Questa storia di comparare la diffusione dell’uso dei social network alle epidemie virali al contadino piace assai. Per il modello si sono basati sull’ascesa e abbandono di myspace ma potevano anche prendere Second Life – o i blog. Secondi i dati la gente sta per guarire da Facebook, dal nord il contadino ha sentito che è già roba veramente uncool tra i giovani.
Detto questo: una più o meno piccola fondata di infetti cronici rimarrà sempre.
Se fosse vero (e ne dubito) ne sarei contento. Invece quel che mi dispiace in questo modello matematico è che non prevede il fatto che chi si fa infettare da facebook non guarisce mai nel senso che abbandonato questo social network si butterà in qualche cosa di altrettanto significativo (per lui) e invasivo per la privacy sua e di tutti (per me).
Bisognerebbe rendere la vaccinazione obbligatoria in modo da essere permanentemente insensibili alle stupidaggini.
Purtroppo pare che la ricerca in questione sia “non corretta” https://www.facebook.com/notes/mike-develin/debunking-princeton/10151947421191849
Sì, fa acqua la ricerca lo so, ma quel che mi piace è l’idea del virus, della infezione 🙂