Per dopo domani si stanno preparando i gestori di reti in tutto Europa. Nel caso di beltempo calerà la produzione di 12mila MW solo in Germania (con metà della potenza fotovoltaico installato in Europa) mentre al ritorno del sole salirà di 19mila MW, circa la produzione di 15 centrali.
Il punto è il tempo: più che sarà nuvolo meno saranno i problemi di gestione. In Italia sembra che la strategia sia quella di staccare la spina agli impianti:
In particolare, con una potenza fotovoltaica installata pari a 19.691 MW (dato ENTSOE) al culmine dell’eclissi, la potenza elettrica prodotta potrebbe ridursi di circa 7.000 MW, pari agli impianti FV allacciati in media tensione. Ma il problema più grave, spiegano i tecnici di Terna, sarebbe la velocità con cui la potenza prodotta da fotovoltaico calerà e poi crescerà.
Ciao Ste,non ti pare che a volte si voglia creare una emergenza per forza,così,tanto per distrarre da altro? In questo caso a mio parere il calo era molto programmabile,sia come durata, come intensità che come estenzione.Le nuvole e le perturbazioni sono forse più rapide e imprevedibili e sono molto più frequenti,o no?
Non lo so, pare anche a me che era programmabile bene, infatti in Germania hanno triplicato il numero di addetti alla gestione della rete e basta. Le nuvole però non riguardano tutti gli impianti insieme ma uno per uno.
Hai sentito il freddo che faceva? Sono tornato in casa dalla vigna.
Ero fuori col telescopio e del freddo non me ne sono reso conto,sarà perchè fino a pasqua di solito tengo una specie di calzamaglia e due o tre magline di lana sovrapposte!meglio avè paura che toccanne si dice.piuttosto, vedo ora:estensione non estenzione!sob!
…e un bel capello di lana scommetto 😉
Ho preso la mia solita influenza con la bronchite, quindi sono a posto già. Però sembro guarire senza storie, non come anno scorso.