr zucchero/kg frutti ma è troppo) e per curiosità ha consultato qualche ricetta in rete e riecco che spuntano questi consigli:

…bollire per circa 45 minuti. Fate leggermente raffreddare la marmellata di fichi e versatela nei vasetti precedentemente lavati.

Procedete adesso alla sterilizzazione della marmellata: mettete i vasetti ben chiusi in una pentola, ricoprite con acqua fredda e fateli bollire per circa 40 minuti.
++++++++++++++++
…fate cuocere a fuoco dolce per circa un’ora….

Invasate immediatamente, chiudete con i coperchi e capovolgeteli: fate raffreddare i vasetti, poi metteteli in una pentola contenente acqua fredda che li ricopra completamente…

Ha mai sterilizzato o visto sterilizzare i vasi già riempiti: per il semplice fatto che sono già sterilizzati. Basta versare la marmellata bollente, chiudere, riunire i vasi e coprirli con asciugamani o altro in modo che si mantiene la temperatura per un po’.

Quest’anno l’unica marmellata che si riesce fare è quella delle more (poche e tardi) e quella di fichi, che godono di queste temperature alte e avvizziscono sulle piante. Gli altri frutti non c’erano proprio.

24 commenti

Mangiare ovvero lavoriamo per voi

PTX_1316PTX_2440

PTX_1309

Cari istrici, carissimi daini, egregio signor cinghiale (e un saluto ai lupi che sembrano trasferitosi nel senese per ora): Il contadino prima o dopo si stuferà davvero di dover fare tutto quel che fa dentro una recinzione alta due metri carica di corrente con allarmi sonori (ancora non ci siamo a questi livelli ma ormai passa le ore che gli avanzano solo a chiudere buchi, mettere pali e tirare fili).

Ormai l’avete quasi vinto, avete mangiato dell’insalata, una parte delle zucche, qualche popone (e se di notte entrano i gatti in casa si mettono pure loro ad aprirli), cinque cocomeri e minimo un quintale di uva e ci sono ancora tre settimane alla vendemmia.

Ma se smettiamo noi di coltivare la terra sarete alla fame anche voi, ve lo dico, pure niente più erba medica per voi, daini.

15 commenti

Il ritorno delle api

ritorno-api4ritorno-delle-api-4

ritorno-delle-api-1ritorno-delle-api-3

La sera verso mezzanotte sono ritornate le ape dal lavoro sull’acacia e castagno nel Appenino, il giorno dopo hanno sempre molta sete ma molta.

Commenti chiusi

Troppe tracce di diserbo nel cibo? Moltiplichiamo i limiti!

Successo per Monsanto negli Stati Uniti:

…the EPA is on path to soon approve of levels of glyphosate being found in crops several times over the current concentration.

…the amount of allowable glyphosate in oilseed crops such as flax, soybeans and canola will be increased from 20 parts per million (ppm) to 40 ppm, which GM Watch acknowledged is over 100,000 times the amount needed to induce breast cancer cells. Additionally, the EPA is increasing limits on allowable glyphosate in food crops from 200 ppm to 6,000 ppm.

+++++++++++++++++
… l’EPA sta per approvare dei livelli di glifosato trovati nei raccolti per il doppio e più della concentrazione attuale.

… la quantità di glifosato ammissibile in colture oleaginose come il lino, semi di soia e di colza sarà aumentato da 20 parti per milione (ppm) a 40 ppm, che GM Guarda riconosciuto è di oltre 100.000 volte l’importo necessario per indurre le cellule del cancro al seno. Inoltre, l’EPA sta aumentando limiti consentiti glifosato in colture alimentari da 200 ppm a 6000 ppm. (google traduttore)

Interessante è il metodo scelto di far diminuire i consumatori di carni sul lungo termine per selezione naturale, aumentando di 30 volte il limite per i mangimi.

2 commenti

La Guerra dei Tripidi Episode II

danno-tripidi1danno-tripidi2

danno-tripidi3tripide

C’è poco da dire – hanno vinto loro: la seconda generazione nel oliveto intorno casa si è sparso ovunque e ha fatto cascare circa l’ottanta percento delle olive, magari una decina di quintali; rodano il gambino o anche l’oliva stessa e da luogo a un cascola mai vista. Il contadino ha provato con l’olio bianco nelle zone più infestate, poi qualche settimana fa addirittura con il piretro. Niente. Mai s’era però aspettato un danno così enorme per il raccolto e pure per l’anno successivo, in quanto ci sono delle piante ancora senza nuova vegetazione (vedi l’inizio).

