Ci sono degli abissi tra le culture, altro che senatori condannati che non ricordano come si fa a dimettersi. Le marmellate! Il contadino non sa quanto energia e tempo fu sprecata con la “sterilizzazione” dei vasi nel mondo. Oggi ha fatto due pentole di marmellata di fichi (300gr zucchero/kg frutti ma è troppo) e per curiosità ha consultato qualche ricetta in rete e riecco che spuntano questi consigli:
…bollire per circa 45 minuti. Fate leggermente raffreddare la marmellata di fichi e versatela nei vasetti precedentemente lavati.
Procedete adesso alla sterilizzazione della marmellata: mettete i vasetti ben chiusi in una pentola, ricoprite con acqua fredda e fateli bollire per circa 40 minuti.
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…fate cuocere a fuoco dolce per circa un’ora….Invasate immediatamente, chiudete con i coperchi e capovolgeteli: fate raffreddare i vasetti, poi metteteli in una pentola contenente acqua fredda che li ricopra completamente…
Ha mai sterilizzato o visto sterilizzare i vasi già riempiti: per il semplice fatto che sono già sterilizzati. Basta versare la marmellata bollente, chiudere, riunire i vasi e coprirli con asciugamani o altro in modo che si mantiene la temperatura per un po’.
Quest’anno l’unica marmellata che si riesce fare è quella delle more (poche e tardi) e quella di fichi, che godono di queste temperature alte e avvizziscono sulle piante. Gli altri frutti non c’erano proprio.
Quello di città, per definizione, non ha alberi da frutta e per il chilometro zero avrebbe sì una botteguccia, ma finisce sempre al mega-supermercato dove “almeno posso scegliere”, come dice per consolazione, anche se più spesso è tra l’acerbo o il marcio, tra il veleno per lo stomaco o quello per il portafoglio.
La settimana scorsa s’era invece preso delle prugne, che gli parevan proprio giuste di maturazione e anche di prezzo. “Ma che prendi?! Quelle son acide!!!”, gli han detto.
Niente da fare, aveva proprio l’ùzzolo di prugne. “Eh, se son acide”, ha detto serio e deciso, “le cuocio e ci faccio marmellata” – però con esito imprevedibile, ha ammesso tra sé e sé, sotto uno sguardo che non si può descrivere.
Ha fatto mai la marmellata, veramente, ma c’e sempre una prima volta, nella vita.
Invece le prugne – miracolo! – erano proprio buone e dolci e le ha finite tutte, lui – con esito prevedibile.
Io quest’anno, per non affogare in marmellate, ho ri-provato anche a essiccare una decina di chili di prugne. L’anno scorso mettendole in vasi di vetro senza sterilizzazione hanno fatto la muffa quasi subito; stavolta invece sembrano durare e mantengono anche una certa morbidezza.
ciao Ste
io quest’anno ho fatto marmellata di ciliegie (proprio tanta), poi di susine che mi ha dato a secchiate una vicina, poche more (qui non c’erano), molta di fichi. in quella di fichi ho messo pochissimo zucchero, non ho pesato ma a occhio un 25%.
ora ho provato delle zucche ‘da marmellata’ di cui ho preso i semi al consorzio, vedo che non viene male, penso che ne farò dell’altra.
se ci saranno cachi farò anche quella, come sai noi siamo mangiatori professionisti di marmellate.
io sono di quelli che ri-sterilizzano. mi sono organizzata con un pentolone in alluminio leggero, accendo un po’ di legna tra 3 mattoni in massello, butto acqua e vasetti di marmellata e bolle alla svelta. poi lascio raffreddare i vasetti nell’acqua. l’ingrullimento è poco e mi sento più tranquilla. ri-sterilizzo anche perché ho visto che facendo così è più difficile che i vasetti perdano il sottovuoto. di capovolgere i barattoli ho smesso da tempo, perdono quasi tutti il sottovuoto.
