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Autore: ste

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… le api e aver la coscienza a posta!

Ma ovviament così è troppo facile, occorrerebbe non comprare i prodotti che fanno uso di quel che non vogliamo. I cellulari e le miniere nel Congo; i vestiti e le fabbriche con donne e ragazze mezze schiave in Bangladesh e i campi di cotone OGM; e nel caso delle api tutta la carne di animali che allevati con il granturco coltivato con questi neonicotinoidi e la soia degli ex foreste pluviali in Sud america.

Ma cliccare se non basta non fa neanche male.

Il 27 aprile 2018 l’Unione Europea ha approvato il bando permanente di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api: l’imidacloprid e il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Syngenta.
Il loro utilizzo resta però consentito all’interno di serre permanenti. Inoltre, è ancora consentito l’uso di altri neonicotinoidi: acetamiprid, thiacloprid, sulfoxaflor e flupyradifurone e altre sostanze quali cipermetrina, deltametrina e clorpirifos, tutti insetticidi potenzialmente pericolosi per le api e gli altri insetti impollinatori.

PER QUESTO CHIEDIAMO AL GOVERNO ITALIANO E ALLA COMMISSIONE EUROPEA DI:
bandire l’uso di tutti i pesticidi dannosi per le api e gli altri insetti impollinatori
applicare rigidi standard per la valutazione dei rischi da pesticidi
aumentare i finanziamenti per la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione di pratiche agricole ecologiche
Recenti studi hanno confermato che i neonicotinoidi danneggiano non solo le api, ma anche i bombi, le farfalle, gli insetti acquatici e persino gli uccelli, con possibili ripercussioni su tutta la catena alimentare.

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Tomi Ungerer, ciao

unexpextedcrictorwarwick

Il contadino è cresciuto con i suoi libri in casa, quello con i coccodrilli era il suo incubo, non potevo più riaprirlo per anni per via delle pagine dove uno stava per soffocare per una gomma da masticare: era tutto blu e gli altri l’hanno tirato fuori la gomma con una canna da pesca.

E’ morto nel suo letto tre giorni fa, accanto un libro (le lettere di Nabokov) nell’eta di 88 anni.

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Strade bianche

Sardegna-Pastori-Protesta-Prezzo-Latte-1300

Al contadino piange il cuore vedendo questo immagine e deve ammettere che fino a stamattina non sapeva niente delle proteste dei pastori sardi. Le cose sono complesse e non è facile capire le cause e le soluzioni, ma una cosa è certa: l’agricoltura è minacciata dalla logica di economia di mercato, dappertutto e in modo grave: per le persone e per l’ambiente.

Il prezzo di circa 60 centesimi al litro – sostiene la Coldiretti – è una “elemosina che non copre neanche i costi di allevamento e di alimentazione e spinge alla chiusura i 12mila allevamenti presenti in Sardegna in cui si trova il 40% delle pecore allevate in Italia che producono quasi 3 milioni di quintali di latte destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano (Dop)”. “Siamo di fronte ad un cartello dell’industria con l’iperproduzione del 2018, che si basa su una scelta della ‘trasformazione’ di lavorare Pecorino romano, non rispettando le quote produttive assegnate, e non si può scaricare completamente sul prezzo del latte alla stalla. Di questo – continua la Coldiretti – non sono responsabili i pastori che non hanno prodotto un litro di latte in più, ma la ‘trasformazione’ che ha deciso di produrre più Pecorino romano rispetto ad altri formaggi dell’anno precedente”.

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I frutti della Lega

Giusto un attimo per ricordarvi che mentre il dibattito quotidiano politico in Italia è impigliato su una ripicca coi francesi, in parlamento si sta per sancire l’autonomia amministrativa di tre delle regioni più ricche d’Italia in materia di istruzione e sanità. Un provvedimento che renderà le scuole e gli ospedali di queste tre regioni decisamente più ricche, e quelle del resto d’Italia considerevolmente più povere.

[Leonardo]

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Irreale …

… è il titolo della foto che ha vinto il concorso annuale del National Geographic.

Migliaia di macchine Volkswagen e Audi ritirate il 2015 (per il dieselgate) parcheggiate nel deserto di Mojave in California chissà per quanto tempo, uno scatto dell’istruttore di volo Jassen Todorov.

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“Questo sito è ottimizzato…

… per la visione con Internet Explorer e una risoluzione video di 600x800px”

Sì, una volta… adesso i siti sono diventati ottimizzati per la lettura su Samsung, Apple e compagnia, tutto un scrollare con lettere gigantesche. Quindi se notate temi strani nei prossimo giorni è il contadino che clicca qui e là e cerca di sgombrare il sito dalle cianfrusaglie. E sì – prima era sempre meglio.

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Incubo disneyano in Turchia

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Avviato il cantiere nel 2014 ma solo alcuni di questi castellini sono stati venduti a €430’000, alcuni investitori sono usciti e dei 732 previsti furono completati 587. Debiti rimasti 20 milioni.

Non si sa cosa hanno fumato.

[via The Guardian]

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Semplicemente Simpol

QuiIntanto buon anno nuovo ai 3 lettori, sono saltate gli auguri qui e altrove…

Tempo invernale, il contadino sta in molto in e intorno casa e sistema le cose rimaste da fare quando altro era importante. Oggi è inciampato in Simpol, la soluzione ai problemi globali e siccome è una persona responsabile non può mica tenere la soluzione semplice a tutti problemi globali segreto,una volta venuto a conoscerla.

Il problema è che nessun paese può fare il primo passo per qualcosa di sensato perché perderebbe subito competitività. Ma leggetelo in originale che è meglio. In Inghilterra già più di 60 parlamentari (10%) nel parlamento fanno parte di quel movimento.

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I algoritmi generano una rivolta

Molto interessante questo articolo (in inglese). In parole povere bastava una petizione su change.org con 1500 firme, una radiolina locale che intervista l’autrice e il cambiamento che facebook ha fatto recentemanete ai suoi algoritmi per favorire le notizie locali (l’idea sembra era di diminuire un po’ i fake news). Ed ecco l’effetto a catena virale dei like e bruciano le auto a Parigi mentre una marea di gente monta sul treno compresi i sindacati ma anche ogni tipo di cospirazionista (esattamente del tipo che anche in Italia ha contribuito a metterci il governo del danneggiamento che abbiamo).

Il testo dice che questo sarebbe stato la protesta dopo un tentativo di aumentare le accise in Germania ma ‘immagine risale al 2014, sono asiatici ed è solo una coda gigantesca.

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