La potatura dell’olivo è un arte e non si finisce mai a imparare, gli anni scorsi ha lasciato decisamente troppo legna grossa nelle piante. Siccome si trova pure nella situazione di dover spiegare come potare gli vengono spesso in mente le cose che furono detto a lui dai vecchi potini:
La punta, fai la punta, con due tagli soli!
L’olivo deve stare basso e dentro.
Il moraiolo deve essere mica bello, basta che fa le olive.
(poi non gli fa comunque)
Col seghetto si pota sempre bene.
Variante:
“Voglio sentire cantare il seghetto, non quel clip-clip-clip-clip!”
Taglia, taglia, non aver paura!
Altri consigli?
saggezza popolare, riferitami da un vecchio contadino
– per potare l’ulivo ci vogliono un matto sulla scala e un saggio a terra
– se l’ulivo è potato bene, lanciato un cappello, deve attraversare la chioma
– prima di tutto va fatto il posto per la scala
saggezza di mio nonno buonanima
– non sforbiciare, ma sega!
– e dopo aver tagliato e pure di brutto, scendeva dalla scala e tutto orgoglioso proferiva: ‘ooooooooh! ora sì che sta bene!’
considerazioni personali, da potatrice newbie
– sulla punta, quel che si lascia cresce sempre troppo
– bisogna togliere il vecchio di dentro, ma anche il troppo nuovo di fuori
– lateralmente, se si lascia tanto, magari fa le ulive, ma quant’è brutto!
ciaooo
La potatura è un’arte e come tale è personale e non si insegna.
Non esistono 2 persone che potano allo stesso modo.
Non esiste la potatura perfetta ma solo persone convinte di potare perfettamente.
Io invece di cercare consigli cerco di imparare guardando.
I potatori piu bravi sono anche quelli che non sanno spiegarti quello che fanno. Ti dicono un sacco di regole senza senso e poi quando li guardi lavorare vedi che non le applicano.
Io li guardo e non li ascolto-
La loro arte è potare, non parlare.