Hai saltato la sterilizzazione dei vasi VUOTI ben lavati e asciugati in forno 😉
Vi chiedo un’opinione.
L’anno scorso, facendo la salsa di pomodoro, mi sono ripromessa che, dopo aver consumato il contenuto, avrei lavato la bottiglia perfettamente, l’avrei fatta asciugare lontano dalla polvere, poi l’avrei coperta con un quadratino di carta da cucina fermato da un elastico, l’avrei messa in luogo asciutto e pulito,
così che fosse pronta da riempire l’anno successivo, senza doverla di nuovo lavare e asciugare perfettamente.
Poi quest’anno al momento di tirare le fila ho rilavato tutto.
Ho passato ore a rileggere le solite cose….e trovando continuamente questa sterilizzazione dei barattoli vuoti di marmellata sono crollata.
Io penserei che se anche nella bottiglia da riempire con la salsa,
conservata dall’anno precedente chiusa con la carta,
ci fosse un granello di polvere, poi con la sterilizzazione si metterebbe tutto in sicurezza.
Voi vi fidereste?
Ho fatto anche il dado che si conserva nei barattoli, che non ho sterilizzato come da indicazioni, essendo salatissimo.
E non riesco a mangiarlo.
Avete esperienza di questo dado?
E le olive sotto salamoia al 20% fanno sempre la muffa sopra?
Mi pare di ricordare che quando la trovavo toglievo e mangiavo.
Adesso non mi riesce più.
Ce n’ho un bel pò di vasi.
Se succede anche a voi e le mangiate senza problemi fatemi sapere, grazie 🙂
Ci deve essere qualcosa di profondo con il rapporto distorto con lo sporco detto batteri. Volevo farci un post su quali bambini hanno meno allergie di tutto (90% meno!) ma in tanto lo dico qui: scientificamente provato è che sono coloro che già in gravidanza frequentano le stalle, quelli che crescono su un podere ma solo quando ci sono gli animali. Un cane in casa funziona bene anche.
E la muffa è normale sulle olive, ci deve essere – e se bolli una bottiglia o un vaso con la pomarola mezz’ora è sterilizzata tutto, anche la polvere e la bottiglia stessa 🙂
Mai avuto paura dei batteri da mal di pancia,
purtroppo da quando mi sono rotta il naso vedo botulino e shock anafilattico dappertutto, perchè mi è rimasta l’impronta del soffocamento. Se mangio le conserve comincia a mancarmi l’aria, sto male per un paio di ore 🙂
Grazie soprattutto per le olive!
Il trend della rete è BUTTARE.
io solo la prima volta ho fatto bollire i vasi pieni di marmellata, col risultato che ha continuato a cuocere ed è diventata dura come un mattone, dopo mai fatta bollire e mai avuto problemi.
mai capito perchè dicono di girare i vasi.
quando avevo l’orto (e tra un po’ LO RIAVRO’) facevo i pelati (non mi piace la passata) e bollivo i vasi, a questo proposito approfitterei per fare una domanda: a me piace fare il sugo coi pomodori tagliati a pezzetti e con la buccia (perchè buttare la buccia?) e lo faccio cuocere poco, sarebbe una pazzia tagliare i pomodori e metterli crudi nei vasetti (magari salarli prima e fargli perdere un po’ d’acqua), tanto poi quando si sterilizzano cuociono comunque mezz’ora? insomma, devo per forza cuocerli prima?
grassssie…
@mrm io la marmellata la faccio ribollire una mezzoretta. e purtroppo non diventa affatto più dura. dico purtroppo perché a me viene sempre troppo morbida e dopo averla ribollita la ritrovo uguale uguale.
sui batteri Ste la pensiamo uguale, mai fatti problemi di alcun tipo, in pratica sono un cinghiale. ieri per dire ho raccattato due nocciole di terra (asfalto) e senza pensarci le ho aperte coi denti e mangiate. dovevi vedere la faccia di chi mi era attorno, oh oh! 😉
però ripeto trovo che ribollire una marmellata non sia una tragedia, tanto più che i barattoli li lavo e basta e neanche tanto bene a dirla tutta.
