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Commenti chiusiAutore: ste
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Inoltre, le conseguenze economiche e finanziarie per la Svizzera sarebbero dannose.
Il sovrano (la parte del popolo che va alle urne) elvetico ha respinto entrambe iniziative oggi.
Con la prima di voleva rendere responsabili le imprese grandi per i danni e violazioni fatte all’estero, la seconda voleva vietare investimenti pubblici in produzioni di materiale bellico.
1 commentoOra che le olive sono belle, unn po’ avvizzite e rendono benino la gran parte è stata colta già settimane fa.
Il contadino vorrebbe fare un conto di quanto olio è stato buttato cogliendo dal 10 ottobre in poi, con queste rese del 8% o del 10%. Un quinto della produzione? Bisogna imparare di aspettare, sembra, tutti ormai usano anche gli abbacchiatori quindi si fa sempre presto. Ma no.
Le ultime erano come sempre le mignole, che hanno reso pure meglio delle altre (leccine e grossaie), 14,9%.
Queste qui sotto sono di un albero trovato nato su un ciglio, le più belle in assoluto, sono più lunghe e leggermente piegate delle mignole communi e il colore poi…
Non accetteremmo mai che una persona ci segua costantemente monitorando e valutando chi siamo, cosa facciamo, quando e dove ci muoviamo. Il riconoscimento facciale, insieme ad altre tecnologie biometriche utilizzate negli spazi pubblici, agisce proprio in questo modo, trasformando ognuno di noi in un potenziale sospetto.
Difendiamoci con tutti mezzi. Intanto si può firmare.
Commenti chiusi“La sola paura per il Covid ha fatto milioni di vittime.”
Vero, purtroppo.
La vera malattia siamo noi, con nostro approccio alla natura fatto di inquinamenti, veleni e allevamenti.
“I contadini non possono mai andare in smart working!”
Invece sì, dal PC con Telegram il contadino ormai gestisce il podere, visto che di salute sta così-così.
8 commenti… con goia. Sono sane, tante, piovuto ha piovuto. Si comincia intorno al 19 ottobre, sperando nel bel tempo.
L’estate scorso quando il contadino ha varcato in confine tra Svizzera e Germania ha ricevuto un strano messaggio di conferma sul cellulare (di vecchio stampo, non smart che lui internet in tasca non lo vuole). E dopo due giorni credito 0. Era stato attivato in automatico un servizio news qualcosa, per 4,99 al gg. E chiama, e lo disattivano,ricarica credito e si riattiva e richiama e alla fine si è tolto finalmente dalle scatole, però una ventina di euro l’hanno presi.
Leggendo in rete il contadino s’è imbattuto nel sito https://disserviziotelefonico.it/ e pensava provare potrebbe non nuocere, visto che le mail mandate a quel “servizio news” li cestino in automatico (purtroppo non si ricorda nemmeno il nome adesso).
E alla Tim questo disservizio ha costato 200€ adesso, il contadino è contento. 150 si sono presi loro per il lavoro legale e spese, ma va benissimo così.
5 commentiAl contadino fa parecchia rabbia vedere queste prime pagine di cronaca nera, di omicidi tra amanti e quant’altro mentre si tortura un uomo tenendolo 16 mesi in carcere di isolamento per aver reso pubblico crimini di guerra, l’esistenza di altre 150mila vittime civili nella guerra nel Irak. Dopo averlo costretto – con accuse finte per stupro poi archiviate – per anni di rifugiarsi in una ambasciata.
L’accusa di aver messo in pericolo per la pubblicazione di dati sensibili agenti americani è stato smontato da un esperto informatico svizzero durante il processo (dal quale furono pure esclusi osservatori come Amnesty International).
Il governo degli Stati Uniti ha torto ad accusare il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, di aver pubblicato documenti classificati non accreditati perché erano già apparsi online, ha sentito un tribunale. L’informatico professor Christian Grothoff ha affermato che l’organizzazione non è stata la prima a rendere pubblici 251.000 messaggi diplomatici quando sono apparsi sul suo sito web il 2 settembre 2011.
I pubblici ministeri affermano che Assange ha messo a rischio la vita di fonti e informatori in tutto il mondo pubblicando i loro nomi.
