Oggi il contadino ha imparato che i giovani daini strillano a bestia anche quando non sono feriti, è un ottimo metodo per spaventare eventuali nemici. Meno optimale è la strategia da parte della mamma di lasciarli (sono sempre gemelli sembra) nel erba alta, perché questo erba alta oggi per la seconda volta era un campo di fieno del contadino, e meno optimale è anche che non si muovono proprio anche se passi a piedi amezzo metro ma solo quando la lama li tocca.
Ai questi due di oggi è andato bene – nessun pezzo di gamba tagliato ma solo uno spavento grande per tutti e quattro (la mamma dalla macchia rispondeva ai strilli con quel abbaio rauco). Non c’è nessun verso di vederli, forse con un drone solo; dopo il primo lo stress con la mano prontissimo a tirare la frizione è micidiale.
[foto di archivio… l’erba era alta il doppio]
Purtroppo è un problema antico…Conosco bene queste macchine dagli anni 60, quanti pianti da bambino di fronte alle bestiole martoriate…Bisognerebbe forse far esplorare dai cani addestrati prima di falciare…
la soluzione è una barra sospesa posta davanti alla lama con applicati dei pezzi di catena grossa a penzoloni di modo che striscino sull’erba senza abbassarla ma con il risultato di colpire i cuccioli di capriolo e spaventarli prima di falciarli..
Ho pensato a qualcosa del genere, infatti, tutti gli altri metodi rendono difficile la falciatura poi.
Dovrebbero essere caprioli, non daini…
Qui c’è di tutto, ma i daini erano i primi, scapparono da una tenuta di 500 ha dove li tenevano per caccia. Una frana qui, una frana là che porta via il recinto ed eccole dappertutto.