@mrm & meeme i miei non fanno bollire la passata di pomodori prima di metterla nelle bottiglie e bollirla lì. credo che chi la fa bollire lo faccia per ridurne il volume e non per l’igiene e le bottiglie per la conserva le sciacquano e basta, una volta appena usate, un’altra prima di imbottigliarle. è una vita che fanno conserva e non ci è mai successo nulla.
Veramente non c’è differenza tra mettere pomodori crudi pelati in un vaso e metterli tagliuzzati crudi. Mezzora a bollire ha sempre bastato.
Se io dovrei ribollire i 25-30 vasi che facciamo alla volta diventerei nero 🙂
Dicono di capovolgere per assicurarsi che l’aria si sterilizza bene, io copro i vasi riuniti con dei stracci per lo stesso scopo.
@mrm
quando ho provato a conservare i pomodori interi non mi sono trovata molto bene.
Li avrò buttati un paio di mesi fa, erano vecchi di anni.
Mi ricordo che avevo strizzato dei pomodori tipo S.Marzano, li avevo messi stretti in un vaso Bormioli e fatti sterilizzare.
Quello che avevo ottenuto erano dei pomodori pallidi e senza sostanza immersi in un vaso di acqua di vegetazione dei pomodori.
Buttati nel tegame, naturalmente scolati dall’acqua di vegetazione, non reggevano nemmeno una scaldatina, rimanevano le bucce a galleggiare in una poltiglia arancione pure acida.
Fossi in te proverei con piccole quantità e il sale potrebbe essere una buona idea.
I miei pomodori erano di pianura annaffiati tutti i giorni o quasi.
Adesso che li facciamo in collina all’asciutto potrebbero anche reagire al trattamento con più dignità, è tutta un’altra polpa.
Marmellate ne ho buttate via a kg l’altro giorno perchè le avevo fatte -da giovane- con le sorbe che allappavano, sperando che la marmellata non allappasse e invece sì.
Non erano vasi sterilizzati, adesso sono di mezza età ed erano ancora perfette :-)non ho assaggiato ma aspetto, colore, profumo…
In generale, mai avuto problemi con le marmellate non sterilizzate, non hanno mai preso la muffa.
Ho sempre capovolto per sterilizzare anche i tappi e coperto con copertine di lana.
Zucchero ne ho sempre messo nelle proporzioni classiche, perchè al solito ho paura del botulino.
@Barbara M.
prendo nota dello sciacquare e basta 🙂
Io strizzo i pomodori, passo 4 volte le bucce, poi metto nella federa e faccio sgocciolare cercando di lasciare nella salsa l’acqua di vegetazione giusta per preparare il sugo in un quarto d’ora senza dover aggiungere acqua di rubinetto.
Metto del sale, imbottiglio e sterilizzo. Riduco il volume con la federa, non mi piace il sapore della passata bollita, ma quelli sono gusti!
Veramente facciamo i pelati nello stesso modo e vengono buone, ma non gli annaffio mai (nel orto in valle però).
E via con i post casalinghi, domani ne faccio uno sulle torte 😉
Ma ti vengono, senza offesa 🙂
come quelli che si comprano?
Non ti galleggiano nel siero?
Racconta.
( quelli industriali sono affogati nel succo di pomodoro comunque…è già diverso come procedimento, immagino).
Fai come ti pare,
a me MI piacciono PARECCHIO i post sull’arte,
mi vengono tanti begli argomenti di conversazione, ma te li risparmio 😉
A proposito, me lo ritrovi quello bellissimo sulla spazzatura che formava ombre? grazie, sennò quando avrò tempo lo cerco.