Il professor Grothoff ha detto che la cache dei documenti sul sito WikiLeaks “era crittografata”, il che la rendeva inutile per chiunque non conoscesse la chiave di crittografia, che è stata descritta come una password complessa.
Ha detto all’Old Bailey che i cablogrammi non redatti sono diventati di pubblico dominio in seguito alla pubblicazione di un passcode in un libro del giornalista del Guardian David Leigh nel febbraio 2011.
Le organizzazioni dei media hanno iniziato a far trapelare alcuni dei 251.000 cavi diplomatici alla fine del 2010 a seguito di un rigoroso processo di redazione.
WikiLeaks ha quindi pubblicato la versione non redatta nel settembre 2011, ma la corte ha sentito che questo era solo dopo che erano di dominio pubblico.
La cache completa, inclusi i documenti classificati, è stata resa disponibile tramite torrent e il sito web di Cryptome il 1 ° settembre, ha detto.
Il professor Grothoff, dell’Università di scienze applicate di Berna in Svizzera, ha fornito prove tramite collegamento video e ha detto alla corte: “Era effettivamente disponibile su Internet in un modo che sarebbe praticamente impossibile fermarlo”.
“Sul punto tecnico molto specifico in cui dici che WikiLeaks ha pubblicato quei cavi si sbaglia e non lei hai fatto correttamente i compiti per trovare chi ha pubblicato per primo quei cavi.
«Quindi penso che sia ingiusto da parte tua accusare il signor Assange di pubblicare quei telegrammi non censurati. L’editore principale dei cavi non redatti non sarebbe WikiLeaks. “
Ma la propaganda ha funzionata, non se ne frega nessuno (quasi, meno male) dei crimini di guerra, di Assange e tutto il resto, e chi si ricorda del suo nome lo ricorda come un criminale informatico.
Commenti chiusiUna breve rassegna stampa come antipasto.
[Chi non ha voglia di leggere tutto può saltare in fondo al riassunto]
“Come ha detto il presidente di AstraZeneca e come ha detto il ministro Speranza è ancora ragionevolmente credibile, se non ci saranno elementi avversi, altri alt per verificare criticità, che le prime dosi arrivino nel mese di novembre”, così Piero di Lorenzo, presidente della Irbm spa di Pomezia. Specificando che “entro la fine di novembre è possibile – perché la produzione è già stata avviata – che in Italia possano arrivare 2-3 milioni di dosi”, conclude.
Ma i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni sono incoraggianti
Italia, Francia, Germania e Olanda a metà giugno hanno già firmato un accordo per ottenere 400 milioni di dosi con la casa produttrice, l’inglese AstraZeneca. “Serve ancora tempo e prudenza. Ma i primi riscontri scientifici sul vaccino dell’Università di Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni sono incoraggianti.
Il vaccino è uno dei tre in fase 3, ma come sappiamo hanno deciso di comprimere le fasi di sperimentazione, si parte con la prossima senza aspettare e analizzare bene i risultati dalla prima. Il testo su nove scimmie, 6 vaccinati (con meta dose attualmente usate sugli umani) e 3 di controllo, esposto al Covid dopo 28 gg e “euthanasizzati” e analizzati dopo 7gg (altro che il macaco “>sta benissimo” …)
A parte che 9 è numero bassissimo per trarre delle conclusione ma si può dire come l’hanno fatto in molti che protegge forse da un percorso più grave ma non dal prendere (e diffondere) il virus, ed è questo che si vorrebbe da un vaccino.
“Se si ottenessero risultati simili nell’uomo, il vaccino fornirebbe probabilmente una protezione parziale contro le malattie nel ricevente, ma sarebbe improbabile che riduca la trasmissione nella comunità in senso ampio”,
Gli scienziati puntualizzano che, secondo quanto emerge dai dati sui primati, il candidato vaccino potrebbe non prevenire l’infezione o la trasmissione, ma ridurre la malattia.
In tempi normali magari si avrebbe buttato quel vaccino con questi risultati già a quel punto lì, ma tempi normali non si sono più visti dopo le torre gemelli – siamo sotto attacco perenne o almeno così ci sembra ed è anche voluto da alcuni.
