Il contadino ha ricevuto una richiesta:
ci fai la sequenza di come si annoda un salcio?
Dopo averlo pulito (ci sono tre tipi: fini lunghi per le fascine di canne, massicci con un ciuffio per le fascine e quelli per legare i tralci delle viti, telai di pomodoro ecc):
1) fare sempre due giri intorno quel che si vuole legare
2) il più massiccio va fatto girare due volte a mo’ di spirale lungina intorno al capo più fine
3) una piega e un mezzo giro all’incontrario
Per le fascine il sistema è simile, a parte che va fatto un giro solo.
Aggiungo solo una cosa…quando e’ necessario che le parti da legare insieme non scorrano (es filo vigna e canne ecc) dopo aver girato intorno ad una di loro si gira anche intorno all’altra e poi si ferma il capo dopo averlo attorcigliato
Grazie ai tuoi post ho deciso di abbandonare la corda di plastica per legare le viti. Il salice non ce l’ho. I prossimi giorni cerco della rafia da comprare.
Ci metti un secolo con la rafia… nessun salice in vicinanza? Piantarlo? Se eri più vicino te lo passavo 😉
Adesso mi pianto un salice o 2 nell’angolo dell’orto o in terreno incolto qua vicino. In giro se ne trovano ancora e mi dicono che attecchisce subito.
Qual’è il problema con la rafia? Pensavo di comprare le fbre di rafia gia pronta all’uso, non piantarne una.
Cdredo che sia una pianta tropicale. E’ possibile piantarla anche da noi?
Ciao
La rafia (credo che si corteccia) è un po’ come una corda, per fare il nodo ci vuole due mani sempre e si stringe malino, il salce è molto più veloce, si chiude con una mano e sta fermo, tutto lì. Per piantarlo basta un ramo massiccio di 3-5 cm, poi vuole acqua, tipo lungo le fosse. Ma anche potare uno abbandonato, dovrebbe ributtare bene.
Dimenticavo: lo stesso nodo si può fare usando le ginestre, i giunchi, d’estate col’avena e l’avena selvatica.
Ho finalmente trovsto un salice da cui fare talee abbandonato lungo la statale in citta. Il vimine è quasi scomparso dalle campagne.