Ste, ok per le torte, ma… della mosca che si dice da codeste parti?
sentivo al consorzio dicevano che ancora non c’è.
io ho provato a guardare le mie ulive e mi pare che effettivamente non c’è. le ulive sono belle grosse, mi sa che si raccolgono prima quest’anno.
scusa, tra sentivo e al consorzio ci va ‘stamani’ 🙂
Lascia perdere, che stupida, esistono i tag naturalmente
e si intitolava pure “ombre“.
Non so mica come sono quelli che si comprano 🙂 ma vengono buoni, l’acqua c’è ma non molta e non fa mica schifo.
Mi ricordavo mica quale post sull’arte di ombre, poi ho messo il link nel tuo commento 🙂
@barbara: c’era un volo decente dopo la prima rinfrescata/piovuta tre settimane fa, poi si sono fermati per il caldo, ma adesso ripartono, tratterò con rame e poi spintor fly ogni 7gg appena passato l’ultimo temporale (se viene….)
Macchè schifo, è buona, salatina 🙂
ne ho fatta qualche litro preparando la passata.
Mi era venuta l’idea di darla alle piante,
potevo anche berla ma era proprio troppa 😀
che spreco di minerali!
ed è finita nello scarico,Pesci hanno paura di tutto(..e se mi brucia le piante?)
il brodo dei fagioli m’ha fatto fuori l’alisso, per esempio, il latte l’ortensia gigante ( giustamente,direi + o – a caso, è acidofila!)
E grazie per il link postumo 🙂
Mi devo svegliare, già mi vedevo scorrere a ritroso fino a ritrovarlo, ma appunto esistono i tag…vabbè…
grazie a tutti per la bella enciclopedia e tutto il resto 😀
Quello di città ha ripreso le prugne, sempre quelle, piccoline e dolci; non aiutano propriamente la memoria – credo che s’è capito – ma apposta le consiglierebbe a certi senatori.
Per scommessa s’è chiuso in cucina, attrezzato come un operaio siderurgico e armato pure di pazienza, ma a mondare i fruttini e a cuocerli è diventato vecchio…
Però la marmellata, per essere la prima, è gli è venuta proprio bene. Non troppo solida, non troppo liquida, dolce il giusto. Ha invasato a caldo – temperatura di lava fusa! – provando a capovolgere un vasetto e l’altro no, ma il risultato gli pare assolutamente identico. Il sottovuoto s’è fatto ugualmente.
Deve riprendere a fare lo yogurt e provare pure il kefir, se riesce.
grazie Ste.
questo Spintor Fly lo vendono al consorzio? e si conserva da un anno all’altro dopo il trattamento? (i miei ulivi sono solo 22.. per capire se vale la pena la spesa)
Sì, costicchia. Io domani ramo e poi spintor fly, finché vedo se serve o meno, anno scorso ho smesso. Ho preso 4 lt ma non mi basteranno di certo per arrivare a meta ottobre.
E no, scade di marzo 🙂
riesumo questa discussione per fare una domanda.
dunque, io ogni tanto faccio delle cipolle sott’olio “estemporanee”, nel senso che le taglio a fette, le lascio due o tre giorni a bagno nell’aceto, poi le scolo e le copro di olio (non quello di ste, troppo buono per sprecarne tanto, prendo un volgare extravergine al supermercato), le tengo in frigo e sono buonissime, ho provato a tenerle anche un mese e non siamo morti.
la domanda era questa: se io faccio bollire una mezz’oretta i vasetti con le cipolle sott’olio, poi le posso conservare? avendo bevuto tutto quell’aceto, credo che siano a prova di bomba….o no?
mi hanno regalato tante belle cipolle rosse gigantesche, non riuscirò mai a consumarle prima che vadano a male, poi sono talmente grosse…
grazie!!
Non sono esperto di sottaceti ma mi pare che non bisogna cuocere nulla, poi cuocere roba sott’olio mi pare strano. Scottarle un attimo prima di metterli nel aceto?
boh!
io pensavo così di sterlizzarli in qualche modo+creare il sottovuoto, per poterli conservare di più…però boh.