Allora subito avanti con la fase 3, con 1077 volontari, la meta riceveva un vaccino con parecchi effetti collaterali l’altra meta quel ChAdOx1. Devono aver avuto dei sospetti, perché non c’erano 2 gruppi ma 4, il vaccino Covid e uno contro meningococco, e con e senza paracetamol.
Lo studio è pubblicato su Lancet e la grande maggioranza degli autori sono gli stessi che l’hanno sviluppato e/o detengono dei brevetto.
Basta dare una occhiata agli effetti collaterali durante i primi 7gg, dalla febbre al mal di testa alla spossatezza anche in 60% dei casi.
Eppure sarebbero dati incoraggianti, dicono. Ma solo per i produttori di paracetamol.
In conclusione, ChAdOx1 nCoV-19 è sicuro, tollerato e immunogenico, mentre la reattogenicità era ridotta con il paracetamolo. Una singola dose ha suscitato risposte sia umorali che cellulari contro SARS-CoV-2, con un’immunizzazione di richiamo che aumenta i anticorpi neutralizzanti.
L’oste che lode il suo vino, si chiama.
Ma è mica finita qui. Come sappiamo hanno dovuto sospendere i test perché uno dei 530 partecipanti ha sviluppato una malattia autoimmune rara, la mielite trasversa, la spina dorsale infiammata con possibili danni permanenti.
Ma c’è anche un altra cosa che risulta dallo studio citato sopra:
Transient haematological changes from baseline (neutropenia) were observed in 25 (46%) of 54 participants in the ChAdOx1 nCoV-19 group compared with three (7%) of 44 participants in the MenACWY group.
Cambiamenti ematologici transitori rispetto al basale (neutropenia) sono stati osservati in 25 (46%) dei 54 partecipanti al gruppo ChAdOx1 nCoV-19 rispetto a tre (7%) dei 44 partecipanti nel gruppo MenACWY.
La neutropenia (un effetto collaterale possibile dei vaccini) in parole semplice è un abbassamento delle difese immunitarie generali, e ormai si sa che questa prima barriera ha già impedito molte infezioni di Covid, senza che uno deve arrivare a produrre anticorpi specifici.
Ma non dobbiamo preoccuparci per tutto questo. Bill Gates proponeva fine aprile questa compressione delle fasi che vediamo.
Mentre la IAP, una associazione di 140 accademie ci mette in guardia di non bruciare le tappe anche per non dare ulteriori argomenti in mano ai no-vax se dovrebbero succedere altri pasticci.
Despite the requirement for accelerated progress – no corners should be cut in assessing the safety and efficacy of any candidate vaccine.
Riassunto: la EU ha prenotato 400 milioni di dosi di un vaccino che probabilmente non impedirà al virus di propagarsi, crea forti effetti collaterali dopo la vaccinazione, abbassa le difese immunitarie generali e eventualmente causa delle malattie autoimmuni.
Per questo la Europe Vaccines, la lobby delle case farmaceutiche propone che gli stati ovvero i contribuenti pagheranno gli eventuali danni.
1 commentoL’UE vuole liberare i produttori dal rischio di danni qualora i pazienti facciano causa alle società farmaceutiche a causa del breve tempo di sviluppo. “Al fine di compensare rischi così elevati assunti dai produttori, gli accordi preliminari prevedono che gli Stati membri compensino il produttore per eventuali responsabilità a determinate condizioni”, ha affermato il portavoce.
L’industria farmaceutica ha fatto forti pressioni nei mesi scorsi per un’esenzione generale dalla responsabilità per eventuali danni causati dal nuovo vaccino corona, ha riferito il Financial Times in una nota di “Vaccines Europe”, una divisione della Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche (EFPIA).
Aspettando la vendemmia la stagione non aiuta anzi: se ne vanno decine di litri di liquido con 35° e tramontana a diritto. E’ il terzo anno con l’uva passa in quel modo, nel 2017 il vino arrivava a 15,01 gradi precisi, denso come miele.
Ma basta girare il grappolo, dietro qualche chicco gonfio c’è ancora, poi mica tutti sono così.
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