Terminata prima che cominciava, anche le mignole sono decisamente andate.
Troppo acqua, troppo gonfie, troppo baco e troppo fresco dopo, normalmente le temperature sopra i 33° fermano l’infestazione. Mai visto pure due o addirittura tre bachi in una oliva, che dopo seccava al sole ridotta a nocciolo e buccia. Ma il contadino spera già per il prossimo anno, gli ha spollonati e puliti lo stesso e invece di cogliere le olive aggiungerà altro letame alle cacarelle autoprodotte che ci sono già sotto le piante.
La situazione sembra uguale, forse solo chi ha trattato una volta al mese da inizio luglio le ha “salvate”.
Caro Ste,anche le mie piante hanno sofferto lo stesso identico problema.Non ne ho raccolta una che una e le olive presentavano più di una puntura.Anno magro, ma almeno che non è comparso l’occhio di pavone sulle foglie.
Comunque l’eccesso di acqua e le basse temperature estive mi hanno causato danni anche ai pascoli in alta quota dove l’erba era molto magra e mucche e pecore non avevano da mangiare per cui sono scese dall’alpeggio molto prima.L’unica consolazione è che gli abeti in quota sono stati colpiti da un fungo e stanno seccando così potrò liberare i pascoli da questa specie infestante e lasciare spazio solo ai larici.
ciao Ste
un mio vicino dice che ha trattato 4 volte con prodotti convenzionali e le ha tutte bacate uguale. quello accanto a me le ha trattate moooolto di più di 4 volte e vedo che sono ancora verdi, però aprendone qualcuna a caso il verme c’è. se si salvano mi sa che mangerà olio, vermi e veleno in egual misura.
il frantoio dove ti servi anche te dice che aprirà verso il 20 e che però ci sarà poco da frangere. se verso il 20 avrò ancora qualcosa sugli alberi, proverò a raccoglierle. ho sentito dire che l’eventuale olio andrebbe filtrato con strati di cotone, ti risulta?
@Adriano: qui sono i pini a seccare, tra due anni non ci sarà più una delle pinete che hanno fatto piantare negli oliveti abbandonati e altre terre.
@Barbara: non penso che filtrare serve a qualcosa… ho ancora una decina di alberi di quelli più in dietro (mignole e pendolino) con olive presentabili, ma sarà un quintale poco più e chissà come sono tra dieci giorni. Nel 2007 era uguale, noi non abbiamo colto ma l’olio che ho assaggiato dal vicino faceva schifo e basta…
Sento che pure nel Lazio è simile.
Buon giorno e sì anche da noi qui nel Viterbese stessa situazione , in particolare da me 400 piante di Canino senza un’oliva appesa e piene di rogna mai avuto a che fare co sta malattia mhà
In uno dei oliveti miei la rogna ci habita, deve essere nel terreno credo proprio. Ha grandinato d’estate da te? DI solite le ferite della grandine e del freddo si infestano per bene.
ciao Ste,
stasera ho fatto l’olio. 99,7 kg di ulive (una manata d’ulive a 1q.le!), 10,4 kg d’olio, resa chiaramente del 10,4%.
tu riesci a farci l’olio col tuo quintale? da Balduccio stasera c’era la sagra del quintale, tutti con 4 cassette d’ulive in macchina e tanti bachi.
No ormai è deciso, troppo schifo non si coglie nulla, per poi fare il dieci, anche nostro vicino con 5qt aveva fatto quello.
ciao ste, visto che quest’anno mi tocca cercare un altro fornitore… hai mica idea tu, che sei del ramo, in quali zone mi vendono una spremuta di vermi ed in quali, magari, no?
grazie!
Ho sentito che in Abruzzo sarebbero discreti ma non ho conoscenze dirette, e in Grecia ma idem … mi arrivano dieci litri di un olio convenzionale di canino, un mio amico va a prenderlo sempre, altro non so davvero. Se trovi qualcosa son tutt’orecchio 🙂
quindi nelle marche, dove mio marito conosce uno, meglio lasciar perdere?
Te senti, secondo me è anche là la stessa zuppa, estate piovoso e troppo freddo e bachi a gogò.
dalle marche un bel due di picche 🙁 niente olio (altro contadino onesto).
…ma com’è quest’olio che hai preso tu? potrei prenderlo anch’io? (magari ci sentiamo via mail?)
brutta storia…. il futuro è già qui…
con tutte quelle pannocchie, passare all’olio di mais? 🙁
Ti rispondo per mail. Proprio adesso ne hanno parlato alla radio3 in “tutta la città ne parla”, con interventi di slowfood, del ministro e quant’altro. Ma niente cambierà, gli ulivi secolari “difficili” come in Liguria e qui continueranno a venir abbandonati.