Come sempre si chiede cos’avrebbe sbagliata lui, la colpa gli sembra tutta sua in quanto responsabile degli olivi, ma ancora non ha ben capito il nemico. C’entra il cultivar, la posizione sopratutto e la potatura forte. E a guardare le piante colpite gli viene da piangere ma non può evitare, in quanto sono quelli intorno casa. L’oliveto grande detto “di sopra” e “di sotto” invece è salvo.

10 commenti

Sporcarsi

In merito all’Ilva, il lavoro, la mortalità e tematiche simile: al contadino sembra che pian piano sta emergendo un idea del lavoro “pulito”, “sano”, “senza sudore”, “sicuro” e via così.
Ma nella realtà il lavoro ci consuma: ci consuma le tendini, le arti, i muscoli, l’udito, le ginocchia, la vista, il cervello, quel che vuoi. Ci consuma ed è naturale.

Ovviamento cerchiamo giustamente di limitare questo consumo al mimimo, e qui si scontrano interessi economici con quelli dei lavoratori dipendenti e altro, ma non esiste il lavoro che non ci consuma ed è giusto così altrimenti cosa abbiamo dato al mondo?

11 commenti

Paglia e problemi

paglia viaggovazzoler

paglia3battitura-paglia32

Sono i giorni della battitura e quindi per i pastori i giorni della paglia. Il contadino ieri e oggi ha fatto una vita con le chiavi in mano (neri, anche l’umore) per far solo 150 presse di paglia perché la sua cara pressa ha tirato fuori mille guasti in vari punti uno dopo l’altro, finendo con una bella botta quanto si spezzava la catena del ranghino e adesso sono storie, tra pezzi consumati e telaio piegato. Trattore a parte la imballatrice è la macchina più complessa di tutti. Soliti problemi del agricoltura museale®…

Le foto sono degli anni passati, cambiano i campi ma non l’essenza. La paglia quest’anno era sui campi gestito del contoterzista, la mietitrebbia sembrava ubriaca quanto ballava e si inclinava, e anche a pressare era difficile evitare le fosse dell’erosione. Non c’è più agricultura.

5 commenti

Uccellini della vigna

uccellino-vigna2uccellino-vigna1uccellino-vigna3

uccellino-vigna4uccellino-vigna5uccellino-vigna6

Quasi tutti gli anni quando si tirano su i capi si sente un uccellina scappare da l nido, tre quattro vite più avanti. Quest’anno il contadino l’ha visto covare proprio prima che zolfava e aveva paura che magari non lo regge e abbandonasse le uova. Invece no, è stasera la sua fototrappola ha riempita la scheda di memoria (seguirà un video timelapse)

Ma visto che tutti dicono che la intelligenza della rete è straordinaria e che sarebbe pure idonea a governarci proviamo: come si chiama questo uccellino?

6 commenti

Mais ammuffito, formaggio fatto

Altra notiziola del mondo agricola malato, finito in carcere Renato Zampa, presidente del consiglio direttivo e legale rappresentante del consorzio Cospalat (Friuli Venezia Giulia), altre 26 persone indagate, tra cui 17 allevatori del consorzio.

Il latte, destinato ad altri caseifici per produrre formaggi non dop o latte Omega 3, veniva diluito con prodotto non contaminato per renderlo idoneo ai controlli analitici effettuati dagli acquirenti. Secondo gli inquirenti, che hanno sequestrato 1.063 forme di formaggio potenzialmente nocivo, gli indagati avrebbero anche falsificato le analisi del prodotto. Il consorzio frodava caseifici e distributori, ma a sua volta, in una filiera di violazioni, sarebbe stato vittima di furto da parte di due autotrasportatori. Questi rubavano 2 o 3 quintali di latte nel corso di ogni viaggio verso Toscana e Umbria, per rivenderlo a un soggetto non identificato. Sottratto il latte, lo sostituivano con acqua.

Il punto è che le mucche il granturco non lo dovrebbero mangiare in quantità industriali come avviene, specialmente se vuoi fare un formaggio buono. Sono erbivori, per loro c’è l’erba. Solo che fanno meno latto ma sarà certamente più salutare.

5 commenti

Ogm danneggiani i maiali! Skandalo!

Purtroppo lo studio segnalato da Coldiretti e altri è un classico esempio di scienza spazzatura. Gli autori (e la rivista dove è stato pubblicato) sono dichiaratamente contrari agli OGM, hanno fatto mangiare a 170 maiali due diete diverse e poi si sono messi a cercare delle differenze, che erano solo trovabili separando in 4 livelli la gravità della infiammazioni, peraltro giudicato soggettivamente.

Peccato, pessimo servizio alla causa.

3 commenti

Pure qui si usano dei cookie... Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi