Frante nove quintali il contadino è contento di riavere l’olio buono dopo il disastro dell’anno scorso. Rese buone, lui ha fatto il 14,3% ma conosce due qui vicino che hanno superato il 17% (e alcuni hanno fatto meno dell’11%). Per ora si ferma a cogliere fino prossima settimana per farle maturare un altro po’ e anche farle asciugare e che ha piovuto anche tanto qui e si saranno riempite d’acqua; ha colto più che altro le piante che avevano poco finora.
Mese: Ottobre 2015
Il contadino si toglie i lavori rimasti di mezzo per finalmente poter cominciare con le olive. Come si sa i contadini non guadagnano mica nulla con i prodotti della terra, anzi spendono per lavorarla. Quindi si devono fare tutto da sé, anche i mobili a chilometri zero e ripararsi i portatili. No per dire la verità degli tre portatili che si vedono solo quello a pezzi è o meglio era del contadino. Lui l’ha smembrato primo perché nessuna macchina si deve buttare via intera ma si dovrebbe smontarla: è tipo il lloro funerale, altrimenti diventeranno magari dei fantasmi e forse pure degli zombi una volta, chissà.
L’altro motivo è che troppe volte i PC vecchi finiscono in Africa, dichiarati come “funzionanti”. Costa meno. Gli altri due ha riportato in vita, a uno ha dovuto cambiare il display, hanno otto o più anni ma con un banco di Ram in più e un sistema operativo adatto sono più che usabili. E’ pazzesco, pochi anni fa erano tra i più moderni e costavano pure parecchio, non si può andare avanti così, aggeggi di questo livello devono durare.
Ma ecco, sono loro che aspettano, domani arriva un wwoofer e lunedì al massimo si parte. Sembrava che la mosca non sia un problema per via del caldo eccezionale, invece ha visto da altre parti dove non è stato fatto nulla sono bacate parecchio lo stesso, mentre lui le ha abbastanza sane, questo lo rende contento perché dimostra che tutte queste passeggiate con lo Spintor Fly e il rame inizio settembre qualcosa hanno fatto.
5 commentiCome si sa il contadino abita un posto miracoloso in una regione miracolosa in un paese miracoloso di un pianeta miracoloso. A casa sua puntualmente d’autunno (ma anche di primavera) si manifesta il miracolo dei miracoli, che neanche un mago. Di solito succede quando c’è questo tempo uggioso e piovetta fuori. Tipo ieri dopo pranzo: il soggiorno comincia a riempirsi di mosche, centinaia di mosche, l’acchiappamosche appeno appeso si riempie in mezza giornata e casca in terra dal peso di chilogrammi di mosche semivive e il contadino perde ore con la paletta a cercare di liberarsene prima di mangiare, ma basta aspettare dieci minuti ed eccone un altra decina. Porte e finestre chiuse, nessun mucchio di letame da nessuna parte e pure, anche gli scienziati non sanno cosa dire e preferiscono di ignorare il fenomeno.
9 commentiOggi le figlie del contadino andavano in giro con queste specie di motocicletta con le ali, son tornate sane e salve e hanno riportate alcune fotine del podere, sembra abbastanza in ordine.
3 commentiChe errore la sentenza Ue sulla privacy
un commento di Massimo Russo trovato nella Stampa online.
In pratica dimostra che non ha capito che siamo già un da pezzo su una bella strada spianata per una sorveglianza di massa totale, che per lui è futuro e sviluppo e che non si può mica frenare con degli stupidi scrupoli giuridici sulla collezione di massa di dati personali.
Complimenti invece allo studente di giurisprudenza austriaco Max Schrems che ci ha regalata questa sentenza che mette tardi dei paletti che la politica non riusciva a mettere.
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