bosco |
...........VOGLIAdiTERRA.......... |
vigna | animali | orto | ulivi | photoblog | home |
L'ultimo lavoro nel bosco era spaccare la legna per il camino ed accatastare ognicosa. D'estate si porta via ognicosa, con la terra belle dura, preferibilmente la mattina presto quando i tafani dormono ancora.
Nel bosco si lavora bene quando è freddo, si brucia la frasca che è sempre fra i piedi.
Ogni 7-8 metri va lasciata una pianta diritto, possibilmente "da seme", cioè mai tagliata e ributtata ancora. A destra un cerro tagliato l'anno scorso.
Come facevano senza la motosega? Ci deve essere stato duro. E anche bello tranquillo, a colpi di ascia e con la sega a due mani. E tanta gente.
Ci sono molti cerri (una specie di quercia), pochi lecci, frassini e in fondo quasi solo carpini, ottimo legna per la stufa.
L'edera è omnipresente. Ha la capacità di innestarsi su se stesso, e così forma una specie di gabbia intorno alla pianta finchè questa soffoca. Dopo qualche anno casca ogni cosa, dando ampio spazio a vegetazione diversa. Nel bosco naturale. Qui il contadino ognitanto la taglia prima che diventa troppo forte.
Si possono trovare fino a 900 quintali di legna a ettaro. Al contadino bastano meno, saranno mille metri questo pezzo.
Questa parte del bosco era piena di pungitopo, il
contadino scommette che pochi sanno perchè si
chiama così.
Una volta in cantina si mettevano mazzetti di pungitopo al filo dov'era appeso il prosciutto, in modo che i topi non potessero scendere dal soffitto e mangiarlo...
Ora è giusta la domanda: Ma che fa il contadino con tutta questa legna? Risposta: Un po' la vende, e il resto la brucia ... (nel camino e in questa cucina, che è la parte fondamentale di un impianto un po' strano che chiamano "riscaldamento a battiscopa")